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𝒓𝒆𝒔𝒑𝒊𝒓𝒂
𝒄𝒐𝒎𝒃𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒗𝒐𝒄𝒊
𝒔𝒆𝒊 𝒑𝒊𝒖 𝒇𝒐𝒓𝒕𝒆

Pensavo solamente a come sarebbe stato, a come sarebbe stato avere amici,a come mi sarei sentita se i miei zii non fossero stati così superbi,e pieni di pretese nei miei confronti.

Alzandomi, le gambe erano come gelatina, cercavo di non pensarci,mentre iniziai a incamminarmi.

persone,
rumori,
macchine e clacson.

Armonie di suoni riccheggiavano nell'aria,e io ero sempre più affranta da ogni cosa.

Vibrazione

il mio telefono vibrava nella tasca,della mia giacca jeans,
lo presi e vidi scritto l'unico nome che non avrei voluto vedere, mia zia susann mi stava telefonando,,

missed call
missed call
missed call

non risposi,e lei continuava a richiamare, continuamente.

Arrivai a casa,fermandomi davanti alla cassetta della posta,non sapevo come avrei reagito al solo sentirli scagliarsi contro di me.

Entrai,facendo silenzio,
poggiai lo zaino di pelle al solito posto sulla moquette,
e subito sentii passi svelti venirmi incontro..

*si pentirà del suo comportamento..*  sentii solo questo,e subito dopo vidi spuntare mia zia susann,
le sue sopracciglia erano aggrottate,i suoi occhi uguali al ghiaccio,erano ricoperti di rabbia e forse anche di odio,

"dove credi di andare Stasy,non pensare di poterla passare liscia,la preside ci ha chiamati e ci ha riferito tutto."  non la guardai nemmeno,tenevo la testa bassa,lo sguardo fisso verso il pavimento,

lei odiava non essere guardata,

"sto parlando con te ,e vorrei tu mi guardassi,come una persona educata,se ancora ne hai di bontà," le mani iniziavano a tremare di nuovo,
un formicolio percosse ogni centimero del mio corpo, ma resto calma non rispondendogli.

si avvicina ancora più a me cercando,il mio contatto visivo,
che non avrà mai..

"tua madre lo diceva sempre che eri una ragazzina complicata,e se solo fosse stata qui,avrebbe tirato due schiaffi su quel faccino sfacciato che ti  ritrovi"  ed ecco che mi ha servito pan per focaccia,potevo accettare di essere presa per ragzzina complicata,
ma non che toccassero i miei genitori

bruciore..
urla..

la mia mano spalmata sul viso di zia susann..

rabbia,tristezza,vuoto, troppe emozioni per una ragazzina di sedici anni , che non ha mai potuto conoscere i suoi genitori...

Mia madre ,Savannah era il suo nome,zia susann parlava sempre di lei,e io potevo avere solamente foto e vecchie lettere come ricordi loro.

"non ti permetto di nominare mia madre,non avete nessun cazzo di diritto avete capito." le urlai contro..

"non hai idea di quello che passerai ragazzina,d'ora in poi le cose,saranno e si faranno sul serio come diremo noi" lo disse con un tono acido,e sapevo che da quel momento avrebbero fatto di tutto per rendermi la vita peggio di come non lo sia gia ora.

𝑆𝑎𝑣𝑒 𝑀𝑒 𝑝𝑙𝑒𝑎𝑠𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora