Capitolo 4

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Ember!

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Ember!

Adesso poteva vederle chiaramente il volto. L'incarnato era rosato. In quel momento un po' più del normale. Probabilmente, la trepidazione e la tensione, a causa della situazione di pericolo, avevano fatto scorrere il suo sangue più velocemente.

Il volto di forma ovale aveva incastonato i più begli occhi che lui aveva mai visto ad una umana. Occhi fatti di ambra liquida con pagliuzze verdi. Il naso dritto, della giusta misura per il suo volto, era seguito da labbra di forma sensuale, piene, ma non grosse. Il corpo di Aidan ebbe un fremito che, questa volta, non era di certo dovuto al timore. Qualcosa dentro di lui si era smosso.

Quello che aveva provato appena l'aveva vista, lo aveva colto del tutto alla sprovvista. Non gli era mai capitato di reagire in quel modo con una donna.

Ember era una vera bellezza, selvaggia e allo stesso tempo delicata.

Non era, tuttavia, solo il suo aspetto che lo aveva affascinato. Il suo carattere forte, intrepido e passionale lo avevano colpito nel profondo.

Ember era il nome giusto per quella femmina che stava risvegliando il fuoco in lui. Lei avrebbe potuto essere quella giusta se mai avesse deciso di avere una compagna.

Dopo che Lilit se n'era andata, tra loro era sceso il silenzio. Si erano fermati ad osservarsi, cercando di capire meglio chi avessero di fronte. Era un comportamento derivato dal fatto che erano entrambi cacciatori. Come tali, d'abitudine, si studiava e valutava l'animale, la persona o la situazione con cui si aveva a che fare, per prevenire pericoli e sorprese. La prudenza non era mai troppa! Lasciarsi andare alle emozioni iniziali, per quanto positive potessero essere, poteva risultare avventato.

Strano che non è stata intercettata da questi draghi che vanno rapendo le donne, ragionò lui.

Di sicuro non passava inosservata.

Lei, probabilmente soddisfatta di quello che aveva, per ora, concluso su di lui, gli si avvicinò e gli porse la mano da stringere in segno di ringraziamento.

<<Grazie per l'aiuto>> e gli sorrise.

In quel preciso istante, al tocco della mano di Ember e incantato dal suo sorriso, Aidan capì di essere completamente perso. La sua anima, senza degnarsi di consultare la sua mente, aveva creato un legame intenso con quella femmina. Come se da essa si fosse formato un filo invisibile che si era ancorato saldamente a lei.

Lei e solo lei avrebbe potuto essere la sua compagna. Tutto il suo essere glielo stava silenziosamente urlando.

Adesso capiva quando suo padre adottivo, Dancan, gli aveva spiegato che per i draghi vi era una sola partner possibile.

Avveniva come una specie di imprinting che si marchiava nel sangue, nell'anima, nella mente.

Lui era figlio di un 'Highest', era mezzo umano e mezzo drago e, forse, era l'unico sopravvissuto del suo genere. Suo padre alla morte della sua partner umana aveva scelto l'esilio oltre le montagne chiamate Dragon's Back. La sofferenza della perdita della sua 'amata' gli aveva fatto dimenticare di tutto, perfino di suo figlio.

La stirpe dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora