13. Silenziosa armonia di guerra

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Un brivido di frustrazione li attraversò entrambi. Il loro momento di profonda unione, quell'intesa silenziosa che li aveva uniti in un abbraccio di anime, si spezzò bruscamente come una corda di violino. Il tempo era tiranno, inesorabile come la lama di una spada. I Telmari, galvanizzati dal loro vile inganno, si preparavano alla grande battaglia, pronti a scatenare un massacro senza pietà.

"Andate!" Il grido di Peter risuonò alle loro spalle, un comando urgente che non ammetteva repliche. Era chiaro che, nonostante la sfida a duello lanciata a Miraz, i Narniani avevano elaborato un piano di riserva, un'ultima speranza nel caso le cose fossero precipitate. Grace e Peter si lanciarono verso l'estremità della piattaforma cementata, inseguiti da Edmund che li raggiunse in un baleno. I loro sguardi si fissarono sul Generale Glozelle, che con passo deciso e voce tonante incitava le sue truppe alla battaglia. Il suo volto era un ritratto di ferocia, i lineamenti duri come pietra scolpita. I suoi occhi, di un grigio gelido, brillavano di una luce fanatica, una luce che, però, tradiva la sua totale dedizione al male.

Un velo di sgomento offuscò il viso della giovane Regina. Le sue labbra tremarono mentre pronunciava quelle parole che, pur nella loro semplicità, racchiudevano il peso di una scelta impossibile. "Che cosa dobbiamo fare adesso?". Un quesito insensato, dinanzi all'evidenza di una battaglia imminente. Era come se un barlume di speranza, una flebile illusione di un'alternativa, si fosse affacciata nella sua mente, solo per essere subito soffocata dalla cruda realtà. Peter si voltò verso di lei, il suo sguardo magnetico si posò su quella figura che ai suoi occhi era pura luce. Una luce che, nella sua mente, necessitava di protezione, di un riparo sicuro. Eppure, in quell'istante, era proprio lei a emanare una forza leonina, pronta ad affrontare qualsiasi avversità.

Un'ondata di tenerezza lo pervase, il desiderio di dirle di mettersi al sicuro, di sottrarsi all'imminente pericolo. Ma già conosceva la sua risposta, la tenacia incrollabile che l'avrebbe spinta a combattere al suo fianco. Non era una damigella in pericolo da rinchiudere in una torre d'avorio, ma una guerriera indomita, un faro nella tempesta.

I suoi occhi blu, un tempo limpidi come il cielo terso, ora brulicavano di adrenalina, di un'inquietudine che tradiva la paura e l'incertezza. Il peso della battaglia gravava sulle sue spalle, un fardello che minacciava di schiacciarlo. Non era sicuro della vittoria, la sua fede vacillava di fronte all'immensità del nemico.

Ma era il Re, il leader di cui il suo popolo aveva bisogno. L'audacia era il suo vessillo, la forza che lo spingeva a sacrificarsi per il bene comune. Eppure, in quel momento di vulnerabilità, aveva bisogno di una certezza, di una rassicurazione che la sua spalla destra, la sua luce guida, fosse al suo fianco, pronta a sostenerlo nella tempesta.

"Combatteremo fino alla fine," rispose con voce ferma, le sue parole risuonarono come un giuramento solenne. "Fianco a fianco," aggiunse, quasi in forma di domanda, un sospiro rivolto alla giovane donna che gli stava accanto. Un sorriso sincero illuminò il volto di Grace. Finalmente, i suoi occhi si posarono su Peter, un'intesa silenziosa che suggellava la loro unione. "Finché morte non ci separi," sussurrò, la sua voce un sussurro nel vento che precedeva la tempesta.

Un boato assordante squarciò il cielo, seguito da una pioggia di massi che piovvero sulla valle, ai piedi del rifugio. Le catapulte nemiche, come fauci di un mostro infernale, sputavano pietre che creavano crateri e nuvole di polvere accecante. La terra tremava sotto l'impatto, sobbalzando come un cavallo imbizzarrito. I soldati di Narnia, scossi e attoniti, si ripararono come meglio potevano, attendendo un segnale per partire. Dall'altra parte del campo di battaglia, l'esercito di Telmar si mosse come un'onda impetuosa. Le loro armature luccicavano al sole come lame affilate, le loro lance scintillavano come una foresta di zanne. Il Generale Glozelle, a cavallo del suo destriero nero, urlava ordini con voce tonante, incitando i suoi uomini alla carica.

The Prophecy [P.P.] - 2 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora