Capitolo 12

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Tre giorni.

Tre giorni che ero a casa di Michele.

Tre giorni che non sentivo mia mamma.

Tre giorni di pura felicità.

Mi ero accorta dopo che mia mamma mi pressava e basta.

Qualunque cosa non andava bene.

Qualunque cosa e mi faceva sentire incapace e inutile.

Per la scuola era convinta che non avessi scelto la scuola giusta.

Non potevo uscire perché mi credeva una puttana.

Avevo fatto bene ad andarmene.

La voce di Michele mi fece ritornare alla vita reale "tesoro,stai bene?"

Evidentemente si era accorto che stavo fissando un punto fisso nel vuoto. Annuii e mi alzai per sedermi sulle sue gambe.

Il nostro rapporto in quei 3 giorni era cambiato molto.

Sembravamo una coppia che da chissà quanto tempo stava insieme.

Solo Giulio a volte si intrometteva. Lo avevo capito subito. Lui non era il solito ragazzo che si fa gli affari suoi, anzi, qualsiasi occasione era buona per spifferare tutto in giro.

"È tutto apposto. Non ti preoccupare" gli sorrisi. In quei giorni avevo imparato a sorridere veramente.

Mi dispiace essermene andata via senza nemmeno aver salutato mia sorella ma mia madre se lo meritava.

"Sushi?" Propose. Non era nemmeno ora di pranzo.

"Stiamo mangiando come degli assatanati. Aspettiamo almeno l'ora di pranzo" gli sorrisi ancora. Era bello vederlo 24h su 24

"Cate, lo so che tu sei felice di stare qui, ma-"

"Casa mia non era quella. Ovunque vada nessun posto sarà casa mia. Solo le tue braccia. Solo lì mi sento al sicuro" mi sorrise. Un sorriso vero. Segno che anche lui provava la stessa cosa.

Mi abbracciò stretto a sè e mi beai delle sue coccole e del suo profumo buonissimo.

Tempo 2 minuti e mi addormentai accoccolata a lui. Coccolata da lui.

Sentendomi amata.

Sentendomi a casa.

Mai 'Na Gioia || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora