Idea

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Inaspettatamente per lei, era stato proprio Yu ad invitare Shoko per un appuntamento. Le aveva proposto un'uscita per la prima visione di un film da poco annunciato e avrebbero poi concluso con una sosta ad uno dei bar più raccomandati della zona.
  Il ragazzo si era presentato in perfetto orario all'entrata della scuola, percorrendo il tragitto verso la città assieme a Shoko e discutendo di diversi argomenti riguardanti anche i dettagli della vita quotidiana. La giovane aveva sempre trascorso con piacere i pomeriggi con Yu, perché per lei erano dei momenti in cui poteva lasciarsi alle spalle la sua vita da stregone e fingere di essere solo una normale adolescente nell'immensa città di Tokyo. E forse, era proprio quello specifico motivo che l'aveva infine convinta a scegliere un film alquanto improbabile.
  «'Heavenly Forest'? Inaspettato!» commentò Yu con un largo sorriso mentre Shoko finiva la sua sigaretta di fronte all'entrata.
  «Non che ci sia di meglio da vedere, ma forse mi sbaglio.»
  «A me va bene, sono curioso anch'io. Non ho mai visto niente del genere!»
  Il ragazzo era una compagnia senza dubbio diversa da Satoru e Suguru, non vi era affatto da sorprendersi se ogni tanto anche la paziente Shoko avesse bisogno di cambiare aria. Yu era premuroso, rispettoso e forse anche un tantino rumoroso, ma indubbiamente aveva l'animo gentile e spesso la faceva intenerire con la sua spontanea ingenuità.
  Entrati al cinema, naturalmente ignari della presenza dei due incorreggibili ficcanaso, lo stregone si offrì di pagare i biglietti e riservò loro le file centrali. Durante il film, la coppia continuò a commentare a sottovoce con vivacità ed era chiaro che entrambi stessero bene in compagnia l'uno dell'altra: si avvicinavano spesso per sussurrarsi parole all'orecchio e, grazie a Yu, gli snacks non mancavano per nulla e le loro bocche erano in realtà quasi sempre occupate a masticare.
  Non che il film fosse qualcosa di particolarmente eclatante, ma era il vederlo insieme che lo aveva reso un'esperienza memorabile. Shoko era senza dubbio più critica rispetto all'amico che invece considerava qualsiasi film come un capolavoro, troppo spesso anche perché si lasciava trasportare dal fatto che innumerevoli persone ci avessero impiegato tempo ed energie e sarebbe quindi stato irrispettoso non apprezzare.
  Alla fine infatti, Yu si perse a dire con animo quanto il film fosse stato spettacolare e Shoko si limitò a guardarlo con un arrendevole sorriso, non desiderando assolutamente smorzare l'entusiasmo di quel romantico stregone. Ciò che sicuramente rovinò l'atmosfera fu Suguru che gridò a Satoru di non smocciolarglisi addosso e la ragazza preferì di gran lunga credere alla idilliaca fantasia in cui era solo vittima di allucinazioni.
  Tuttavia, nel momento in cui incrociò i loro sguardi le risultò impossibile continuare a vivere nel suo sogno.
  «Ehi! Ma non sono Gojo e Geto?» Domandò Yu raggiante, pronto a salutarli e a definire l'incontro come 'fortunato'.
  «Non c'è bisogno di fermarci, saranno qui per conto loro. Perché se ci stessero seguendo sarebbe davvero patetico» ci tenne a bisbigliare a denti stretti affinché solo gli interessati udissero.
  I due stregoni in incognito osservarono Shoko sospingere il compagno fuori dalla sala, ricambiando con un sorriso tirato l'arrivederci di Yu. Una volta fuori pericolo, Satoru si voltò subito verso l'amico.
  «Lo siamo?»
  «Cosa?»
  «Patetici.»
  Non che Suguru disse di sì, ma l'espressione non affermava nemmeno il contrario e l'albino si imbronciò appena.
  «Adesso allora potremmo uscire per conto nostro. A bere!»
  «A bere?! Cosa ti passa per la testa, Yaga-»
  «Non si accorgerà di nulla, che noia! È tardi per la recita del perfettino» Satoru abbassò poi i suoi occhiali da sole, guardando il moro col sorriso di qualcuno che sapeva fin troppo bene come persuaderlo. «Offro anche questo.»

SatoSugu | Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora