Capitolo 36

28 10 4
                                    

Stavano arrivando a casa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Stavano arrivando a casa.

Da quella altezza, Ember poteva vedere il tetto della sua abitazione e della stalla.

Quattro piccole figure erano in piedi, nello spazio di prato fiancheggiante la proprietà, che guardavano verso l'alto.

Cerridwen, Marcus, Martin e Melany li stavano aspettando e sembravano stare bene. Un groppo alla gola le si formò per la commozione.

<<Sei stato tu? Li hai informati tu?>> chiese ad Aidan che era impegnato a scendere cercando di evitare le punte degli alberi nel tentativo di arrivare allo spiazzo libero di erba.

<<Ho contattato mentalmente Marcus...>>

Il tono e l'umore di Aidan cambiarono repentinamente.

<<Ember tieniti forte!>> le disse con una certa urgenza.

<<Cosa succede?>> domandò allarmata.

Aidan fece una grossa virata passando sopra le teste dei familiari di lei e riprese immediatamente quota.

<<Perché stai tornando indietro?>> insistette lei ancora più preoccupata.

<<Sento la presenza di due draghi. Si stanno avvicinando>>.

Ember si guardò attorno freneticamente.

Aidan iniziò a girare in tondo in ampi cerchi provando a intercettare visivamente le due creature.

Provò a contattarli mentalmente per capire le loro intenzioni.

Quello che vi lesse non prevedeva una civile chiacchierata e non c'era tempo per le spiegazioni.

<<Maledizione!>> lo sentì imprecare Ember.

Due punti scuri apparvero in lontananza.

Si stavano avvicinando velocemente, aumentando man mano di dimensione e prendendo sempre più la forma di draghi.

Puntavano, senza alcun dubbio, verso di loro. La situazione era critica.

<<Cosa facciamo?>>

<<Non possiamo scendere, non ne abbiamo il tempo, ci sarebbero addosso prima di arrivare a terra e metteremmo in pericolo la tua famiglia>> ragionò lui.

<<Allora cosa pensi di fare?>>

<<L'unica cosa per noi, ora, possibile. Difenderci e combattere>> le rispose con franchezza.

<<Non abbiamo neanche un'arma>> obbiettò lei.

<<Ci sono io, speriamo che basti>>.

<<Ember legati molto bene. Serra le cinghie di cuoio ai piedi e alla vita. Non voglio che tu cada mentre cerco di salvarti la vita. Prendi la cinghia in più dallo zaino e passala attorno al mio collo e poi legati i polsi. Fai in fretta>>.

La stirpe dei DraghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora