Stacy

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Guardai dal finestrino per tutto il tragitto da casa,a qui,
Le cuffiette alle orecchie,perche subirmi le lamentele di mia zia ,anche no.

La cittadina non sembrava male,e per quanto io non fossi contenta di essere chiusa in un collegio,per ragazzi con problemi di comportamento,ero felice,di stare un pò lontano dai miei zii.

Spero prorpio che il tempo che trascorrerò qui dentro,sia a sufficienza per arrivare al compimento dei miei diciotto anni,così da potermene andare,senza che io ne debba ricevere prima il consenso.

Scesi dalla macchina e di fronte a me un enorme edificio,a stile gotico,molto bello,e dall'aspetto tenebroso,e speravo al suo interno ci fossero persone con i miei stessi "problemi di comportamento" così avrei avuto delle buone giustificazioni,quando mi avrebbero cercato di sospendere per discussioni in cui io sarei stata in mezzo.

"allora come ti sembra,sei pronta no?" mi domandò mia zia avvicinandosi a me.

"è ok" risposi fredda,e prontamente calma,cosa che a lei diede molto fastidio,a mia zia davano fastidio le persone che davano poca confidenza,che quando lei parlava preferiva il silenzio piuttosto che monosillabe come risposte,e io adoravo farglielo apposta,e renderla più nervosa di quanto non lo fosse già.

Superammo il grande portone,entrando dentro l'edificio,dopo aver salito una scalinata che sembrava essere infinita,e subito ad accoglierci una signora dai capelli nero corvino,raccolti in un'adorabile chignon.

"benvenuti al collegio Grimolde,seguitemi pure,il direttore vi ricevera a momenti" lo disse con una voce quasi leggera,come se nessuno potesse sentirla al di fuori di noi.

Camminammo lungo un corridoio dal soffitto altissimo,ed era tutto così non colorato,anzi mi piaceva l'atmosfera che rendeva tutto più buio.

Non feci neanche in tempo a vedere altro che qualcuno urtò contro di me...

"ma che cazzo,guarda dove cammini coglione" urlai al ragzzo che mi ritrovai di fronte.

"stacy,che modi sono,la devi scusare lei è un pò nervosa" disse mia zia,e speravo davvero la smettesse di continuare a fissarmi così,ma lui stranamente continuava a puntare le sue iridi su tutto il mio corpo,come analizzandomi....

"jacob torna pure in classe,conoscerai la nuova arrivata più tardi e ti scuserai con lei" jacob così il ragzzo cieco aveva un nome,come fossimo invisibili,si dileguò,e noi finalmente continuammo a camminare...

"che razza di parole sono,quante volte ti ho detto niente imprecazioni" non smetteva di parlarmi così,e io non facevo altro che annuirgli.

"lo hai visto santo cielo,mi è letteralmente venuto addosso" dissi incazzandomi,e mi voltai proseguendo a camminare senza che potessi darle tempo di controbattere.

Arrivammo finalmente davanto l'ufficio del direttore di quel così maestoso collegio,e la signora ci fece cenno di entrare,così zia susann aprì la porta,e entrammo uno alla volta dietro di lei.

"oh eccovi,finalmente il tanto inatteso momento di conoscersi,tu devi essere Stacy,benvenuta io sono Philipe Grimolde,e questa struttura l'ho creata io,accoglo ragazzi come te,ovviamente non siete tutti uguali,ognuno con problemi diversi"

lo disse come se fossi una bambina stupida a cui serviva l'assistenza.

"io non ho problemi,qui ad averceli siete solo voi,e mia zia" dissi in tono serio,guadagnandomi uno sguardo assasino da parte sua e di mia zia,,,,

"lei intendeva dire,che cercherà di impegnarsi al suo massimo signor direttore" e mi guardò un ultima volta,prima di iniziare una conversazione con il direttore,che io ignorai prontamente mettendomi le mie adorate cuffiette alle orecchie.

𝑆𝑎𝑣𝑒 𝑀𝑒 𝑝𝑙𝑒𝑎𝑠𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora