Capitolo 8

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I miei genitori erano tornati a casa. Io ero in camera mia a sclerare per quel giorno con Michele. Non lo avevo detto ai miei. Non volevo dirglielo. Cosa avrebbero pensato di me? Cosa avrebbero pensato di una ragazza che dorme nello stesso letto di uno sconosciuto?

Appena tornata a casa ero andata in camera. A piangere. Vuoi vi chiederete perchè stessi piangendo. Beh, ero felice ma anche triste. Felice perchè, cavolo, avevo dormito con il mio idolo. Triste perchè molto probabilmente non lo rivedrò più. Milano è grande. Enorme.

Una vibrazione sulla scrivania mi fece ritornare con i piedi per terra facendomi smettere di sognare.

Un numero che non avevo mai visto. Ignoro la chiamata. Richiama. Ignoro di nuovo. Alla terza chiamata decido di rispondere.

"Pronto" Dissi un po' seccata.

"Finalmente!" Quella voce. Quella voce la riconoscerei tra altre mille.

"Michele?!" Chiedo. Anche se ero perfettamente sicura che era lui.

"In persona" Dice lui. potevo immaginarmi lui che in quel momento si toccava i capelli in modo ansiosa. La sua voce faceva trasparire anche troppe emozioni. Cosa stranissima per un cantante...

"Come mai hai il mio numero?"
"Beh, il tuo telefono era in bagno. Tu eri con la Signora Longari, e io mi sono segnato il tuo numero. Come mai hai il tuo numero segnato nella rubrica?"
"Perchè non e lo ricordo mai!" Dissi un po' imbarazzata. Ma poi mi illuminai... "Come hai osato guardare nel mio telefono?" ringhiai
"Per la precisione, non ho guardato. Sono andato subito nella rubrica. Comunque bello sfondo. Sono venuto mene in quella foto"
"Ma tu sei sempre bello" pensai.

GRANDISSIMO DIFETTO: Non collegare MAI cervello-bocca.

Ebbene sì. Lo avevo detto ad alta voce. Fortunatamente ero al telefono e non poteva vere che ero diventata rossa come un peperone cotto (se non lo avete mai notato sono più scuri di quelli crudi...).

"Beh, grazie" Disse quasi commosso. "Anche tu"

"Grazie" Vi ricordate il peperone di prima? Peggio! Ero diventata un peperone cotto alla brace. Un peperone nella lava fumante. Non so se avete presente i capelli rossi di Michael Clifford. Peggio. Ancora più rossa. Ancora più accesa. Stavo. Andando. A. Fuoco!

"Okay" Dissi con voce... Sognante? "Scusa ma sono in studio di registrazione. Ti richiamo. A presto!"
"A presto mio amore" . PERCHE' CAZZO NON COLLEGO MAI IL CERVELLO ALLA BOCCA?!

"Ehe... Per una notte nello stesso letto già 'sti paroloni?" Scherzò lui. "Comunque a dopo Principessa!" Chiusi la chiamata in modo da non dire altre cazzate. 

"Amore chi era?" Mia mamma. Diamine.

"Elena" Mentii.

"E perchè quando parli con 'Elena' diventi rossa in viso?"
"No. Pff. Ho caldo. E sai che quando ho caldo divento rossa" Mentii di nuovo.

"Okay. Beh, fattelo passare in fretta questo caldo che dobbiamo uscire. Quindi vai a prepararti" Ordinò lei.

"Dove andiamo?" 

"Centro. Hai presente lo studio di registrazione?" Annuii "Una mia amica abita lì vicino e mi ha chiesto di andarla a trovare. Quindi vestiti carina" E così se ne uscì dalla mia camera. Non ebbi nemmeno il tempo di alzarmi che tornò subito indietro.

"Da quando chiami Elena 'Amore mio'?" 

"Da sempre mamma. Anche lei mi chiama così" Mentii per la terza volta.

"Non è che sei..."
"No. No. No. E' solo che ci vogliamo tanto bene... " Perchè mia mamma dovrebbe pensare che io sia lesbica?
"Ah okay. Beh preparati che sennò facciamo tardi." Annuii e la spinsi fuori dalla camera e chiusi la porta.

Mi misi uno skinny jeans strappato sulle ginocchia e un crop-top dolcevita nero a quadri che faceva intravedere l' ombelico.

Arrivammo a casa dell' amica di mia mamma venti minuti dopo. Michele non era ancora uscito dalla sala di registrazione quindi non mi aveva ancora chiamata.

Una signora anziana aprì la porta. Salutò i miei e mia sorella, che non conosceva, e poi venne da me.

"Caterina" Come fa a sapere il mio nome? "Quanto sei cresciuta" Ma chi ti ha mai visto?
Odio le persone che non conosco o che non mi ricordo che mi dicono 'Quanto sei cresciuta'. Ma chi t' ha mai visto? 

Entrammo in casa. Una casa vecchia. Brutta. Che gridava 'ANDATEVENE! NON SONO ACCOGLIENTE!'. Si vede! Avete presente quelle case che si affittano su internet e c'è scritto 'MOBILI ANTICHI'? Beh. Quella casa non aveva niente di antico. Era VECCHIA. V.E.C.C.H.I.A!

Ci sedemmo su poltrone con i fiori che manco la mia tris-nonna potrebbe mai usare.

Io, come al solito, non ho ascoltato nemmeno tre secondi di quella chiacchierata. Alle cinque, dopo due ore di pensieri, la chiamata.

Mi alzai, mi scusai e andai fuori da quella casa raccapricciante.

Scesi, sperando di non farmi sentire, le scale di quel palazzo. Fortunatamente era al primo piano. Appena uscii da quel palazzo lo vidi. Maglietta nera. Jeans neri. Capelli castani e biondi. Semplicemente bellissimo.

Attraversai di fretta la strada e andai da lui. Non mi aveva visto.

"Ciao" Dissi timidamente.

Lui si girò di scatto. "oh ciao Cathy! Come stai?" Mi chiese. Arrossii per quel soprannome. Non mi avevano mai chiamato in quel odo.

"Bene. Tu?"
"Ora meglio" Arrossii ancora. "Che ci fai qui?" 

"Abbiamo fatto visita a una amica di mia mamma. E mi hai letteralmente salvato la vita. Mi stavo suicidando!" Risi io. "Quindi... Mi hai chiamato e sono sgattaiolata fuori dal palazzo." Adesso era lui che era arrossito.

"Beh, ci andiamo a prendere un caffè?" Annuii e mandai un messaggio a mia mamma.

"Ho incontrato Elena qui fuori tutta sola soletta e stiamo andando in un bar. A dopo."

"OK" Wow mamma, ti sei davvero spresciata.

Misi in tasca l' iphone e ci incamminammo. Michele mi prese subito la mano facendo intrecciare l nostre dita. Sorrisi a quel contatto e potei vedere che anche lui sorrideva.

"Scusa se non ti ho chiamato prima" Mi girai a guardarlo e mi persi nel verde dei suoi occhi. "Potevo chiamarti anche ieri, ma non l'ho fatto. E mi dispiace"
"Non ti devi preoccupare" Dissi stringendo di più la presa delle nostre mani.

Mi sorrise. Quel sorriso. Rimasi a fissare le sue labbra fino a quando non si fermò davanti ad un bar. Entrammo e quello che vidi mi distrusse la giornata.


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Saaaaaaaalveeee!
GRAZIEEEEEE!

Grazie per le 230 visualizzazioni! Lo so è poco, ma per me è fantantico!
Okay vi saluto!
Se vi è piaciuto il capitolo

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Un baciuccio

Aurora

p.s. scusatemi per il capitolo corto!! E anche per l'enorme ritardo! Alla prossima!

Mai 'Na Gioia || Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora