Più lo guardo più non riesco a capacitarmi di quello che gli ho appena sentito dire.
<Per favore potresti rivestirti, non riesco a pensare con te davanti in in in quelle condizioni>gli dico agitando il dito su e giù e cercando di contenere la balbuzie di cui tra l altro non ho mai sofferto almeno fino a questo preciso momento.Lui si alza, sembra una pantera per quanto è sinuoso nei movimenti, si avvicina sempre di piu' e io indietreggio fino a quando mi ritrovo contro la porta della mia stanza che inspiegabilmente si è chiusa dietro di me.
Fatico a respirare e lui si avvicina sempre di piu, mi prende il viso tra le mani e mi lascia baci leggeri sulle guance , sul collo, poi si stacca per qualche secondo e guardandomi negli occhi con uno sguardo colmo di malizia mi dice.
<Credevo avessi detto che volevi fare una lezione di anatomia privata bambolina, beh sei fortunata, sono libero adesso.>
Mi prende la mano e la fa passare prima sul torace e poi la fa scendere sui suoi addominali scolpiti.
Mannaggia agli ormoni, non capisco piu' nulla.
Ho il viso in fiamme mentre lui continua la sua sadica discesa, mi apre la camicetta e mi bacia sul seno, poi risale e mi sussurra all'orecchio con una voce cosi suadente che subito non realizzo cosa dice.
<Dai D, lo so che non sei cosi', ricordi?io sono il tuo stalker, quindi ti conosco bene, non far finta di essere la femme fatale disinibita che non sei, puoi darla a bere agli altri ma non a me!> e scoppia in una fragorosa risata.
L'incantesimo si spezza di colpo e una rabbia sorda mi risale nella gola <Sei un grandissimo bastardo Tristan Wallace, se lo sapevi allora perchè sei stato al gioco? per poterti prendere meglio gioco di me?>
Lui si avvicina e questa volta la sua espressione è diversa, una che non avevo mai visto.
<No D, mi dispiace....per tutto>
EH?
Continua
<Mi dispiace, lo so che sono un bastardo, sono un disastro su tutta la linea, ma pensavo che facendoti apparire brutta e indesiderabile agli occhi degli altri avrei potuto averti solo per me, mi fai provare cose che non ho mai provato prima, e non so come cazzo gestirle, mi sei piaciuta dal primo giorno di scuola, quando comminavi con le tue trecce rosse fuoco e gli occhi chiari che sembravano leggermi dentro>
Scusa ma mi sta facendo una dichiarazione d'amore mezzo nudo nella mia camera da letto??
Mi calmo un poco e cerco di elaborare quello che mi ha detto.
<Tu non stai bene lo sai vero? Secondo te io cosa dovrei fare ora, buttarmi ai tuoi piedi infischiandomene di tutto quello che mi hai fatto passare in questi anni solo perché ti sei scusato?>glielo chiedo perchè davvero non lo so, sono combattuta, ho diversi dubbi su di lui ma voglio capire dove vuole arrivare.
<Dimmi solo che possiamo provarci per favore>
Oddio, me lo sta chiedendo davvero?
<Hai sbagliato indirizzo tesoro>questa storia non mi convince e non ho intenzione di buttarmi tra le sue braccia come una qualunque sciaquetta solo perché lui è un adone che manco Channing Tatum ai tempi d oro<Non lo so Tristan, tu sei sicuro che vuoi me? La stessa che chiami Balenottera da 5 anni, la stessa che reputi disgustosa al punto da non riuscire a stare nella stessa stanza al buio>
<Te lo ripeto, lo so che sono un cazzone ma io ti voglio D, ti voglio così tanto da non riuscire a controllarmi stando da sola con te al buio, ti prego dammi una possibilità di dimostrartelo,a meno che tu non sia interessata ad un altro, dimmi D:E tu mi vuoi ?
Cazzo, stato del mio cervello in questo momento:NON PERVENUTO<Se ti voglio?ti ho voluto anche prima di rendermene conto, anche quando ti odiavo ti volevo>mi esce così di getto.
<Ok, allora possiamo provarci?>mi chiede e mi guarda fisso negli occhi.
<Va bene, possiamo>gli dico e d'istinto gli salto al collo, e lo bacio.
All'inizio è un bacio lento le labbra si sfiorano soltanto poi lui mi lecca le labbra e mi chiede il permesso di entrare.
Io socchiudo la bocca e il bacio cambia immediatamente, diventa famelico, non capisco piu' dove finisco io e dove inizia lui.
Non so per quanto adiamo avanti ma ad una certo punto ci stacchiamo senza fiato.
Sto ancora cercando di ricordare come si fa a respirare e lui mi dice.
<D, non lo dobbiamo dire a nessuno per ora, in pubblico rimaniamo estranei come prima ok?>
La mia voce interiore fa una smorfia di disgusto ma io la mando a quel paese .
<Solo fino al diploma>
<Ok> gli dico perchè non so cosa altro dire, le parole "col cavolo" rimangono li sulla punta della lingua perche non ho la forza di pronunciarle.
Sono persa nel suo incantesimo e non voglio liberarmi.
Sono felice, davvero felice credetemi, ma in fondo, molto in fondo sepolta sotto gli strati di euforia, c'è una sensazione che è simile a quella di avere una spina conficcata da qualche parte.
Se la ignori non te ne accorgi, ma appena la sfiori e la dai un minimo di attenzione scopri che fa maledettamente male.
Per il momento decido di ignorarla anche se ho tanti dubbi su questa storia che deve iniziare in segreto e non so perchè.
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whale
Teen FictionDelphine è una ragazza di 17 anni, all'ultimo anno di liceo, è timida con gli altri a causa del suo aspetto, infatti non è esattamente longilinea come le sue coetanee, e per questo viene presa di mira da tutti i compagni con insulti e prese in giro...