Capitolo 1

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Aidan fu destato dal suo sonno ristoratore dallo scossone del carro in cui si trovava

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Aidan fu destato dal suo sonno ristoratore dallo scossone del carro in cui si trovava. Il conducente, arrivato a un bivio, aveva tirato le briglie del suo cavallo facendolo arrestare di botto.

<<Ehilà, sveglia. Sei arrivato>>.

Il carro era pieno di sacchi di petali profumatissimi, di svariati fiori. In quel periodo della primavera, molti contadini li raccoglievano per venderli così come erano, oppure dopo averne fatto gustose marmellate o preparati di vario genere per la bellezza e la salute.

<<Da qui devi proseguire a piedi. Io sono diretto verso il mercato dei fiori che si tiene in un villaggio più a sud>> si sentì dire, mentre un po' scombussolato cercava di riprendersi, mettendo a fuoco la vista, diradando la nebbia che sempre gli avvolgeva il cervello quando veniva svegliato in malo modo.

Con movimenti lenti, stando attento a non rovinare il contenuto dei sacchi, scese dal mezzo che, fino a poco prima, era stato il suo soffice letto.

Recuperate tutte le sue cose, si girò verso quella persona che si era dimostrata tanto gentile da trasportarlo e disse:<<Grazie mille. A buon rendere>>.

Mentre Aidan si infilava gli stivali che si era tolto per il suo sonnellino, il conducente del carro aggiunse:<<Segui la strada che costeggia il bosco e arriverai al villaggio>>.

Aidan annuì silenziosamente in segno di assenso e come ulteriore segno di ringraziamento.

L'uomo fece un cenno di saluto con la mano e ripartì spronando il suo cavallo senza aggiungere altro.

Dopo essersi dato una sistemata ai vestiti e controllato l'equipaggiamento, Aidan si guardò in giro per orientarsi e incominciò a inoltrarsi nella foresta che lo separava dal villaggio verso cui era diretto. La strada principale risultava troppo lunga, troppo frequentata. In più, nella boscaglia sperava di potersi procacciare del cibo.

Inspirò l'aria riempiendo a fondo i polmoni e lasciando che gli odori del posto pervenissero alle sue narici. Subito realizzò che quel posto era, per certo, il luogo in cui avrebbe trovato quello che stava cercando; se lo sentiva nel sangue. Erano anni che non percepiva una presenza così forte e un odore così marcato.

L'intensa sensazione che provava, provocata da un rimescolio del sangue nelle sue vene, era dovuta al richiamo di uno di quegli esseri maestosi.

Lì, senza ombra di dubbio, vi era un drago.

Avanzò nella direzione in cui quell'aroma dolce, seducente, quasi incantatore, pareva più forte.

Sperava solo di non dover combattere, in quel momento, con uno di loro.

Non era riuscito a recuperare totalmente le sue energie, in quanto non aveva dormito a sufficienza e per giunta era a stomaco vuoto. Il sonno per lui era forse più importante del cibo. Sapeva benissimo che, per rinvigorirsi, necessitava di diverse ore di riposo, ultimamente mancate. Era da quasi un mese che si era messo in viaggio per arrivare in quel posto.

La stirpe dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora