Per poco non si strozza con gli spaghetti che ha in bocca, io mi alzo con tutta la calma del mondo e gli batto la schiena un paio di volte, poi mi risiedo e lo guardo con le sopracciglia alzate chiaro segno e spero che lo capisca al volo che voglio una risposta.
<No che non mi vergono di te> risponde tossendo e abbassa lo sguardo, è quasi impercettibile ma io lo vedo e maledico la mia proverbiale attenzione ai dettagli.
<mmm, allora perchè dopo mesi che ci frequentiamo e soprattutto pomiciamo come due mandrilli in calore non possiamo uscire allo scoperto?> incalzo
<Perchè sono fatti nostri e la gente fa troppe domande> risponde serio.
<Giaà, e non pensi che dopo anni passati a insultarmi ogni singolo giorno, "LA GENTE" stia già cominciando a farsi domande sul fatto che mi ignori completamente e non mi rivolgi la parola in pubblico nemmeno per insultarmi?>
Questa volta mi guarda lui con le sopracciglia alzate
<Non che voglia essere insultata intendiamoci> mi affretto a rispondere
<Ma non credi che sia un po estremo?>
<Assolutamente no>
<E perchè di grazia?>
<Bhe, perchè tutti pensano che tu e quel coglione di Kevin stiate insieme, visto che ti vedono sempre in giro con lui >
<Davvero lo pensano? e chissà come mai? forse perchè il mio vero ragazzo non esce con me in pubblico?>rispondo io con finta aria sorpresa.
<Esatto, e pensano anche che siccome sei la ragazza di un mio compagno di squadra mi è vietato rivolgerti la parola e insultarti, fine della storia> risponde lui soddisfatto.
Sto per rinunciare, con lui non posso vincere, poi mi viene un'idea.
<Allora...se venissi alla partita a fare il tifo per Kevin questo rafforzerebbe l'opinione della "GENTE" giusto?>
Il suo volto si rabbuia
<Ok vieni alla partita, ma non ti azzardare a fare il tifo per quel damerino, l'unico per cui puoi farlo sono io intesi?>
Si avvicina e ci baciamo, un bacio lungo e famelico.
Ci stacchiamo senza fiato e io gli dico
<Tu sei l'unico per cui farò il tifo, ma non potrai saperlo perchè nessuno deve accorgersene>
<Solo fino al diploma> mi dice sulle labbra.
<Solo fino al diploma> gli faccio eco io anche se alla fine il motivo non me l'ha spiegato.
Per i successivi due giorni tiro fuori tutti i vestiti che ho nell'armadio ma non ho nulla di adatto, cosi dopo mesi in cui ci siamo a malapena viste e parlate per impegni reciproci decido di fare ricorso alle mie due migliori amiche, naturalmente dovrò aggiornarle su quello che è successo perchè se quello che ha detto Tristan è vero anche loro penseranno che io stia insieme a Kevin e ho la sensazione che prima poi mi servirà una spalla o meglio due su cui piangere con Tristan.
Ci diamo appuntamento all'unico negozio in città che vende abbigliamento anche per ragazze con taglie e misure umane invece delle solite striminzite da barbie.
<Ehi straniera!> mi apostrofano in coro
<Ehi! sono davvero felice di vedervi, ho un sacco di novità da raccontarvi!>
<Si le abbiamo sentite..> Andrea mi guarda sospettosa
<Esatto novità che iniziano con la K, che succede D?>
<Ragazze le cose non stanno cosi, io e Kevin siamo solo amici>
<Già ma hai un ragazzo ce l'hai, altrimenti non saresti qui a fare shopping> rincara la dose Ariel.
<Già ma se non è Kevin allora chi?>Andrea è stata sempre la piu perspicace delle tre non a caso è un hacker formidabile.
<No, D ti prego non lui, dimmi che quello che sto pensando non è giusto, ti supplico>
<Oddio, Satana? ma davvero D?> ci è arrivata anche Ariel.
<Vi prego ragazze non giudicatemi prima di aver ascoltato tutta la storia> chiedo disperatamente.
<Sai che non lo faremmo mai a prescindere, sei nostra amica e qualunque scelta tu faccia noi ti sosterremo>
<Anche quella piu sbagliata>interviene Andrea
<Si, ma noi saremo sempre dalla tua parte> conclude Ariel.
Mentre mi aiutano a scegliere i vestiti racconto tutto omettendo la parte in cui LUI mi chiede di mantenere il segreto, ma loro non sono delle sprovvedute.
<ok, ma perchè tutti pensano che tu stia con Kevin e Satana non li smentisce?> Ariel parte all'attacco, sa che c'è qualcosa sotto ma mi vergogno troppo per raccontare tutta la verità cosi opto per una "bugia bianca"
<Gliel'ho chiesto io, fino al diploma> rispondo.
<Non mi sembra una cosa da te, ma se lo dici tu> Andrea non se l'è bevuta nemmeno per un secondo ma per il momento fa finta di credermi.
Nel frattempo sono riuscita a trovare la mise adatta per la partita quindi con le mie amiche ancora piene di dubbi ci salutiamo e torno a casa.
E' la sera della partita e con il sostegno dei due pilastri della mia esistenza ci accomodiamo sulle gradinate.
Il look che ho scelto sembra perfetto, pantaloni neri non troppo attillati ma che fanno risaltare le forme, un top non troppo corto rosa carne che ha una bella scollatura a V ma nello stesso tempo non pone attenzione su quello che voglio invece nascondere.
Un trucco leggermente smokie accentua il color ghiaccio dei miei occhi e un lucida labbra trasparente il rosso naturale delle mie labbra.
I capelli li ho lasciati sciolti in morbide onde di fuoco che mi ricadono sul fondoschiena.
Ho notato che qualche ragazzo mi guardava quando siamo arrivate ma non hanno fatto commenti per fortuna.
Decidiamo di sederci quasi a bordo campo cosi da poter vedere meglio.
L a squadra fa il suo ingresso seguita dalla cheerleader, Kevin ha il numero 15, Tristan il 23.
Mentre le cheerleader iniziano lo spettacolo Tristan fa una finta e lancia il pallone in braccio a me.
Io lo prendo e mi sporgo per darglielo e lui mi sussura
<Sei bellissima bambola, non vedo l'ora di vedere cosa c'è sotto quel bel top> poi come se non avesse detto nulla se ne va.
Andrea e Ariel mi guardano con gli occhi a fessura ma non proferiscono parola.
Poi si avvicina anche Kevin, lui però lo fa senza sotterfugi, in fondo perchè doverebbe siamo amici e lo sanno tutti, ma soprattutto a lui non importerebbe comunque.
<Ehi D, sei davvero bella stasera, sei venuta a fare il tifo per me?> mi chiede con un sorriso sincero
<Certo Kev, per chi altro potrei fare il tifo se non per il futuro quaterback dei Columbia Lions?> gli riapondo allegra.
<Grazie D, farò del mio meglio > e mi saluta tornando in campo.
Sento lo sguardo di Tristan bruciare sul mio viso, ma ben gli sta se gli da fastido questa situazione l'ha voluta lui.
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whale
Teen FictionDelphine è una ragazza di 17 anni, all'ultimo anno di liceo, è timida con gli altri a causa del suo aspetto, infatti non è esattamente longilinea come le sue coetanee, e per questo viene presa di mira da tutti i compagni con insulti e prese in giro...