Capitolo 2

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Subito gridò il mio nome e mi venne ad abbracciare. Io ricambiai l'abbraccio ridendo a più non posso. 

"non sapevo ci fosse pure tu!" disse guardando male mio padre e staccandomi da quell'abbraccio che per me sarebbe potuto durare anche per sempre.

"non potevo perdermi il t... vostro arrivo!"

Andò a salutare anche gli altri. Abbracciò mia madre e mia sorella, e strinse la mano a mio padre.

Intanto uscì di casa anche Matilde. Io mi avvicinai con un sorriso a 32 denti. La abbracciai e subito dopo arrivò anche Gianluca, il marito.

Finiti i saluti entrammo in casa, dove i "grandi" si bevevano il loro caffè con in torno mia sorella, io, invece, i sedetti sul divano, molto stanca per il viaggio appena affrontato. Appena mi sedetti mi raggiunse anche Francesco che mi prese la mano che era appoggiata sul divano. Era sempre stata una mia abitudine sedermi in mezzo al divano. Per quella sua mossa mi irrigidii parecchio. non ero abituata a dare la mano a qualcuno.

" Cate... come stai?"

" tutto bene Franci" intanto gli strinsi la mano. Lui portò il braccio intorno al mio collo, come quando eravamo piccoli.

" è da un po' che non ci si vede... tu come stai?" continuai appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Va... con Chiara poi, va tutto bene, domani te la presento. Diventerete buone amiche!" ecco, tutti i miei sogni da adolescente si infransero insieme al mio cuore solo a sentire quel nome. Chi era questa Chiara? Come ha potuto rubarmi l'unica cosa che ho di importante al mondo? Le mie speranze erano diventate dei sogni che non si sarebbero mai avverati e per di più un asina giuliva ha rubato il mio, e sottolineo MIO, Franci.

Cercai di non sembrare incazzata o cose così " oh che bello! Sono felice per voi!"

Intanto Matilde ci chiamò perché era finalmente pronta la cena e, fortunatamente, era anche finita la tortura di parlare di Chiara. Già me la immaginavo. Alta. Bionda. Occhi azzurri. Fisico perfetto. Sicuramente il contrario di me!

Ci sedemmo a tavola. Io ero davanti a Franci. Notai che Matilde aveva preparato i suoi famosi spaghetti con l'aragosta. Non avevo molta fame ma comunque non potevo rinunciare a una tale delizia!

Mi accorsi che c'era uno strano movimento sotto al tavolo e, anche, che Franci era molto concentrato a fare qualcosa.

Io allora alzai la tovaglia, senza farmi notare, e vidi che il suo piede stava cercando il mio. Lo avvicinai e così potei vedere il bellissimo volto di Franci rilassarsi.

Finita la cena, era quasi mezzanotte, decisi di andare a dormire comunicandolo a tutti.

"tesoro, il letto è già pronto. Le valige sono anche lì quindi vai a riposarti" mi incitò Matilde. i stavo incamminando verso le scale quando sentii una mano sulla schiena.

" aspettai. Vengo anche io!" era Francesco che, evidentemente aveva sonno, oppure mi voleva parlare di quanto fosse simpatica Chiara e di quanto saremo diventate amiche.

Io avrei dormito in camera sua. Vicino al suo letto c'era un divano-letto dove avrebbe dovuto dormire Franci mentre io e Marta stavamo sul letto. Sapevo perfettamente come si arrivava in camera sua ma fui felice di essere guidata da Franci mano nella mano.

La rottura di scatole, scusate, mia sorella, era rimasta con mio padre e Matilde a parlare. Gianluca era andato a fare l turno di lavoro di notte e invece mia mamma, a metà cena, andò a dormire dicendo che era molto stanca per il viaggio.

Quando entrammo in camera sua, ci sdraiamo sul divano letto che era posto esattamente davanti la televisione. La accendemmo. Non mi ricordo cosa stessimo guardando visto che mi addormentai subito. Mi addormentai con il braccio di Franci intorno al collo e la mia testa sul suo petto.

Quando si addormentò anche lui, con il mento sulla mia testa, arrivò mio padre per portare mia sorella a letto. Così mia svegliai, e andai in bagno per cambiarmi. appena tornai notai Franci sotto le coperte e Marta che russava come se non ci fosse un domani.

Mi sdraiai e mi venne un colpo quando notai Francesco girarsi verso il mio lato. I letti erano praticamente attaccati.

Allungò la mano da sotto il cuscino. Io feci lo stesso facendo finta di niente. Le nostre mani si sfiorarono e qui dissi

"buona notte" lo dissi piano. Non lo sentii, quasi, nemmeno io. Ma lui, invece lo sentì e così si sporse un po' fino ad arrivare a darmi un bacio sulla fronte. Si rimisi sul suo cuscino e ci addormentammo così,  mano nella mano.

|NOTA AUTRICE|

Okay. lo so che i ammazzerete perchè non o aggiornato più dopo il primo capitolo.

Questo solo perchè rileggendolo ho notato che fa veramente cagare e avevo deciso di rinunciare vivamente a questa storia. poi una mia amica mi dice "guarda che hai 60 visualizzazioni sulla tua storia..." e io mi prendo una specie di infarto perchè per me sono TANTE 60 visualizzazioni. lo so non sono praticamente niente ma almeno è qualcosa e visto che era in fase sperimentale questa storia non credevo di raggiungere 60 visualizzazioni.

quindi... GRAZIE!!!!!

spero che voi non abbiate abbiate abbandonato questa storia. spero che il ragazzo dal sorriso magnifico vi abbia messo un po' di curiosità in modo che non la abbiate dimenticata e messa in archivio.

non finirò ai di ringraziarvi!

 se vi piace....

votate&commentate!

nei commenti potete ovviamente criticare, offendermi per non aver aggiornato prima e anche darmi qualche consiglio!

un baciuccio

Aurora!!

p.s. se vedete che in alcuni punti manca una "m" è abbastanza normale perchè il mio computer è molto sensibile con le "m" e bisogna pigiare con molta foga ma nella velocità di scrivere non ci faccio molto caso e quindi una "m" scappa!

GRAZIE!

Mai 'Na Gioia || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora