Special Easter Soft KiriBaku: Chocolate (Part II)

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Katsuki strattonò per l'ennesima volta le catene che bloccavano i suoi polsi verso l'alto.

Quel farabutto pazzoide l'aveva portato su una vecchia nave militare, la Yoshizuka, che avrebbe dovuto essere smontata anni fa. Il rumore delle onde s'intensificava a tratti, per ogni ventata che sapeva d'umidità e di pioggia.

La camicia leggera bianca che indossava si era sporcata a causa della ruggine e del viscidume della trave contro la quale continuava ad appoggiarsi di tanto in tanto per la stanchezza.

Aveva freddo, fame e sentire il cuore sanguinare.

Onestamente non sapeva se maledire Eijiro per quel pesante segreto o cercare di provare a capire il perché del suo comportamento. Spiderman c'era sempre stato ad ogni problema, minaccia o incidente e ora che conosceva la sua identità segreta cominciava a capire il perché di tutte quelle promesse non mantenute.

Un debole sorriso si fece strada sulle sue labbra. Immaginare il suo ragazzo rischiare la vita ogni giorno per un bene superiore gli fece scaldare il cuore e stringerlo un po'.

Forse poteva perdonarlo?

— Sento il tuo risentimento da qui, bellezza.

Katsuki fulminò l'uomo che si era voltato di poco per dargli corda. Stava armeggiando da qualche oretta su un dispositivo che era collegato a un altro di forma tonda.

— Che diavolo vuoi da me?!

— Niente. Era solo un pretesto per far venire quel ragnaccio schifoso da me e avere la mia rivincita. La prima volta ha avuto dei colpi fortunati sulla mia persona ma adesso sono ben preparato — si avvicinò leggermente a Katsuki con le braccia aperte. — Ho studiato giorno e notte in isolamento un modo per vendicarmi e ora so come fare.

Il cuore di Katsuki si era appena ghiacciato e il petto doleva per via della crescente paura.

— C... che cosa vuoi fargli?!

— Vedi quel bellissimo dispositivo quasi completo? E' un acceleratore di particelle che può anche distruggerle. Non mi aspetto che tu capisca, ma per farla breve e dato che sono di ottimo umore, ti dirò che mi basterà farlo avvicinare al dispositivo per vederlo scomparire per sempre! E tutto indolore!

Octo scoppiò a ridere, con il viso puntato al cielo stellato.

Per Katsuki era impossibile ricacciare le lacrime indietro. Aveva troppo terrore di poter veder sparire definitivamente il suo ragazzo.

— Lui ti farà il culo!

— No, sarò io a farlo a lui e potrei farlo anche a te.

Octo gli passò un dito guantato di pelle nera sul viso. Katsuki girò la testa a causa del forte disgusto. Un'altra risata, molto più sguaiata, sconvolse l'apparente silenzio in mezzo al mare.

Non erano distanti dalla città; sulla costa, le luci urbane sembravano un agglomerato, forse un alveare color miele, che si rifletteva nel mare scuro.

Katsuki si perse per qualche istante ad osservare il panorama.


Fai attenzione, Eijiro!


— E comunque penso che dovrebbe arrivare a momenti.

Octo si mise a fischiettare, di nuovo accanto all'aggeggio infernale. Katsuki tirò su con il naso, quanto odiava piagnucolare!

— Psss!

Il biondo fremette prima di guardarsi un po' intorno. Nel semi-buio era un po' difficile vedere, per cui strizzò le palpebre. Sentì un rumore alle sua spalle e un brivido gli percorse la spina dorsale.

Double S - Raccolta di Two-Shot Stories!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora