"Voi andrete direttamente a casa. Ci sono i vostri genitori."Qualcuno di voi sa che rumore fa il cielo quando crolla? O che rumore fa la terra, durante un terremoto?Io, in quel momento, non riuscivo a paragonare il mio stato d'animo a nient'altro. Avevo sentito il mio cuore rompersi in mille pezzi, insieme alla speranza e a tutte le illusioni.Sconvolta.Avevo visto mia madre, con quell'espressione arrabbiata stampata in volto, dietro quella seria della direttrice."Una ragazza, per fortuna, mi ha avvertita delle vostre intenzioni e ho subito provveduto ad avvisare i vostri parenti. Una cosa del genere non si è mai vista, ragazzi e di certo non si vedrà ora." Disse la direttrice a me e a Zayn nel suo ufficio."Non può essere." Sussurrai. Sentii lo sguardo di Zayn su di me e mi affrettai a ricambiarlo.Impaurita.Cosa sarebbe successo ora? Avevo visto mia madre per due secondi, prima che la direttrice ci chiamasse per parlarci in privato, ma la sua espressione era chiarissima. Era arrabbiata, molto e non ci sarebbe passata sopra."Zayn.." Lo chiamai, mentre le lacrime mi annebbiavano la vista. In un secondo le sue braccia mi avvolsero in un abbraccio rassicurante."Ragazzi.." Ci richiamò la direttrice."La prego, non mi lasci andare con.. lei." La implorai, alludendo a mia madre.Non volevo, non dopo tutti i progetti che avevo fatto con Zayn."Non posso." Rispose lei semplicemente.Persa."Non posso farcela." Sussurrai con la faccia affondata nel petto del mio ragazzo, più a me stessa che a lui. La sua stretta si fece più forte."Non ti lascio andare piccola." Disse lui, stampandomi un bacio sui capelli."Posso.. Parlare con mia madre?" Continuò, chiedendo alla direttrice."Ora li faccio entrare." Rispose lei annuendo."No, solo mia madre. La prego." Insistette Zayn. Lei mi guardò, preoccupata, poi annuì leggermente."Va bene. Mi dispiace." Disse, prima di uscire fuori. Dopo qualche secondo, dalla porta, entrò una signora, mora, abbastanza alta."Zayn!" Esclamò subito."Mamma.." Disse lui, non accennando ad alleviare la presa sui miei fianchi."Si può sapere che diavolo succede? Che ti passa per la testa, eh?" Chiese lei, a metà tra lo spaventato e l'arrabbiato."Perchè?" Domandò lui non capendo."Volevi scappare!" Spiegò lei in risposta alzando le braccia al cielo e poi facendole ricadere lungo i fianchi."In realtà.." Mi intromisi, separandomi dalla stretta del moro."Ero io che volevo.. scappare. Zayn sarebbe tornato a casa, da lei." Continuai, abbassando lo sguardo."Mi dispiace." Ammisi."Scusa, tu sei..?" Chiese con un tono che non riuscii a decifrare."Ellie. Noi.. Ecco.. Stiamo insieme." Disse Zayn prendendomi la mano e stringendola."Oh.." Disse solo sua madre."Bhe, io sono Trisha. Mi dispiace conoscerti in questa situazione, ma mi sembra inevitabile.." Annuii, incapace di dire altro."Ti.. Ti dispiace lasciarmi un secondo sola con mio figlio?" Mi chiese. Strinsi la mano di Zayn, impaurita, gli occhi sbarrati."Io.. N.. No." Riuscii a dire, senza avere il coraggio di lasciare la presa."Ellie non.." Provò Zayn."No, va bene." Lo interruppi. E con grande sforzo, riuscii ad uscire dalla stanza, senza scoppiare a piangere.Mi richiusi la porta alle spalle e, terrorizzata, alzai lo sguardo sulla figura davanti a me. Tirai un sospiro di sollievo quando mi accorsi che non era mia madre, ma la direttrice."Tutto ok?" Chiese."No." Risposi."Tua madre