Ero la prima ad essere arrivata in classe,stranamente,nemmeno il professor Flynn c'era ancora,lui che era,l'uomo più puntuale della scuola.
Aspettai venti minuti buoni,passate le 8, nessuno entrava, o nessuno usciva,
mi diressi così dalla preside,almeno lei,ero sicura fosse lì.Tre tocchi,prima di sentire un semplie "avanti".... entrai.
"oh signorina Mor quale onore averla qui..?" era sempre così composta,e sembrava anche innocente,odiavo il modo in cui cercava di apparire."sono qui per il corso di recupero,ma il professor flynn è in ritardo di mezz'ora." mi guardò con occhi prontamenti serrati,bocca stretta,colorata dal rossetto color mogano.
"mi sembrava tu fossi già alla pari signorina Mor" quello che pensano e vogliono tutti ma non è così,io non sarò mai come i miei zii.
mi spostai verso di lei,facendo due passi in avanti,, il cuore batteva pronto a esplodere.
"non è così,mi spiace deluderla ma non siamo tutti dei sapientoni come lei.." sputai fuori tutto con molta tranquillità,malgrado il cuore implorava di uscire fuori dal petto,e le mani tremavano dal nervoso.
"Come si permette,lei non ha idea di quello che faccio io ogni giorno" il suo volto aveva un lieve velo di tristezza,ma non ero affatto dispiaciuta..
ero stanca di dover essere qualcuno che non sono,per dover essere come loro volevano.Rimasi immobile,non riuscivo a parlare,a sentire..
la preside spiacciccava parole contro di me,digitanto con le dita in fretta e furia il numero,dei miei zii sicuramente,su quel dannato telefono fisso...Presi l'unico restante respiro,prima di girarmi e uscire correndo.
Correvo, correvo più in fretta possibile come se avessi qualcuno dietro,da dover seminareIl cuore pompava mille battiti al secondo,i polmoni bruciavano,e dentro di me avrei voluto solamente fermarmi e prendere fiato,
ma continuai a correre finchè il respiro cessò, e sul ciglio della strada,fermamente e spontaneamente mi accasciai,in presa a riprendere fiato,
e a far tornare i battiti del mio cuore a un ritmo decente.Erano passati circa dieci o venti minuti non sapevo percepirlo,solamente ero concentrata a recuperare il respiro perso.
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𝑆𝑎𝑣𝑒 𝑀𝑒 𝑝𝑙𝑒𝑎𝑠𝑒
Storie d'amore"Lei era così,non seguiva regole,voleva essere libera, e inseguire un destino,mai scritto,e che qualsiasi esso sia, non sarebbe mai combaciato con la sua vita... Ma lui sapeva come renderla felice, anche non conoscendola ancora,e avrebbe affrontato...