In your arms I will always feel at home / Loki

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*Loki*

Attendere davanti al portale, la risposta di Katherine è un tragico supplizio, non vedo l'ora di sapere cosa mi scriverà questa volta.
La rabbia e la delusione che ho provato in queste ultime ore stanno facendo spazio al sentimento di sfida e al divertimento che provo adesso.
Questo scambio di lettere con Katherine mi permette di rimanere vivo e mi fa sperare su un nostro ricongiungimento, nonostante tutto quello che è successo, io la amo infinitamente, e so con certezza, che anche lei mi ama. 
Tutte le cose che le ho scritto nella prima lettera, sono vere, è quello che penso, sono stato davvero ferito da tutto quello che mi ha nascosto, sono stato ferito dal fatto che non si sia fidata e che non mi abbia detto una cosa così tanto importante, è sempre stata lei la paladina della verità e della collaborazione, è sempre stata lei a ribadire il concetto della relazione alla pari, del sostegno che avremmo dovuto scambiarci a vicenda, della lealtà sopra ogni cosa, sapere che non ha rispettato le sue stesse regole, mi ha fatto capire che forse si è interposto in mezzo a noi qualcosa di serio e importante, qualcosa di grave, e il fatto di sapere che cosa sia è snervante e doloroso.
So che ha fatto quello che ha fatto perché vuole sapere dove si trova Thanos, so che stava cercando una cura per Vander per far si che collabori con noi e che ci dica ciò che sa sul Titano pazzo, so che lei, più di tutti gli altri, ha bisogno di saperlo, e io odio, odio profondamente Thanos e Vander che si sono messi nuovamente in mezzo alla nostra felicità, odio con tutto me stesso questi esseri e faccio davvero tanta fatica a fermare questa voglia che ho di raggiungere Vander e torturarlo fino a quando non mi sputa fuori il posto in cui si nasconde Thanos.
Sono stanco di giocare al gioco del silenzio e delle minacce con chiunque, con Vander, con Ginj, Aren...sembra che sia uno sport che va di moda da queste parti, minacciarmi, torturarmi con questi ultimatum.
Mi sento costantemente in una partita di scacchi, in cui gioco con solo delle pedine, non ho altri pezzi, mentre i miei avversari schierano Re, Regine, Cavalli e Torri, mi massacrano ad ogni mossa e mi sento soffocare a ogni minuto che passa.

Heimdall-Per quanto ne hai ancora?- la sua domanda mi distrae dall'autocommiserazione e stacco gli occhi dal portale per guardare mio fratello nella sua postazione di lavoro.

Loki-Cosa?- chiedo confuso

Heimdall-Per quanto tempo ancora devo mandare il messaggero a New York?- chiede guardandomi attento

Loki-Fino a quando Katherine non smetterà di rispondermi- dico andando a sedermi sui gradini dell'altare

Heimdall-Non credi che forse sia troppo educata per smettere di risponderti?-

Loki-Non credi che forse dovresti farti i cazzi tuoi?- chiedo scocciato

Heimdall-Cosa significa questa parola...cazzi?- chiede

Loki-Niente, lascia perdere- sbuffo in attesa che arrivi la risposta di Katherine

Heimdall-Dovresti lasciarle un po' di spazio-  aggiunge nel silenzio

Loki-Se non ha voglia di rispondermi, non lo farà, non si fa certo guidare dall'educazione quando si tratta delle sue emozioni- dico continuando a fissare il portale, quando cazzo arriva il messaggero?
Dei passi pesanti e veloci si avvicinano dal ponte, so già di chi si tratta, non c'è bisogno nemmeno che mi volti, il Dio del tuono ci sta raggiungendo e a giudicare dalla fretta e dal disappunto che la sua camminata esprime, capisco che è arrabbiato.

Thor-Si può sapere che cazzo ci fai qui?- chiede urlandomi contro, lo guardo senza rispondere -Mi hai lasciato da solo con Vander!- aggiunge

Loki-Non capisco quale sia il problema?- chiedo

Thor-Mi hai lasciato con lui a contrattare, quando tu sei qui a contemplare il portale?- chiede -Che cosa stai facendo? -

Loki-Mi sto scambiando delle lettere con Katherine- dico senza aggiungere altro