ti aspetta in macchina. Mi dispiace tesoro." Disse, improvvisamente dolce. Annuii."Posso.. Mi può salutare i ragazzi?""Certo, appena tornano sarà la prima cosa che farò.""Grazie.""Il parcheggio è di la." Disse indicando un punto alle mie spalle."Si, lo so. Volevo salutare Zayn.. Cioè, io..""Va bene, ma non metterci troppo." Disse, prima di sorridermi lievemente."E' stato un piacere averti qui, nonostante tutto." Concluse, poi mi sorpassò e si allontanò.Distrutta."Visto che alla fine avevo ragione io?" Chiese una voce dietro di me. Mi voltai di scatto, sorpresa di vedere la chioma bionda di Kaitilyn."Che ci fai tu qui?" Lei rise."Non potevo perdermi uno spettacolo così bello, non c'è niente di più soddisfacente della tua sconfitta." Disse.E, chissà perché, in quella frase erano uniti tutti i punti della situazione. Spalancai la bocca incredula."Sei stata tu!?" Dissi, più in un esclamazione che in una domanda."Avevi dubbi, Corwell? Ti avevo detto di non sfidarmi." Scossi la testa, guardandola senza parole."Ed ora?" Chiesi. Lei mi guardò confusa."No dico, ora che hai intenzione di fare?""Mi godo il momento, l'ho già detto." Sorrise vittoriosa."Spero tu ti senta realizzata.""Non immagini quanto.""Sai cosa, Kaitilyn? Le persone come te mi fanno davvero schifo." Dissi."Pur di attirare l'attenzione di tutti siete disposti a distruggere la vita degli altri e si, lo ammetto, hai vinto tu." Alzai le mani, in segno di resa."Hai vinto, mi hai tolto anche l'ultima speranza di poter stare bene, ma sappi una cosa: Con Zayn hai meno di zero possibilità, soprattutto dopo questa che ci hai fatto. Se il tuo scopo era lui, allora non sono l'unica ad aver perso." Conclusi."Senza te tra le scatole, sarà facile conquistare Zayn, non mi preoccupo di questo. Per ora mi basta vederti in questo stato. Sei patetica." Disse ridendo. Annuii, stanca di combattere sempre per qualunque cosa."Come vuoi tu." Sussurrai."Addio, allora." Dissi, prima di voltarmi e raggiungere il muretto di fronte alla porta dell'ufficio. Guardai un ultima volta in direzione di Kaitilyn, che mi sorrise soddisfatta, di nuovo, prima di andarsene via. Mi sedetti sul muretto e mi portai le ginocchia al petto, affondandoci la faccia dentro. Poi, senza riuscire a trattenermi oltre, scoppiai a piangere.Se avessi potuto, insieme alle lacrime avrei fatto andare via anche il dolore.Quel dolore che mi stava attanagliando lo stomaco, che non mi lasciava respirare, che mi ricordava costantemente cosa sarebbe successo ora.Tutto sarebbe tornato normale, come se questi tre mesi non fossero mai esistiti, ed io non volevo.Non potevo, non ce la facevo a lasciar andare Zayn, non ce la facevo a lasciar andare me stessa.A ricominciare a combattere ogni giorno per avere un secondo di pace.Non ce la facevo a ricominciare a sopravvivere.Zayn's PovMia madre era ferma, immobile di fronte a me, con un espressione indecifrabile stampata in volto."Si può sapere coshai Zayn?" Mi chiese dopo un po', rilassandosi."Niente mamma, non c'è bisogno di preoccuparsi così tanto!" Sbottai."Perché volevate andarvene?""Saremmo venuti da te, volevo presentartela.""E allora perché non mi avete avvisato?""Volevo farti una sorpresa.""E sua madre? Ci avete pensato?""E' da lei che volevamo scappare." Dissi, stringendo i pugni quando realizzai che Ellie sarebbe tornata a casa sua e non a Bradford con me."Perché? Zayn