1981

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Minuti,
Ore,

Erano passate circa tre ore,da quando il dottore si portò mio marito via per le analisi...

ma era fin troppo.
 
Non sopportavo che fosse passato così tanto tempo,temevo al peggio,temevo che fosse successo qualcosa di molto peggio.

C'era silenzio,ed ero rimasta seduta su quella piccola sediolina accanto a dove prima,c'era il letto con sù sdraiato mio marito,
ancora ho impresso nella mente il suo volto,ricoperto di paura.

Mi stava chiedendo aiuto e io non potevo fare nulla,se non stargli vicino.

Mi alzai nel preciso istante in cui la porta della stanza, si aprì...

Era lì,il mio primo amore,l'uomo che avevo sposato,disteso su quel lettino,che l'infermiere mise dov'era ore prima...

era sotto anestesia,collegato a flebo e tubi,a malapena riuscivo a riconoscere che fosse lui....

Mi sedetti di nuovo sulla sediolina,e presi la mano di mio marito,era terribilmente gelida,,

Non era mai stato così freddo,le sue mani invece erano il mio scalda cuore, quando mi poggiava il palmo caldo sulla guancia,tutto il freddo che avevo in corpo spariva....

Mi alzai dalla sediolina,lasciandomi alle spalle mio marito,in quelle condizioni,
mi diressi subito verso la porta,chiudendola una volta in corridoio, mi guardai intorno ma non c'era traccia di infermieri, o altro personale sanitario.
L'ospedale in cui eravamo lo aveva scelto mio marito,era fuori città e non sembrava un normale ospedale,ma lui stava male e io non potevo far altro che acconsentire.

Presi a girovagare per altri corridoi più avanti da quello dov'era la stanza di owen, e vidi un infermiere, mi precipitai verso di lui..

"scusi io vorrei chiedere un informazione" mi guardò e fece due passi verso di me,aveva gli occhi ramati quasi rossi,,,ma non feci altro caso.

"mi dica signora,ha qualche problema?" lo guardai dalla testa ai piedi,era così strano,ma non esitai a rispondere,
"mio marito ha iniziato la cura sperimentale,e quando gli ho preso la mano, al tocco era veramente gelido, io.." mi fermò all'istante, con aria ansiosa,mi prese di forza dal braccio sinistro,e inizio a trascinarmi verso chissà quale direzione.

"mi lasci andare!!!" ridissi urlando,e lui strinse la presa...
"stia zitta la prego!" mi urlò, e quasi inciampando, mi tirò subito su per evitare che cascassi in terra.
"glielo ripeto,mi lasci andare,o chiamo la polizia" decisa lo guardai ,e subito dopo eccoci qui, chiuse la porta di quella che sembrava una aula magna gigante.

"signora lei non ha idea di che posto sia questo,ma la prego se glielo dico,non dia di matto." che diavolo stava succedendo.. ero in preda al panico,e avevo lasciato mio marito da solo,ed era indifeso,dovevo tornare da lui.

"che diavolo succede,ME LO DICA" e non ebbi pietà urlai e urlai,senza fermarmi,,,

"la cura di suo marito,non riguarda niente che sia medico,suo marito presto muterà,e lei non deve far altro che spiegargli ,che qui la gente diventa,brutalmente immortale" non capivo, ma ero tremendamente terrorizzata,cosa diavolo sarebbe successo a mio marito...

"ci pensi,mi ha detto del tocco gelido che ha sentito,attraverso le mani di suo marito,e sorprendentemente pallido,più di prima per lo meno." lo guardai e forse iniziai a capire,

freddo

pallore

sangue

"vam..vampiri.." accennai guardando il vuoto, e l'uomo davanti a me non battè ciglio,ciò stava a significare che ci avevo azzeccato,

dio mio.. mio marito, perchè lui.....

"signora io... non so cosa dirle se non di,cercare di mantenere la calma,," mi girai di scatto,filtrando ogni suo riflesso rivolto sulle sue iridi color oro,

"mantenere la calma,ma lei si sente quando parla,mi sta dicendo che mio marito muterà e devo,mantenere la cazzo di calma,io spero lei mi stia prendendo per il culo" ero furiosa,il sangue ribolliva dentro di me,e avrei voluto solamente uccidere tutti lì dentro,uno ad uno.

"lo so mi dispiace,le spiegheranno meglio i dottori glielo sto giurando." non lo guardai nemmeno in faccia,mi girai per andare vero la porticina,e prima di uscire sentenziai,,
"mi ci pulisco il culo con il suo giuramento" e uscii fuori..

volevo solo prendere mio marito e andarmene da questo posto maledetto.

Arrivai al corridoio giusto,ricordavo il percorso fortunatamente,e mi precipitai da mio marito, ma avvicinandomi alla porta della stanza,sentii delle voci provenire dal suo interno.

aprì la porta,con uno scatto, ed entrai...

occhi,sguardi e perplessità...

𝑆𝑎𝑣𝑒 𝑀𝑒 𝑝𝑙𝑒𝑎𝑠𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora