A passi svelti,scesi le scale per arrivare dal quinto,al terzo piano,e uscendo dalla porta di emergenza intravidi l'atrio enorme e posizionato al centro il bancone di reception.
Squadrai la donna mora di capelli,e mi avvicinai al bancone,
"sto cercando la sala rivelazioni" si girò verso di me,accigliata.
"ha dei figli da rivelare?" disse lei con tono infastidito.,
"le mie due figlie gemelle" dissi ,facendole fretta,
"dritto in fondo al corridoio,superata la porta scorrevole" feci un cenno e mi allontanai a passi svelti.
Superato il corridoio finalmente,iniziai a sentire un rumore sonoro,come un coro,di infiniti neonati e dei loro pianti,mi avvicinai ancora e intravidi una vetrata,da cui si poteva intravedere neonati,in culline decorate in base al sesso,fiocchetto azzurro,fiocchetto rosa.
"posso esserle d'aiuto?" mi girai distogliendo lo sguardo dalla vetrata,e davanti a me una donna di mezza età,capelli grigi raccolti in una coda bassa,infermiera sicuramente.
"dovrei rivelare le mie due figlie gemelle" mi rivolsi a lei sorridendole.
"oh certo stanza dodici mi segua" si incamminò,facendomi cenno di seguirla,
"che effetto ha avere due femmine,deve essere meraviglioso" lo disse guardandomi con occhi colmi di gioia,ma la gioia era l'unica cosa che per me non c'era più.
"mia moglie è morta durante il parto,sono felice di aver visto le mie due figlie,ma ho perduto la mia ragione di vita" dissi a denti stretti,forzando un sorriso.
Mi guardò ,e il sorriso che aveva stampato sul viso,scomparve immediatamente...
"oh mi dispiace,io non ero al corrente di solito avvertono,non avrei mai fatto una domanda del genere con tanto entusiasmo,mi scusi,sono mortificata." e si zittì fermandosi dopo poco.
Entrammo,nella stanza numero dodici,e intravidi immediatamente due culline,con fiocco rosa.
Mi avvicinai,e intravidi due faccini,così definiti,con occhi chiari,malgrado da appena nati è difficile definirne il colore,
erano corpicini minuscoli,rosei,e appollaiati,perfettamente,come su una nuvola...."signore i nomi delle bambine?" mi domandò con cautela,e mi spostai verso la scrivania...
"Stacy e Nora Mor" mi sorrise,agitando la penna sul foglio,e me la porse subito dopo,per firmare.
"le può portare con sè già ora signore" mi affrettai a prendere le culline,e lei mi aiuto gentilmente,a portarle fino al quinto piano..
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𝑆𝑎𝑣𝑒 𝑀𝑒 𝑝𝑙𝑒𝑎𝑠𝑒
Romance"Lei era così,non seguiva regole,voleva essere libera, e inseguire un destino,mai scritto,e che qualsiasi esso sia, non sarebbe mai combaciato con la sua vita... Ma lui sapeva come renderla felice, anche non conoscendola ancora,e avrebbe affrontato...