Vergogna -parte terza-

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Finita la partita in cui abbiamo stravinto " e non avevo dubbi, primo perchè siamo davvero forti secondo perchè anche io che non capisco un H di football sono arrivata alla conclusione che i giocatori dell'altra squadra sono delle schiappe".

Il weekend trascorre come sempre, sabato gelato con Kevin e il tempo restante lo passo a pomiciare con Tristan.

Lunedi', che stress, so di non essere la prima ne la piu originale a fare questa richiesta ma  non si potrebbe eliminare il lunedi? mi sa di no vero?

La mattinata passa in un lampo per fortuna, dopo pranzo sto per entrare in classe ma il sig. Buffort, l'insegnate di storia mi ferma.

<Buongiorno Delphine come stai oggi?spero tu stia passando una bella giornata> mi dice sorridendo.

Il signor Buffort è il mio insegnante preferito quindi non fatico a rispondergli.

<Buongiorno professor Buffort, si grazie sto molto bene e spero anche lei> gli rispondo sorridendogli di rimando.

<Avrei un favore da chiederti, potresti portare questi documenti in segreteria per favore?sono in un ritardo pazzesco per la lezione ma devono essere consegnati subito>

<Certo, nessun problema tanto ci passo davanti per andare alla mia prossima lezione>

<Ti ringrazio molto> e mi posa in braccio  una piccola pila di documenti, io lo saluto e me li stringo al petto.

Mi dirigo verso l'ascensore, la segreteria è al secondo piano e non ho voglia di fare la scale, ma la già citata dea del destino sembra essere ancora contro di me perchè è guasto.

Mi rassegno a salire le scale, arrivo a metà della seconda rampa e sento delle voci, sono familiari e sembra che stiano discutendo animatamente.

Riconosco la voce di Kevin, strano lui non litiga mai con nessuno chissà cosa ha fatto l'altro per farlo arrabbiare.

<Si puo' sapere che cazzo stai combinando?> chiede con tono furioso.

<Non capisco a cosa tu ti stia riferendo e soprattutto non ho ne tempo ne voglia discoprirlo, quindi spostati>

E' Tristan?

<Mi riferisco a Delphine , Tristan cosa combini con lei?>

Silenzio, Tristan non risponde, Kevin lo incalza

<Vi hanno visti Tristan, fuori dal market la settimana scorsa e alla partita>

<E?>

<E non capisco perchè lasci che tutti pensino che stia insieme a me se invece sta con te, perchè la nascondi?> gli chiede.

<Io non nascondo nulla e anche se lo facessi non sarebbero cazzi tuoi> gli risponde.

Ok risposta diplomatica ma fa male lo stesso.

<Smettila di dire cazzate, io lo so che state insieme e so anche lei non merita di essere tenuta nascosta, è una persona speciale, bellissima sia dentro che fuori e sono stato davvero fortunato che mi abbia perdonato e mi abbia permesso di starle accanto anche solo come amico visto quando sono stato stronzo in questi anni>risponde in modo concitato

<Sei innamorato di lei per caso?allora perchè non ti ci metti insieme davvero?>

Come?

<Tra me e la balenottera non c'è niente, sai lei sembra avere una piccola cotta per me e sai quanto sono vanitoso, mi piace essere corteggiato>

Nel frattempo intravedo dalla mia posizione defilata che intorno a loro ai è radunata una piccola folla e già le lacrime mi pizzicano gli occhi ma resisto perhcè sono una masochista e voglio sentire fin dove vuole arrivare Tristan.

<Mi fa ribrezzo se devo dire la verità e non la toccherei nemmeno con un dito ma se a te piace tanto accomodati pure, avevo già capito che ti  piace la zoologia>e fa per allontanarsi disperdendo la folla.

Sono immobile sulle scale con la pila di fogli stretta al petto e gli occhi  che ormai non trattengono piu le lacrime.

<Sei proprio un bastardo Tristan>sento dire a Kevin

<Non la meriti>

<Grazie> risponde lui e lo sento sorridere poi se ne va.

Sento Kevin scendere le scale e si blocca non appena mi vede.

<D, io>sta per dire mentre abbassa la testa.

<No, tu non centri, non dirgli che lo  per favore> gli rispondo raddrizzandomi.

<Sicura?> mi chiede ma io annuisco 

<Ok, ma per qualsiasi cosa io ci sono >

<Lo so> gli lascio un bacio leggero sulla guancia e vado in segreteria.

MUTA, il mio cuore e la mia anima sono muti.

Non sento nulla, non provo nulla, ma ho ben chiaro quello che devo fare.


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