se non mi spieghi, come pretendi che capisca?" Chiese esasperata. Presi un profondo respiro, prima di annuire e riassumerle ciò che Ellie mi aveva raccontato della sua famiglia."La odia, capisci?" Chiesi infine. Lei scosse la testa."Sono sicura che non è così. Andiamo, nessuna madre potrebbe odiare suo figlio..""Bhe, lei lo fa. Ellie sta male mamma, non so se lo hai notato, ma è così. Credevo che portarla con me l'avrebbe resa felice.." Spiegai. Mia madre sospirò, sorridendo leggermente."Ti sei innamorato Zayn?" Chiese, decisamente più rilassata. La guardai."Non mi hai mai presentato nessuna delle tue ragazze e non ne hai mai parlato così." Continuò."Cosa ti ha fatto questa ragazza?" Chiese di nuovo dolcemente, avvicinandosi."Non lo so, ma non riesco più ad immaginare la mia vita senza di lei.""Dopo solo tre mesi?" Annuii."La amo davvero." Ammisi, forse arrossendo perché il sorriso di mia madre si fece un po' più grande. Poi mi abbracciò."Mi sei mancato piccolo mio." Disse."Anche tu mamma." Le risposi, prima di darle un bacio sulla guancia."Vieni, provo a parlare con la madre di Ellie per vedere cosa posso fare." Disse accompagnando la frase con un cenno del capo, prima di premere sulla maniglia."Davvero?" Chiesi."Si." E con quelle due lettere mi ritornò il sorriso."Grazie mamma, sul serio.""Figurati tesoro." Fece un gesto della mano come a dire di lasciar perdere, poi aprì la porta.L'immagine che mi si presentò davanti fu qualcosa che mi strinse lo stomaco in una stretta forte."Ellie?" Domandai in conferma. Quando la ragazza di fronte a noi alzò la testa passandosi una mano in fretta sulle guancie, capii di non aver visto male. In un secondo, fui al suo fianco, la sua testa sul mio petto e le mie braccia attorno il suo bacino."Shh, va tutto bene." Sussurrai sui suoi capelli, lasciandole un bacio. Si aggrappò alla mia maglia come se fossi l'ultima cosa che la tenesse in vita e mi sentii terribilmente male per lei."Ellie, dov'è tua madre?" Lei trattenne un singhiozzo dettato dalle lacrime, alzando lo sguardo sulla donna di fronte a lei."Nel.. Nel parcheggio. Mi sta aspettando. Io.. Devo andare.." Balbettò, prima di provare ad alzarsi. Ma il mio braccio fu più veloce e la trattenne accanto a me."Aspetta." Le sussurrai. Mia madre annuì, prima di incamminarsi verso l'uscita."Dove va?" Chiese Ellie in un sussurro."A parlare con ..""Perché?" Mi interruppe, capendo la fine della frase."Per provare a convincerla a lasciarti venire con me." Lei alzò la testa, fissando i suoi occhi nei miei."Non accetterà mai.""Mia madre ci sa fare con le parole. Andrà tutto bene amore, te lo giuro." La rassicurai, baciandole la fronte ed accarezzandole la schiena."Ho paura Zayn." Ammise."Andrà tutto bene, piccola." E in quel momento ci speravo con tutto me stesso.L'unica cosa che volevo era che lei fosse felice e il solo vederla piangere mi uccideva dentro."Ti amo." Le dissi unendo le nostre labbra."Anch'io Zayn. Ti amo anch'io." Disse, prima di baciarmi di nuovo come se fosse l'ultima volta.
*angolo*
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You are my reason to be..
FanfictionUna famiglia sfasciata, l'amore appena sbocciato, poi una promessa infranta, due cuori rotti, la lontananza... Ellie sembra forte. Ne ha passate talmente tante che ormai il dolore fa parte di lei, ci è abituata. eppure non lo è. A volte basta una pi...