BakuKiriDeku: Esercitazione sul Campo dell'Amore (Part II)

93 9 2
                                    


Bakugo era pronto a fargli sentire il suo profondo risentimento, ancora una volta soggiogato da quella melodia infernale nella testa, quando improvvisamente il terreno sotto loro tre si crepò sinistramente e, a partire da Izuku, sprofondarono in una profonda voragine.

"Deku!" gridò Kacchan, tentando di afferrarle una mano.

"C'è qualcosa in basso, sembra vivo!" seguitò Eijiro, intento ad indicare qualcosa che strisciava lentamente in una piccola pozza scarlatta dal forte odore di marcio.

"Lo farò io fuori!" Katsuki intervenne, forse per redimersi dal suo senso di colpa, caricando i palmi delle mani contro quella viscida cosa che non si capiva né l'inizio né la fine, neanche cosa fosse.

"No, Baku-bro! Niente esplosioni! L'onda d'urto delle tue fiamme ci investirebbe e ci ferirebbe!" intervenne Eijiro.

Vero, cazzo! A Katsuki vedere le ferite rossastre sulla pelle del compagno di classe bastò per frenarlo. In parte, almeno.

Quella che proveniva da sottoterra era un'aria stranamente calda e con tutte le più alte probabilità, con una singola scintilla, si sarebbe levata la più distruttiva delle esplosioni e la più potente delle fiammate.

Tutto sarebbe stato cotto a puntino. Anche quella strana cosa che ora si era fermata e aveva aperto uno strano occhio tondo, senza iridi, senza coscienza addirittura però sarebbe stata sconfitta, no?

"Quello dev'essere..." sibilò Eijiro, scosso.

"Octavor, sì" seguitò Izuku.

Quel mostro aveva la testa simile a una grossa anguilla, la pelle lucida e liscia, dal colorito nerastro e in parte bianca. La paura l'assalì così tanto e all'improvviso che caricò ancora il pugno del braccio ferito e urlò "Detroit Smash!" a pieni polmoni.

Lo fece nel momento esatto in cui il mostro aveva aperto le fauci.

Nella bocca infinitamente profonda, crebbe una sfera violacea, luminosa e caldissima: era intenzionato ad attaccarli tutti e tre contemporaneamente!

Il primo colpo di Izuku fu violento, la benda di Eijiro si strappò in brandelli e lei stessa trattenne un grido per aver usato il braccio già presentemente ferito.

Stupida!

L'onda d'urto piegò il mostro, Izuku sfruttò quel vantaggio per fargli inghiottire il colpo in procinto di essere sferrato con un altro Detroit Smash, decisamente meno potente. Creò inconsapevolmente un effetto boomerang, tornando su insieme agli altri due, grazie alla seconda onda d'urto che la sbalzò verso l'alto.

Eijiro le afferrò la mano, i denti stretti nel terrore di non farcela: se la portò in braccio come una principessa e cavalcarono il forte spostamento d'aria per risalire verso la superficie.

Katsuki fu il solo a notare un lampo violaceo proveniente dal polverone creatosi per mano del verdino: quando si diradò, il suo cuore perse un battito. Octavor aveva otto teste, tutte sott'acqua e completamente aggrovigliate in un unico ammasso informe senza spina dorsale.

Scagliò senza pensarci una potentissima esplosione nata da tutta la rabbia e la gelosia nutrita per la spavalderia di Eijiro, chissà dove finito con Izuku.

Era da solo, sarebbe importato se fosse morto così?

Urlò con tutto il fiato nei polmoni e poi un silenzio assordante...





"Aizawa-kun, guarda!".

L'uomo si avvicinò immediatamente al pc dove Yagi indicava con un tremante indice lo schermo dove non c'era più segnale: la telecamera che seguiva Izuku, Eijiro e Katsuki era stata sicuramente distrutta! Ma da cosa?

"Che cosa sarà successo ai ragazzi?" gemette il biondo. "Prima di perdere definitivamente il segnale video, ho notato che c'era stato un forte scossone e una potente esplosione dal sottosuolo. La telecamera volante di Hatsume Mei-chan sarà andata distrutta per quello?".

Il moro socchiuse gli occhi, incapace di deviare lo sguardo sugli altri gruppi che stavano affrontandosi per trovare la famigerata bandiera. Digitò un paio di comandi sulla tastiera e lesse, con suo sommo sollievo, che molti erano quasi giunti alla meta finale.

"Dobbiamo andare a controllare!" propose disperatamente All Might, alzandosi in piedi con foga. "Non potrò fare molto per i ragazzi ma... non posso restarmene a guardare!".

"So come ti senti, All Might ma ricorda: dobbiamo avere fiducia in loro.

La stretta che Shota gli fece sulle spalle lo fece ammutolire e riprendere nuovamente posto, non senza una paura nel cuore che avrebbe sicuramente fatto braccio di ferro con il suo raffinato istinto di protezione per i più deboli.

Double S - Raccolta di Two-Shot Stories!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora