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Prologo

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Prologo.

Le lacrime hanno solo una lingua.
Ness.

<<ei bambolina.>> le diceva un ragazzo dall'altro lato della strada. Sembravano ragazzi di strada, ragazzi punk. Ero strani. Ma alla stranezza lei ci si era ormai abituata.
<<guardala.>>le disse un altro ancora.
Un gruppo di ragazzi la guardavano e le dicevano parole orribili, o di corteggiamento. Ma che corteggiamento...
Lei li ignorò più che poteva, ma non era il tipo di assorbire atteggiamenti stupidi da ragazzi imbecilli.
Teneva la mano del suo fratellino e chiacchierava con una sua cara amica.
<<cosa vogliono?>> gli chiese l'amica già preoccupata. Lei fece spallucce. Era brava a fingere.
<<ci ignori?>> urlavano ancora, ancora, e ancora.
Lei si volta di poco, incrociando gli occhi di tutti loro. E si sofferma proprio su uno di loro. <<sei un coglione>> l'amico accanto a lui la guarda, bloccandosi di fumare. E sbotta a ridere. <<ed io?>> le domanda con un sorriso sul volto.
Idiota...
<<sei un coglione come il tuo amico.>> lei si volta e continua a camminare.
Sembrava troppo bello da finire così nel nulla.
Si sente toccare una spalla. Quando si volta si trova un muro di tatuaggi e piercing. E distante da se il resto dei ragazzi, ancora seduti dove erano prima.
Con una sigaretta spenta fra le labbra parla.
<<come mi hai chiamato ragazzina?>> quello che parlò fu proprio quel penultimo "coglione".
Non ebbe timore. Anzi, sollevò lo sguardo fiera, e gli sorride. Si volta verso l'amica e il fratellino. <<voi andate a casa. Adesso vi raggiungo.>> ma l'amica protesta. <<ma...>>
Lei l'anticipa. <<andate.>> alza la mano verso la direzione da prendere.
Essa abbassa la testa, afferra la mano del bambino e vanno via.
Lei si ritrova da sola.
<<cosa vuoi?>> gli domanda lei.
<<sei solo una ragazzina viziata.>> ok...
<<mi ignori?>> lei lo guarda negli occhi, senza dire una parola.
<<continua.>> lo istiga lei.
Aveva degli occhi strani. Un castano scuro, sembrava immerso nel nero. Ombre...
Lui continuava ad elencargli tutte le stranezze che la ritraevano, forse.
<<non giocare con me.>> fu l'unica cosa che aveva ben sentito mentre si era dispersa nei suoi pensieri, e che lei gli ha permesso di dire. Perché per farlo stare zitto c'era solo un modo. Gli prende la sigaretta dalle labbra e la getta per terra, gli afferra la nuca con le mani che si immergono nei suoi capelli neri, si mette in punta di piedi e gli schianta le labbra sulle sue. Lui resta con gli occhi sgranati. "Punto basso...?" Gli sorride sulle labbra, e lui si lasciò andare al bacio di una perfetta sconosciuta. Gli pianta le mani sui fianchi e la stringe al suo corpo. Questa ragazzina ha le palle. Pensò lui, mentre la lingua vorticava con quella di lei, e venne percorsa da brividi qualvolta il piercing della lingua del ragazzo si annodava alla sua, in un bacio freddo.
Gelo. Disperazione. Silenzio. Taci. Taci. Taci.
<<credi di farmi stare zitto con un cazzo di bacio?>> le sussurra sulle labbra. Aveva un odore di veleno. Un veleno nocivo. Le mani di lui le scendono fino al fondoschiena, e con un movimento secco la prende in braccio, le gambe gli si legano nella sua vita. Voleva qualcosa di più lui di un semplice bacio?
E quel bacio non è più un taciturno, é passione.
Quella che lei deve subito radicare prima che si trasformi in vestiti che volano via. E gemiti che si perdono tra le stelle.
Ferma il bacio e si allontana da lui, lui la riposa per terra. E si guardano. Gli occhi tremano.
<<vado.>> sussurra lei, e gli fa l'occhiolino prima che indietreggia.
<<non ti ho ancora perdonata ragazzina.>> si riprende la sigaretta da terra e la infila di nuovo fra le labbra.
<<come ti chiami?>> gli domanda la ragazza prima che se ne va via del tutto. Orami i ragazzi di dietro non contavano più. Non esistevano, più.
C'erano solo due stracci persi nella notte di oscurità.
<<Gio.>> un diminutivo...era ancora paralizzato, per quello che era appena successo. Quella ragazzina l'aveva messo KO. E non solo gli aveva lasciato le labbra umide, ma l' erezione che aveva nei pantaloni non si poteva di certo nascondere. Cazzo...
Lei va per la sua strada, ma per un ultima volta si volta verso di lui, alza la mano a 'mo di saluto. <<ciao Gio>> e scompare via.
Lui si passa una mano sul volto, e scompiglia i suoi capelli neri ribelli. Cosa è appena successo?

Wattpad: Veleno. Tossina botulinica. Di https Ness.

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