<Drin, drin>
Cavoli, la sveglia! sono le 6.30,Mi chiamo Delphine Roberts, ho 17 anni e oggi comincia il primo giorno dell'ultimo anno del mio inferno personale, il liceo.
Sono una ragazza molto timida e faccio fatica a relazionarmi con gli altri, anzi diciamo che non mi ci relaziono affatto, forse a causa del fatto che da quando avevo 10 anni mi chiamano Whale, si esatto Balena, e il fatto che il mio nome sia Delphine non aiuta affatto.
Si avete capito bene, mi chiamano balena,perché sono sempre stata un po' sovrappeso e ovviamente perché gli adolescenti sono idioti, non che sia davvero una balena ma sicuramente non sono una cheerleader e questa cosa nella piccola città di Barbie dove vivo non mi verrà mai perdonata.
Va beh pazienza, anche oggi, mi alzo contro voglia, e mi vesto con l'uniforme della scuola, fatta su misura perché, testuali parole della vicepreside il primo anno <Siamo spiacenti ma non abbiamo il catalogo taglie forti per le uniformi scolastiche>manco pesassi 200kg...
Lego i capelli, l'unica cosa che mi piace di me e che mi ricorda mia madre, li aveva esattamente come i miei rossi e lunghi fino alla fondoschiena ,ma li lego lo stesso perché altrimenti oltre a balena mi chiamerebbero porcellino, ve lo assicuro è già successo, ed esco di casa , 7.30, cavoli sono in ritardo!
Nel tragitto di 2 km verso la scuola che tra parentesi faccio a piedi ogni santo giorno perché a salire sull'autobus della scuola non ci penso nemmeno, passo a prendere le mie due migliori amiche, unica luce dell'oscurità della mia vita, Ariel e Andrea, loro sono il mio punto fermo e praticamente l'unica ragione che mi fa alzare il sedere dal letto la mattina oltre naturalmente al pensiero che fra 8 mesi sarò a New York alla faccia di quelli che mi prendono in girio io sono stata ammessa al Sarah Lawrence.
<Ciao D! sei pronta per l'inizio dell'ultimo anno?>Ariel Kowalsky, mia migliore amica e hacker professionista per hobby, mi da un fortissimo abbraccio che mi fa sperare che quest' anno possa essere meno orribile quello che mi aspetta a scuola.
<Si come no, sai che divertimento?>rispondo io con l'entusiasmo di un bradipo ubriaco.
<Eddai D! ma che te ne importa di quei quattro idioti del liceo? te lo abbiamo sempre detto di tirargli un bel pugno in faccia e mandarli in pronto soccorso, ma tu ti ostini a fare la granduchessa e non reagisci mai alle stronzate che ti propinano, che poi fossero almeno originali cavolo!>Andrea Holmes, migliore amica numero 2 e teppista per Hobby.
<Calmati Ann, non si risolve niente con la violenza>Ariel cerca come sempre di calmare la scalmanata che ho di fianco.
<Però ha ragione, quest'anno ti devi far valere, basta subire e che caspita! rispondi a tono e mandali al pascolo!>
Loro mi conoscono sanno che non sarò mai in grado di reagire agli insulti ma da buone sammaritane ci provano comunque a spronarmi.
Raggiungiamo l'entrata della scuola, cavolo c'è tutta la scuola ferma nel parcheggio, speravo di poter evitare gli insulti ancora un po' ma evidentemente alla dea del destino sto antipatica perché appena ci vedono cominciano a "salutarmi".
<Ehi Whale! com'è andata la migrazione al polo?>eh già si sono anche documentati sul fatto che d'estate le balene migrano nelle acque polari.
<Ehi, idiota del cazzo, vuoi che ti ci spedica io al polo con un calcio nel culo?>
Andrea prende sempre le mie difese, ma gli insulti continuano, poi tutti si bloccano e io anche senza guardare lo so il perché..
Io lo chiamo Satana, ma per gli amici tra i quali naturalmente io non sono inclusa lui è Tristan Wallace, quarterback della squadra di football, modello a tempo perso , ragazzo più corteggiato della scuola e dulcis in fundo mio bullo personale dal primo anno di liceo,mi tormenta ogni singolo giorno della mia vita.
Arriva con la sua Kawasaki ninja nera fiammante e il caso abbinato su cui campeggia la scritta BAD (originalità deve essere il suo secondo nome)e appena si ferma tutte e dico tutte le ragazze del liceo Ferrinton si sdraiano ai sui piedi alzando una bandiera di mutandine, o almeno è cosi che sembra a me.
Tristan Wallace è il sogno proibito di ogni ragazza qui, quando scende dalla moto la maglietta bianca che ha messo sotto il giubbotto di pelle nera si solleva e si intravede la V che si insinua nei jeans neri slavati.
Toglie il casco e i capelli nero corvino appena umidi di doccia vengono mossi da un alito di vento che evidentemente è in combutta con la suddetta dea del destino contro di me.
Lui non si cura di chi ha intorno e anche se potrebbe avere tutte le ragazze che vuole anche solo ammiccando in 5 anni non ha mai flirtato con nessuna, ma ha trovato sempre il tempo di distruggere me ogni giorno e temo che anche quest'anno non sarà da meno.
E infatti appena io mi risveglio da quello che viene comunemente definito dalle adolescenti della mia scuola "effetto Tristan", mi ricordo che lui mi odia e cerco una via di fuga, ovviamente sono troppo lenta, perché i suoi occhi verdi e blu come la fossa delle Marianne mi hanno già individuata e mentre mi passa di fianco senza che qualcuno si accorga di quello che sta succedendo ne del fatto che lui mi sta effettivamente rivolgendo la parola mi sussurra all'orecchio:
<Preparati, balenottera, quest'anno sei mia>.
E si allontana seguito dal corteo che bacia la terra su cui cammina, mentre io me ne sto li impietrita perché il mio cervello è in black out e il terrore mi attanaglia le ossa.
Sarà un anno molto lungo.
STAI LEGGENDO
whale
Teen FictionDelphine è una ragazza di 17 anni, all'ultimo anno di liceo, è timida con gli altri a causa del suo aspetto, infatti non è esattamente longilinea come le sue coetanee, e per questo viene presa di mira da tutti i compagni con insulti e prese in giro...