Capitolo 26

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Marcus era arrivato nelle vicinanze di Dachaigh nan Dragons a metà mattina

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Marcus era arrivato nelle vicinanze di Dachaigh nan Dragons a metà mattina. Si era diretto immediatamente al cottage in cui viveva, ormai, quasi stabilmente con Cerridwen ed Ember.

Aveva tante cose di cui discutere con la sua compagna a proposito di Aidan, Ember e, ora, anche di quello che era successo a sé stesso. Non sapeva proprio, come Cerridwen avrebbe preso la sua decisione di ritornare a essere, anche se con molte limitazioni, un drago.

Shyla gli aveva anche detto che, visto il successo del rituale per far rinascere in lui il drago, senza rimanere ucciso nel tentativo, forse, avrebbe addirittura potuto riavere qualche abilità di quando era un Highest, grazie ad Aidan.

Era una supposizione che si basava solo sulla teoria della potenza delle abilità del figlio di Tyson. Niente di accertato o dimostrato.

Marcus tornò con il pensiero alla sua compagna. Certe notizie sarebbero state per lei, emotivamente, più di impatto di altre, come il fatto che la madre di Aidan era Lucylla. Dare, poi, tutte queste informazioni ad Adan ed Ember sarebbe stato ancora più delicato. Chissà se sua figlia l'avrebbe mai perdonato per averle nascosto in tutti quegli anni la sua vera identità.

Beh, quel che è fatto non si può disfare, si disse.

Arrivato a casa, non trovò nessuno. Il posto era silenzioso, ma tutto pareva nella norma.

Cerridwen doveva essere andata a 'Treehouses', o da qualcuno che aveva richiesto il suo aiuto, oppure a raccogliere, come faceva di solito, le erbe per le sue pozioni e incantesimi.

La sua compagna non gli aveva mai parlato del suo passato. Durante la sua breve convalescenza, dopo il rituale, Shyla gli aveva raccontato di come si erano conosciute da piccole. Gli aveva detto che erano cresciute insieme come sorelle e che avevano dovuto affrontare, sopportare e superare, già in giovane età, ingiustizie e difficoltà indicibili. Shyla aveva rivelato che di loro tre, Cerridwen era sempre stata la più forte, quella che non si era lasciata abbattere mai e che aveva tenuto duro e cercato sempre una soluzione per tutte loro.

Un carattere coraggioso, forte, deciso e altruista. Nonostante Lucylla fosse stata la più anziana, era stata sempre Cerridwen che aveva provveduto a trovare un modo per sopravvivere.

Il petto di Marcus si era gonfiato di orgoglio per la sua compagna, ma anche di molta mestizia pensando a quanto doveva aver sofferto.

Guardò nella stalla. La mancanza dei cavalli gli fece supporre che Aidan ed Ember fossero in giro per qualche incarico o a cercare indizi sui rapimenti.

Decise allora di dirigersi verso il villaggio.

Lì, avrebbe di sicuro trovato Martin alla fucina. Chissà come se l'era cavata a gestire la bottega tutto da solo.

Cavolo, anche a lui devo delle spiegazioni, pensò dispiaciuto per avere taciuto così tanto, a così tante persone.

Era così certo di trovarlo alla fucina a lavorare che, quando ci arrivò davanti e la trovò chiusa, rimase interdetto.

Di Martin non c'era traccia.

Nessuno lo aveva visto; neanche alla taverna.

Che sia andato a trovare Melany?

Sul viso di Marcus si dipinse un sorriso accondiscendente.

Forse farei bene ad andare a Treehouses, probabilmente troverò lì sia Martin che Cerridwen, si disse sbuffando per aver fatto tanta strada per niente.

Stava tornando sui suoi passi quando improvvisamente percepì una nuova presenza. Una forza tremenda che gli fece tremare il sangue.

Il drago che era tornato in lui ebbe timore e al contempo lo sentì prostrarsi davanti alla potenza e al potere che riconobbe come quelli appartenenti solo ad un grande leader.

Aidan!

Si stava trasformando ed era bellissimo e tremendo allo stesso modo.

Shyla aveva ragione!

Aidan aveva acquisito le qualità del padre, ma anche quelle della madre.

Doveva trovarlo ed aiutarlo.

La trasformazione non sarebbe stata facile. Anzi, sicuramente dolorosa e pericolosa, a quanto gli aveva detto Shyla.

Proprio in quel momento un manipolo di soldati, con Reynold in testa a guidarli, gli si avvicinò.

<<Fabbro, stavo cercando proprio te>> lo apostrofò con arroganza.

L'espressione della faccia del figlio del podestà sembrava quella di un esaltato. Gli occhi erano rossi, sgranati e fuori dalle orbite, con una strana luce febbricitante nello sguardo.

Reynold gli si avvicinò e, da sotto il mantello di velluto rosso, tirò fuori qualcosa avvolto in un panno.

<<Ho da commissionarti un lavoro. E lo voglio il più in fretta possibile. Ti pagherò il doppio della tariffa che prendi di solito per lavori di questo genere>>.

Marcus che non vedeva l'ora di andarsene per trovare Aidan, spazientito gli disse:<<Di cosa hai bisogno esattamente?>>

Reynold sorrise malizioso.

<<Devi farmi una spada con questa>> e così dicendo tolse la stoffa attorno a quella che si rivelò una pietra.

Marcus rimase di stucco.

Come aveva avuto quel viscido uomo 'la pietra del cielo?' Dove l'aveva trovata o forse, ancora meglio, chi gliela aveva data?

Sapeva cosa era? Ma certo che lo sapeva, se no, non gli avrebbe richiesto una spada.

<<Certo>> rispose Marcus calmo, nascondendo le sue emozioni.

<<Allora, la lascio a te. Stai attento a quello che fai>> lo minacciò prima di allontanarsi con i soldati.

Marcus prese con attenzione e riverenza la pietra e la portò subito al sicuro nella bottega.

Certo che ne farò una spada, ma non sarà per te, pensò eccitato.

Quando, finalmente, fu libero di incamminarsi vide, in lontananza, un filo di fumo salire verso il cielo, proveniente dalla zona vicino al cottage.

Qualcosa stava andando a fuoco.

Con il cuore in gola, Marcus cominciò a correre nella speranza di arrivare in tempo, qualsiasi cosa stesse succedendo.


La stirpe dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora