BakuDeku: El Diablo (Part I)

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DynaMight era un Pro Hero incredibile, un autentico concentrato di potenza e nel suo vocabolario la parola "paura" non esisteva. Non c'era nessuno in grado di eguagliare la sua mente fredda quando si buttava a capofitto in missioni molto pericolose o in salvataggi che richiedevano anche il più flebile secondo per vincere su Villain o calamità naturali.

Da quando lo aveva intervistato, Izuku Midoriya o semplicemente Deku, aveva scoperto che il suo giornale era diventato piuttosto popolare in appena due settimane e mezzo e lui non poteva che esserne più felice.

E nel mentre riguardava ciò che aveva scritto sull'Hero biondo dagli occhi rubino e le varie foto che era riuscito a scattargli durante alcune missioni, considerava di aver fatto un buon lavoro.

Il giornalista afferrò il pacchetto di sigarette sul tavolino del suo umilissimo appartamento in una fazione piuttosto povera di Hosu e gli andava bene così. Si era scelto appositamente un piccolo bilocale per essere lontano dal caos e da persone che avrebbero potuto benissimo etichettarlo come la disgrazia del mondo.

Era un Quirkless ma aveva dimostrato di essere abile, soprattutto con la scrittura, le arti marziali e aveva buon fiuto per quelle piste che portavano a scoop molto importanti. Strinse la sigaretta, l'ennesima ormai, alle labbra e l'accese, inspirando ed espirando. Era dipendente dal tabacco, lo sapeva, ma almeno lo aiutava a riordinare le idee. Stava lavorando su DynaMight e aveva bisogno di qualcosa di emozionante.  

Magari se fosse uscito a prendere una boccata d'aria avrebbe trovato qualcosa di utile...


***


DynaMight era furioso: era riuscito a stare alle calcagna di un Villain che poteva appiccare fuoco dappertutto ma poi si era fatto sorprendere come un pivello con una fiammata pure scadente in faccia!

Mentre correva, o meglio, caricava i suoi palmi per maggiore sprint, rilasciava tutta la sua collera.

Secondo le coordinate datogli da Red Riot pochi minuti prima, El Diablo si era portato in un edificio a specchi, adibito a uffici di comunicazioni e marketing che rappresentava una delle aziende più rinomate non solo di Hosu ma di tutta Tokyo.

Controllò lo smartphone;  circa millecinquecento persone presenziavano nella costruzione dinanzi a lui ed erano solo le diciannove e trenta. Cavolo! Doveva sbrigarsi!

El Diablo era un subdolo Villain con un Quirk Flame, leggermente inferiore a quello di Endeavor. Rappresentava un puro concentrato di megalomania ed egocentrismo.

Da quando DynaMight lo aveva visto gli era stato facile associare disturbi mentali con il perché del suo nome. Aveva il volto rosso, come sfigurato, un corno sulla tempia sinistra e l'altro spezzato. Sembrava un Hellboy, con muscoli possenti, il torso nudo, un aderente pantalone nero, stivali e catenine dorate al petto.

Quando aveva scorto i suoi occhi dorati, una certa angoscia nelle viscere gli era cresciuta, quasi formicolando. 

A causa di questo, ci aveva quasi rimesso la faccia con una fiammata a bruciapelo.


Cazzo, me la pagherai, fiammifero troppo pompato!


DynaMight si mise in allerta. Un segnale era appena arrivo alla trasmittente nel suo orecchio: El Diablo aveva appiccato un incendio incredibile ai piano bassi dell'alto palazzo, bloccando le tre entrate e facendo affacciare i poveri civili ai piani superiori.

"Megalomane a non finire!" mormorò a denti stretti.

Il cielo buio di una normale serata di novembre si era mutata in un inferno rosso che rendeva l'aria irrespirabile e tremolante. Katsuki si guardò intorno: contro il fuoco non aveva speranze, dove cazzo erano i dannati Pro Hero acquatici? E la polizia?

"Non c'è nessuno che vuol venire a salvare i civili?". El Diablo che applaudiva, attraversò il suo stesso muro di fiamme con un ghigno sadico stampato in viso. 

Double S - Raccolta di Two-Shot Stories!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora