A letto ero abbracciata a Michele, la testa sul suo petto. Non riuscivo a dormire. Lo amavo, lo amavo tanto; ma sapevo che continuando un quel modo sarei stata solo un peso per lui. Lui mi stava mantendo, anche se non poteva permetterselo.
Dovevo essere più indipendente. Lo dovevo fare per il nostro bene; sapevo che lui mi riteneva un peso.
Un peso.
E avevo intenzione di liberarlo da questo peso insostenibile.
Mi alzai dal suo corpo, erano le 4:57. Due ore dopo si sarebbe dovuto svegliare e io non ero ancora pronta.
Recuperai la mia valigia, pressoché intatta e infilai le ultime cose, cercando di non singhiozzare per il pianto liberatorio che stavo facendo.
Le due ore passarono in fretta. Michele si svegliò e mi trovò seduta ai piedi del letto, dandogli le spalle, vestita, lavata e pettinata.
"Hey Kate... perché sei vestita?" Mi chiese con una voce roca e lenta, mattutina.
"Me ne vado" avevo sussurrato, rimanendo girata di spalle.
"Cos - si alzò e venne davanti a me - non puoi andartene."
"Devo. Ho già prenotato un albergo, ieri ho fatto un colloquio di lavoro, che ho ottenuto, e poi mi trasferisco da qualche parte. Ma intanto me ne vado." La mia voce era fin troppo fredda e distaccata, completamente priva di emozioni. Sapevo che lo stavo ferendo con essa, ma non potevo fare altrimenti. Non potevo dimostrargli che senza di lui non ce la avrei fatta.
"No, non puoi." Ormai era un mantra quello che stava ripetendo. Non aveva smesso nemmeno un secondo. Una lacrima gli solcò la guancia destra.
"Devo. Ho aspettato che ti alzassi per salutarti. Ma devo andare. Devo." Dovere. Ormai il mio era un dovere, un ordine dettato dal mio cervello.
"Mi stai lasciando?"
"Me ne sto andando, questo sì, ma rimarrai per sempre il mio ragazzo. Anche se troveremo altro. Io apparterrò sempre a te." Senza emozioni.
"Ma non abbiamo fatto ancora niente di quello che potevamo fare. - Mi alzai e mi diressi verso la porta di ingresso. Lui mi seguì e continuò a parlare. - Non abbiamo fatto nemmeno l'amore." Stava piangendo ormai, singhiozzando.
"Faremo tutto questo. Te lo prometto. Appena mi troverai"
E così gli dissi addio, o forse era un semplice arrivederci. Tutto dipendeva da lui.
****
La prima parte della storia è giunta a termine. Fra un po' posterò quello che sarà il sequel PERCHE CI SARÀ UN SEQUEL.
Ora...
Vi voglio ringraziare con tutto il cuore, perché se mi avete seguita fino a questo punto anche con gli aggiornamenti dopo mesi, i capitoli minuscoli e schifosi... significa che sono riuscita nel mio intento di mostrare le emozioni di questa storia.
Vi voglio bene!
Vi aggiornerò quando posterò il sequel.
Baci!!
Aurora.
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Mai 'Na Gioia || Michele Bravi
CasualeUn incontro che cambierà la vita di molte persone. In meglio o in peggio?