Double S - Raccolta di Two-Shot Stories!

KiriDeku: La Fortuna del Pugile (Part II)

Poco prima...

Eijiro si sentiva leggero, i suoi passi non facevano rumore sulla mattonelle di chiaro marmo che ricopriva il corridoio lungo che conduceva alla toilette. Aveva gli occhi spiritati, la bocca dischiusa dove il respiro usciva pesante ma cadenzato.

Izuku, un Omega non marchiato, aspettava un bambino.
Era incinto.
Aveva detto che il suo Alpha e padre del bambino li aveva, però, abbandonati.

Il giovane pugile si ridestò a un forte rumore: era stata la sua mano che, abbattuta sulla porta bianca dei bagni maschili, l'aveva fatta collassare contro il muro di marmo. L'aveva rotta? No, per fortuna non aveva fatto alcun danno.
Accidenti alla sua forza che non controllava quando era in balia di sentimenti così complessi che lo facevano quasi distaccar dal corpo suo!
Eijiro si rintanò in uno dei bagni. Aveva solo bisogno di svuotarsi la vescica e di darsi una rinfrescata.

Sì, era stato decisamente ben poco virile lasciare Izuku da solo al tavolo senza dirgli nulla, se non un "Torno subito..." ma in quel momento lo shock gli aveva fatto perdere la facoltà di parola, senza considerare che era divenuto perfino un robot col pilota automatico e solo ora si rendeva conto della pessima figura fatta.
Chissà che cosa aveva pensato l'Omega? Se l'avesse accolto con uno schiaffo se lo sarebbe meritato!

La porta dei bagni si aprì lentamente, due persone scrutarono attente i cinque bagni e puntarono a quella centrale, dove i piedi di Eijiro s'intravedevano. Con esperta bravura, bloccarono dall'esterno la serratura e ruppero all'interno una chiave arrugginita.
Fu proprio quel rumore a catturare l'attenzione di Eijiro. Poco dopo gli arrivò nel naso una zaffata di alcool scadente, tabacco e fame di sesso e infine, all'orecchio la porta principale che sbatteva rumorosamente con delle risate.

Non appena abbassò la maniglia della porta del suo bagno capì immediatamente cos'era accaduto: qualcuno lo aveva chiuso dentro! Maledizione! Eijiro provò e riprovò a sbloccarla e più lo faceva più la rabbia prendeva il sopravvento.

"Figli di puttana!".

Non era preoccupato dell'essere stato chiuso lì dentro bensì per Izuku. Sapeva che quell'Omega era dotato di due palle e di controcoglioni ma visto che era incinto era normale che lo vedesse delicato e fragile. In quel momento, nel suo petto, il suo Alpha Interiore ululò e ruggì. Era puro istinto di protezione!

Eijiro Kirishima spense il cervello e lasciò fare tutto all'istinto. Andò di spallata, una sola, forte e concentrata e i cardini si ruppero sonoramente. L'Alpha afferrò la porta e l'appoggiò al muro; almeno aveva evitato di incrinare il marmo del pavimento!
Ma una seconda sfida lo attendeva.
Anche la porta principale era stata bloccata! Eijiro non era più umano bensì una bestia feroce, con occhi piccoli e le zanne più che aguzze che mai. Chiunque fosse stato l'avrebbe pagata per tutta quell'inutile perdita tempo.

Di nuovo andò di spallata ma la porta resistette. Pazzo di rabbia, Kirishima Eijiro assestò un calcio proprio alla maniglia e la forza impressa la fece scomparire dall'altro lato. Sì, fece un buco nel legno e scheggiò alcune mattonelle in terra per via del ferro contenuto nella maniglia stessa.
La porta si aprì cigolando, l'Alpha uscì lentamente. L'odore di quello che era divenuto il suo nemico galleggiava nitidamente come una scia e lui la seguì con passo lento, i muscoli gonfi di adrenalina e i pugni stretti.

Si fece tutto il corridoio, svoltò a sinistra e dinanzi a un ascensore trovò due Alpha; uno giovane che non poteva avere più di vent'anni, un altro di circa trentacinque. Sembravano fratelli, tutti e due con lo stesso taglio corto di capelli ossigenati e gli occhi castani.
Eijiro si scrocchiò il collo dondolando la testa a destra e a sinistra, lo fece anche con le dita. Picchiettò l'indice su quello che era alto circa un metro e settanta per richiamare la sua attenzione. Quando l'adulto si voltò, impallidì. Aveva risvegliato un mostro!