Come lo spiego.
L'apnea della perdita.
Il senso di inadeguatezza verso la morte.
Il freddo che striscia addosso
pizzica la colonna vertebrale e spinge dentro rompendo le ossa.Ho avuto uno, due, tre, trenta, trentuno anni.
Avrei voluto ingrassare di sentimenti,
ed invece ho cominciato a non volermi bene.
Mi sono rifugiata in bicchieri.
In mangiare senza pensare.
Ho lasciato andare i rapporti.
Ho trattenuto lacrime.
Ho sporcato cuscini e magliette.
Perso la strada di casa.
Passato la notte a dormire pesante.
Trascorso le giornate a fissare un muro bianco.Ho messo in riga l'esigenza di tornare, dimenticando per un momento tutto.
Ma tutto è sempre qui, appoggiato alla spalla pronto a parlare.
Consapevole di ciò che è stato ed egoista in ciò che è.I loro, i nomi di cui mi sento macchiata quando sto quassù.
Nel mio posto nel mondo so che c'è l'infinito dentro alla mia pelle, mi scorre nelle vene ed imperterrito si fa strada dentro il mio cuore.
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Crepa(il)cuore
PoesíaPensieri ricuciti di una vita ordinaria. (2023 - in corso) - 17/06/2024 #2 in poesie 24/06/2024 #1 in poesie 04/07/2024 #2 in poesia 02/09/2024 #3 in poesie