BakuDeku: Shonen Daddy! (Part I)

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Anche oggi erano stati incredibili.

Avevano brillato e si erano guadagnati la possibilità di andare in nazionale come giocatori di rugby. La loro squadra era forte ed era dotata di tanti giocatori altrettanto forti soprattutto perché capitanati da una giovane promessa di appena 17 anni, un vero talento.

Il suo nome? Katsuki Bakugo.

Era appena entrato nella squadra di rugby e si era fatto strada come titolare e successivamente, dopo appena tre mesi, come capitano. Era del secondo anno e aveva una sicura borsa di studio in un college di grande prestigio.

Un'altra giornata conclusa, un'altra vittoria guadagnata: Katsuki afferrò la sua borsa e con ancora l'uniforme nera con i numeri aranciati e i pantaloncini bianchi si preparò a lasciare il campo ampio dove c'erano altri suoi compagni.

"Ehi, Baku-bro, dove vai? Non vieni con noi a festeggiare?" chiese un ragazzo rosso crinito.

Era alto, muscoloso con dei capelli a punta impomatati e sparati verso l'alto di un acceso colore scarlatto. Il suo nome era Eijiro Kirishima.

"No, devo andare. Festeggiate pure senza di me. Ci vediamo domani".

"Ma come...? Avevi promesso che stavolta ci saresti stato!" lagnò un secondo dalla chioma bionda dove capeggiava una nera saetta, poco più basso di Eijiro.

"A domani" rimarcò calmo il biondo capitano, lasciando Denki Kaminari a borbottare.

"Secondo me il capitano ci sta nascondendo qualcosa ma da parecchio ormai" mormorò circospetto quest'ultimo, prendendo un sorso dalla bevanda energetica che stringeva nella mano. Ormai Katsuki si era già allontanato abbastanza con il suo solito passo svelto e non avrebbe potuto sentire alcun discorso. "Non ti sembra strano che sono quasi otto mesi che ogni volta salta i festeggiamenti o gli allenamenti supplementari per sparire chissà dove?".

Eijiro sospirò con un sorrisetto. "Dai, non essere così pensieroso, Denki. Sono certo che il capitano avrà i suoi buoni motivi".

"Eh, se lo dici tu! Secondo me lo difendi troppo tu!" sbuffò giocosamente il biondino.

Eijiro gli strappò la bevanda dalla mano scagliandola in terra e gli rapì le labbra con un dolce bacio. Denki non oppose resistenza, gli buttò le braccia al collo e inspirò il suo profumo di colonia che sovrastava quello naturale di ore ed ore di partite.

"Sei geloso, Denki?" sussurrò con voce roca nel suo orecchio facendolo tremare di piacere. "Non ti fidi del tuo ragazzo? Devo punirti stasera?".

Denki si sentiva solo girare la testa perché Eijiro quando voleva sapeva mettere a tacere tutti i suoi futili e scherzosi dubbi regalandogli passione a non finire. Annuì semplicemente, lasciandosi abbracciare per qualche momento per poi tornare a ricongiungersi con gli altri membri della squadra.

La porta si aprì con un cigolio, richiudendosi con un lieve scatto. Katsuki era tornato nel suo appartamentino che condivideva con il suo coinquilino; in un primo momento si guardò intorno, con ancora il sacchetto nella mano e la borsa ciondolante alla spalla destra, poi si trascinò a passo leggero verso il salotto dov'era sparata una luce bluastra.

Si avvicinò dolcemente a un ragazzo che riposava con una coperta sul corpo per infilare il naso nei suoi capelli smeraldini e annusare il buon odore di pino e menta che gli era tanto mancato.

Piantò un bacio sulla fronte, risvegliandolo.

"Kacchan... bentornato..." sussurrò Izuku Midoriya, strofinandosi una palpebra.

Katsuki accese la luce e gli poggiò sul tavolino di cristallo tra il divano e la tv il sacchetto per tirar fuori del sushi preconfezionato.

"Oh, grazie! Ne avevo proprio voglia!" disse poi con voce più chiara, prendendo il piccolo contenitore di plastica per aprirlo. Kacchan si sedette al suo fianco. "Com'è andata oggi?".

Double S - Raccolta di Two-Shot Stories!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora