14. L'alba di una nuova era

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Il rifugio tremava sotto l'incessante bombardamento delle catapulte nemiche. Ogni pietra scagliata era un presagio di morte, un macigno che erodeva la speranza di resistenza. La sporgenza dove si erano posizionati gli arcieri cominciò a vacillare, scricchiolando sotto il peso del terrore e della battaglia.

Un piccolo albero, sradicato dalla furia dei colpi, cadde con fragore. Il suo corpo, un tronco esile e contorto, spinse quello di Susan oltre il bordo della sporgenza. Un grido di terrore sfuggì alle sue labbra mentre precipitava nel vuoto. Trumpkin, con un coraggio pari solo alla sua disperazione, tentò di afferrarla. La sua piccola mano si agganciò a quella di Susan in un ultimo, disperato tentativo di salvarla. Ma il nano, svantaggiato dalla stazza, non ebbe la forza necessaria per trattenere il corpo della giovane.

Susan cadde. Il tempo sembrò rallentare mentre il suo corpo roteava nell'aria, la sua veste viola che svolazzava come una bandiera di resa. "Susan!" Il grido di Grace lacerò l'aria come un pugnale, un urlo di terrore di puro terrore. Peter e Caspian alzarono il volto di scatto, i loro visi pallidi come la neve, gli occhi spalancati per la paura.

Per un attimo interminabile, la tragedia sembrò inevitabile. Ma il destino, a volte capriccioso, volle evitare la tragedia. Susan era caduta su un ripiano poco sotto la sporgenza, un piccolo spazio tra la roccia e il precipizio. Un miracolo in un mare di orrore, una tregua effimera in una guerra senza pietà.   

 Un'ondata di sguardi si voltò, calamitando l'attenzione sulla battaglia che infuriava davanti alle loro spalle. La morsa della guerra li stringeva in una morsa inesorabile, senza via di fuga, senza neanche più un rifugio sicuro dove ripararsi. Grace, Susan, Peter, Edmund e Caspian si ritrovarono uniti, fianco a fianco con gli arcieri che si erano uniti a loro. Le loro menti frenetiche brulicavano di possibili strategie, cercando una via d'uscita da quell'incubo. L'unica scelta plausibile, l'unica speranza, era continuare a combattere, a sfidare la potenza nemica con la forza della loro resistenza. Pregavano per un miracolo, per un intervento divino che li salvasse da quell'abisso di terrore. La loro speranza si rivolgeva a Lucy, implorando il suo arrivo con Aslan, il grande leone, l'unica forza in grado di domare la furia della battaglia e riportare la pace.

"Insieme, possiamo farcela" Un'ondata di speranza si diffuse nelle parole di Grace. Con voce vibrante, radunò il coraggio che sembrava sfuggito via, risvegliandolo dal profondo del suo cuore. Il suo sguardo fiero si posò su ognuno dei suoi compagni, trasmettendo loro una forza nuova, una speranza incrollabile. I loro volti si trasformarono, assumendo un'espressione di ferma determinazione. Peter annuì, il suo sguardo rispecchiava la tenacia della giovane. Guidati dal Grande Re di Narnia e dalla sua consorte ritrovata, si lanciarono nuovamente nella mischia. Come un'onda impetuosa, si avventarono contro la marmaglia in guerra, combattendo con una ferocia mai vista prima. La loro determinazione era un fuoco inestinguibile, una forza inarrestabile che li spingeva a superare ogni ostacolo.

I loro corpi si muovevano come lame affilate attraverso l'orda nemica. Peter combatteva fianco a fianco con Grace, il suo sguardo vigile su di lei, pronto a parare qualsiasi colpo alle sue spalle. La proteggeva come un'ombra, la sua abilità nel corpo a corpo unita alla sua ferrea determinazione a tenerla al sicuro, per paura che qualcuno la strappasse via ancora una volta. Anche la giovane guerriera non si risparmiava, combattendo con ardore per difendere il suo amato Peter. Inconsciamente, i loro movimenti si sincronizzavano, come se fossero un'unica entità. Le loro menti si univano in una danza di strategia e istinto, creando un'intesa che superava ogni logica. Le loro anime si fondevano ancora una volta, creando un'aura di energia pulsante che li avvolgeva e li rendeva invincibili.

Un sibilo acuto fendette l'aria, seguito da un tonfo sordo. Un attimo prima, un soldato con lo sguardo feroce si era avventato contro Grace, brandendo la sua spada con impeto. Ma una freccia, scoccata con infallibile precisione, lo trapassò in pieno petto, facendolo cadere a terra come un burattino dai fili recisi. "Grazie, Su," sorrise la giovane, incontrando gli occhi della giovane Pevensie, la voce affannata per la fatica "Come ai vecchi tempi." Susan annuì, il suo viso serio e concentrato. Le sue mani stringevano l'arco con fermezza, mentre le sue dita cercavano una nuova freccia. Il campo di battaglia era un inferno di urla e clangore di spade, ma lei non si scomponeva. Il suo unico obiettivo era proteggere i suoi amici, chiunque ne avesse bisogno.

The Prophecy [P.P.] - 2 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora