Da quella mattina non ho più visto né sentito Tristan, non si è presentato nemmeno alla cerimonia di Diploma.
Ariel è stata scelta per fare il discorso di commiato, tutto molto emozionante ma sono felice che questo capitolo della vita sia concluso.
Alcuni vedono gli anni del liceo con nostalgia come un tempo di opportunità che non si ripeteranno, io invece lo vedo per quello che è un periodo di formazione sia del carattere che della mente, nonostante tutto il dolore provato in questi anni alla fine mi aiutata a diventare la persona che sono ora, una persona che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, una persona che si accetta e si a volte si piace per come è, una persona che anche se ha amato e sofferto ha deciso che amare prima se stessi e mettersi al primo posto è fondamentale, insomma sembrerò un po' auto celebrativa ma sono molto fiera di me.
L estate è passata in un lampo aiutando mio padre a cercare una nuova casa dato che ora che mi trasferisco a New York per lui casa nostra era troppo impegnativa da gestire da solo.
Ero triste il giorno che l' hanno comprata dopotutto avevo tantissimi ricordi di mia madre in quella casa, ma lo capisco mio padre.
Sto riflettendo su tutto questo mentre porto in casa l ennesimo scatolone.
<Ehi D,ma si può sapere quanta cavolo di roba avevi nella tua stanza?questi scatoloni non finiscono mai>Andrea non ha fatto altro che lamentarsi visto che anche se non si direbbe guardando il fisico che ha non le piacciono le attività che prevedono uno sforzo fisico anche minimo.
<Dai Ann,nuovi quel sedere!>la rimprovera Ariel.
Tutte e tre ci guardiamo e scoppiamo a ridere, ci abbracciano e ci buttiamo sul divano.
Siamo state davvero fortunate anzi come direbbe Andrea,"abbiamo avuto più culo che anima".
Lo zio di Ariel ci ha praticamente regalato un magnifico e soprattutto enorme appartamento arredato come se fosse uscito da una rivista di design a due passi dal campus, uniche condizioni per cui non paghiamo l affitto, tenerlo in ordine e pulito e non dare feste troppo rumorose.
La prima non sarà un problema, per la seconda ci sto lavorando.
<Ehi, bellezze al bagno? Lo so che sono molto forte, bellissimo e gentiluomo, ma potreste darmi una mano con gli scatoloni? Vorrei arrivare vivo al mio primo allenamento!>
Kevin fa capolino dalla porta d' ingresso con in braccio due scatoloni che sembrano pesantissimi.
Ultimamente siamo molto più uniti e ci vediamo spesso, solo da amici naturalmente.
Ha vinto una borsa di studio alla Columbia che si trova a 30 minuti da qui, quindi ci vedremo spesso.
La giornata vola, finiamo di spacchettare gli ultimi scatoloni e crolliamo ogniuna in camera sua.
Una settimana dopo iniziano le lezioni, è tutto così eccitante soprattutto per me che vengo da una realtà così microscopica e noiosa.
Prendo confidenza con gli ambienti e le persone e sono davvero felice.
Sto studiando quando sento bussare
<Ehi D, ho una notizia per te>Andrea si accascia sul mio letto
<Mm, ok, hai deciso che camminare è troppo faticoso e quindi hai inventato il teletrasporto?> Le chiedo con le sopracciglia alzate.
<Spiritosa, lo sai che si davvero esilarante? No genio, ti ho trovato un lavoro part time!>
Salto dalla gioia, erano settimane che ne cercavo uno per alleggerire mio padre dalle spese universitarie visto che anche se lui non se ne lamenta mai farmi studiare qui gli costa una fortuna e ora finalmente forse qualcosa si muove.
<Davvero? Grazie Ann, ma di che si tratta?>
<Niente di che, è un pub qui vicino, lavoreresti solo la sera così non interferirebbe con le lezioni, certo, la divisa è davvero ridicola ma la paga è ottima e in più la clientela è tranquilla, allora che ne dici? Ho già parlato con la proprietaria è un' amica di mio fratello, se ti va ti aspetta domani sera alle 18.oo per una prova>
Non mi soffermo sulla parte della divisa ridicola anche perché il concetto di ridicolo di Andrea è davvero singolare visto che una volta quando avevamo 10 anni è andata in giro per una settimana vestita da suora perché aveva visto Sistet Act e si era innamorata del personaggio di Woopy Goldberg e poi ho bisogno di un lavoro.
<Ok, dammi l indirizzo>le dico mentre le Salto al collo e la riempio di baci.
La sera dopo alle 18.00 precise sono davanti al locale, entro è ancora chiuso.
<C'è qualcuno?> Chiedo avanzando nella penombra.
<Arrivo subito> una voce mi arriva da lontano.
Dopo qualche secondo si materializza davanti a me una donna alta almeno 1.90 con la pelle chiarissima, i capelli neri e due occhi verdi che spiccano dal volto allungato.
<Tu devi essere Delphine> mi dice tendendomi la mano
<Io, sono Carly la proprietaria, sei amica di Andrea vero?>
<Esatto, puoi chiamarmi D, tu devi essere una compagna di squadra di Antony giusto?>
La donna ride, bhe o è così o Antony ha cambiato sponda.
<Esatto D, giochiamo a basket insieme da quando avevamo 10 anni, gli ho presentato io Anderson> mi dice sorridendo.
Mi piace molto.
<Vieni con me ti mostro il locale e ti spiego di cosa ho bisogno>
Nell' ora successiva facciamo il giro del locale e mi spiega che le serve una ragazza che stia dietro il bancone a dare una mano al barista mettendo i cocktail sul vassoio giusto, niente di complicato c'è la posso fare.
<Se ti va puoi fare una prova stasera per vedere come ritrovi, e può decidi>
<Ok, nessun problema>
<Il barista arriva alle 19.30, intanto ti ho già preparato la divisa Andrea era sicura che avresti accettato e mi ha dato le tue misure, lo spogliatoio è da quella parte.>
La saluto e vado a cambiarmi, ma quando vedo l uniforme concordo con Andrea che sia davvero ridicola ma si addice allo stile Dark del locale.
Consiste in un top non troppo corto ma con una ENORME scollatura a V e una gonna di raso nero che per mia fortuna arriva appena sopra il ginocchio, ma il pezzo forte sono le ali da pipistrello e le corna(caliamo un velo pietoso sulla scelta degli abbinamenti).
Metto il rossetto rosso fuoco e mi faccio un veloce trucco Smokey e vado dietro il bancone, sembra che il barista sia già arrivato, ne approfitterò per presentarmi prima dell inizio del turno.
<Ciao, io sono Delphine, inizio oggi, piacere di conoscerti>mentre parlo la sua figura mi sembra familiare ma non realizzo chi sia fino a quando non si gira e una voce fin troppo familiare mi risponde.
<Ciao D>
Ancora una volta nella mia testa lampeggia la scritta al neon. S A T A N A.
STAI LEGGENDO
whale
Teen FictionDelphine è una ragazza di 17 anni, all'ultimo anno di liceo, è timida con gli altri a causa del suo aspetto, infatti non è esattamente longilinea come le sue coetanee, e per questo viene presa di mira da tutti i compagni con insulti e prese in giro...