Crepa(il)cuore

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Chi mi conosce lo sa, sono una persona scostante, a volte confusionaria, ma buona. Cerco sempre di agire, parlare, confrontarmi secondo bene, mai per fare del male. Questo, certo, non mi esclude dal non farlo mai. Perché in quanto essere umano, lo sono, imperfetta. E anche io faccio del male.

Negli ultimi anni, ho cercato però di dare sempre una seconda mano, orecchio, a volte anche cuore, senza chiedere nulla in cambio, solo rispetto.
A volte questo rispetto è mancato, ed io ho sorvolato, perché l'online lo frequento da un po. Cerco sempre di essere pulita proprio perché ad essere torbido ci pensa da solo e questo l'ho imparato a mie spese utilizzando questi canali.

La mia voglia di privacy fa la guerra continua con la mia voglia di condividere storie, anime e cuori. La persona che sono non si divide. È un mosaico guidato sempre dallo stesso sentire, sia che io sia l'imperturbabile libera professionista, la ragazza che sorride sempre o l'anima afflitta che scrive.
Bastano occhi attenti a dire chi sono, di quali difetti e (se ci sono) pregi io sia fatta. Come sia il contorno del mio viso, di quanti nei si compongano i miei zigomi, quante volte rida o pianga. Chi è che mi sta accanto e quante persone mi girano intorno, di che colore sono fatte le mie mancanze e qual'e il nome che sussurrano le mie notti.

Uso dire di sentirmi nuda quando pubblico qualcosa di mio, perché quel mio, è mio davvero. Non voglio esser capita, compresa, coccolata, voglio verità e rispetto.
È una precisazione che mi sentivo di dover fare per orecchie e cuori intelligenti, considerando quanto di mio stia investendo in questo - online - che spaventa e uccide alle volte, ma che regala anche pensieri, amici (se così posso definirvi) anime solidali, carezze e coraggio.

Serena