Capitolo 47

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Per quasi un mese, ogni giorno, tutti insieme, andarono a Loch mòr per lavorare alla costruzione dei nuovi edifici.

La priorità fu data alla terminazione della casa di Shyla e Syrus che era già iniziata, al rinnovo e ampliamento di quella di Aidan ed Ember e, infine, all'abitazione che sarebbe stata di Marcus e Cerridwen.

Martin sarebbe rimasto temporaneamente con loro. Melany, invece, sarebbe andata a stare con le sue amiche, nel nuovo luogo battezzato ancora con il nome di 'Treehouses'.

<<Sei sicura di voler stare lì?>> le chiese Martin, dispiaciuto di doversi separare.

<<Non sarò lontano>> lo rassicurò lei.

<<Fino a quando non sarà costruita la nostra casa. Il posto è bellissimo e il rifugio che aveva costruito Aidan è una casa enorme sugli alberi. Una vera 'Treehouse'>> gli sorrise evidentemente entusiasta.

<<Aidan mi ha spiegato che l'ha eretta pian piano, negli anni. La usava quando aveva bisogno di stare da solo e quando voleva godersi la cascata. Ci sono quasi tutte le comodità>>.

<<Va bene, ma verrò spesso a trovarti>>.

<<Bene. Ma non devi preoccuparti per la mia incolumità. A quanto sembra, Aidan ha fatto un patto con i GigantsWolfs. Se noi li garantiamo del cibo, soprattutto nel periodo invernale, loro, a distanza, veglieranno su di noi>>.

Melany lo abbracciò e, mettendosi sulla punta dei piedi, gli diede un leggero bacio sulla guancia.

Per velocizzare i lavori si erano fatti aiutare da alcuni Natrix reclutati da Syrus e da falegnami e costruttori pagati da Marcus.

Nel mese dell'abbondanza e della fertilità, quando si celebravano cerimonie antiche e si ringraziava la madre terra, i lavori più urgenti furono ultimati.

Il posto scelto da Cerridwen per erigere la sua nuova casa, si trovava più a sud di quella di Aidan, non troppo vicino al lago e neanche troppo lontano.

La dimora, esternamente fatta in pietra, era stata abbellita internamente con rifiniture e mobili in legno. Il tetto era triangolare, con un lungo comignolo, e ricoperto da lastre di ardesia blu a cui erano state date la forma di grosse scagli di drago. Sui due lati spioventi vi era un abbaino con una grande finestra ad arco. L'abitazione era formata da due entrate, una principale a cui si arrivava dopo dei larghi scalini di pietra e, una laterale che portava alla stanza adibita a laboratorio di Cerridwen. Avevano mantenuto di base la forma della casa di Aidan, aggiungendo poi, secondo i gusti personali, dei cambiamenti.

Con il tempo, Marcus avrebbe costruito la sua nuova bottega di forgiatore.

L'abitazione di Syrus e Shyla era stata eretta ancora più a sud, molto vicino alla riva del lago, dove vi era una discesa sabbiosa che portava ad esso.

Persone e cose erano state, infine, traslocate con facilità.

Rimaneva, in ultimo, solo un piccolo problemino.

<<Come li trasportiamo? Non abbiamo il tempo di fare un viaggio di settimane per portali qui>> rifletté Ember, ad alta voce, un po' preoccupata.

<<Dobbiamo farlo oggi. Non li possiamo lasciare lì, da soli, senza nessuno che badi a loro>> dichiarò Martin.

<<Non abbiamo molta scelta. Voleranno>> affermò Aidan.

<<Mi inventerò qualcosa. Li trasporterò io, così posso monitorarli con il pensiero e tenerli calmi>> aggiunse, notando l'espressione allibita e incerta della sua compagna e del suo amico.

La stirpe dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora