Camminavo per le strade di Londra, senza una meta precisa. Le lacrime mi rigavano il volto, senza volerne sapere di fermarsi.Da quanto andava avanti così?No, non erano due settimane, ne un mese, ne due mesi.Erano passati dieci mesi, dieci mesi da incubo, dieci mesi senza sentire la sua voce, senza vederlo, senza parlarci, senza di lui.Dopo aver provato a contattarlo in ogni modo possibile senza mai ricevere risposta, mi ero rassegnata.Non ci credevo più, Zayn non sarebbe venuto a prendermi ne niente. Si era completamente dimenticato di me e no, stavolta non ci sarebbe stato un lieto fine.Aveva infranto entrambe le promesse che mi aveva fatto.Non eravamo andati a vivere insieme e non era andato tutto bene come aveva promesso.Mi odiavo, perché mi ero fidata di lui. E mi odiavo perché non riuscivo ad odiarlo.Volevo convincermi che tutto ciò che avevo provato e provavo ancora per lui non fosse amore. Semplicemente volevo pensare che il mio fosse solo un disperato bisogno di attenzioni e che lui me le avesse date. E allora mi odiavo, perché non ci riuscivo.Lo amavo e delle attenzioni non me ne fregava un accidente.Lo rivolevo, lo rivolevo indietro, volevo risentire la sua voce, volevo poterlo abbracciare e sentirmi finalmente a casa.E come se non bastasse, anche le cose con Reb non andavano molto bene.Nel senso che la nostra AMICIZIA era cresciuta a dismisura, le volevo un bene dell'anima, ma forse era proprio questo il problema.Volerle bene mi stava facendo male, perché lei per prima si stava facendo male.In quei dieci mesi la vedevo mangiare sempre di meno, un paio di volte era anche svenuta e non avevo idea di cosa le prendesse.Quando la situazione si era fatta ingestibile, io e Liam l'avevamo obbligata a rivolgersi ad un medico ed ora, mentre io giravo per Londra cercando di schiarirmi le idee, lei era stesa su quel lettino cercando di sopravvivere.Mi asciugai le lacrime, singhiozzando. Volevo tornare indietro, volevo disperatamente sentirmi bene di nuovo.Volevo che Reb stesse bene, che Liam non si sentisse così inutile di fronte ciò che stava accadendo alla sua ragazza, volevo che io non mi sentissi così inutile.Volevo aiutare entrambi, volevo aiutare me stessa, ma era vero che la bacchetta magica esisteva solo nelle favole.E tutte le mie illusioni, tutti i miei sogni, tutte le mi fantasie, erano tutte frutto di una stupida mente che aveva bisogno di evadere.Niente principi o principesse, niente felicità, niente 'vissero per sempre felici e contenti'.Solo ciò che mi rimaneva e che lentamente stavo comunque perdendo.Inoltre, a tutto ciò si aggiungeva mia madre, che ultimamente stava davvero molto peggio.La notte urlava, piangeva più che mai, poi il giorno si sfogava su di me o sull'alcool. Quel giorno ero uscita di casa proprio per questo.Avevo ancora il segno che le sue mani avevano lasciato sul mio corpo, naturalmente dopo aver litigato.A volte mi chiedevo come sarebbe stato se fossi riuscita a partire con Zayn. Se Kaitilyn non si fosse intromessa e se tutto fosse andato come previsto.Magari non mi sarei sentita così ora. Magari il cielo sopra di me sarebbe stato ancora intatto e non mi sarebbe crollato addosso.Immersa nei ricordi, nella nostalgia, non mi accorsi di aver urtato qualcuno."Scusi, mi dispiace." Dissi, alzando lo sguardo, incrociando due occhioni azzurri che, anche se avevo visto poche volte, avrei riconosciuto ovunque."Niall?!" Quasi urlai, spalancando gli occhi."Ellie? Mio Dio, quanto tempo!" In un secondo le sue braccia mi avvolsero."Come stai?" Chiese."Bene, tu?""Bene. Sono qui con Allyson, è dentro il bar, sono sicuro che sarà felice di vederti!" Esclamò sorridente."Oh, davvero?""Si, eccola!""Oh mio Dio, Ellie? Sei tu?" Chiese infatti una chioma mora, avvicinandosi."Ally!" La salutai, abbracciandola."Che ci fate qui a Londra?""Siamo rimasti in contatto con Harry e Lottie e abbiamo deciso di venire qui tutti insieme, in vacanza..""Ci sono anche loro?" Chiesi entusiasta all'idea di rivederli."Si, stavamo per raggiungerli, vieni con noi?""Certo!" Durante il tragitto mi sommersero di domande, dalle più banali alle più significative e alla fine, naturalmente, mi chiesero anche di Zayn."Credo.. Si, insomma, credo sia finita.." Sussurrai, sentendo il fiato mancarmi."Ma come?!" Chiese Allyson, forse incredula, una volta arrivati all'entrata di un HOTEL."Si, bhe, non lo sento da molto e non.. non risponde alle chiamate ne ai messaggi..""Ellie?" Una quarta voce si intromise nel discorso, facendomi subito alzare lo sguardo."Lottie!" Abbracciai prima lei, poi il riccio al suo fianco e fu come se il tempo non fosse mai passato."Ciao Harry!""Ehi! Come va?""Tutto bene, voi? Novità?""Bhe, forse una si.." Rispose Lottie, arrossendo."Quale?""Ci siamo messi insieme.." Spalancai gli occhi, ritrovandomi a sorridere."Ohw, sono felice per voi!" Esclamai, accorgendomi solo dopo di una figura dietro di loro."Piacere, Louis." Disse il ragazzo."Ellie. Sei il fratello di Lottie, giusto?" Chiesi stringendo la sua mano e ricordandomi di quando la bionda me ne aveva parlato. Lui infatti annuì, sorridendo allegramente."Mi hanno parlato di te qualche volta e, se sei come ti hanno descritto, credo che potremmo andare molto d'accordo." Sentenziò."Sarebbe un piacere." Ridacchiai."Noi stasera andiamo a mangiare una pizza, vieni anche tu Els?" Chiese Niall."Si, credo che vada bene.." Sorrisi."Bene! E' da troppo tempo che non ci vediamo!" Esclamò Lottie.Intavolarono qualche conversazione tra loro, nella quale non provai proprio ad inserirmi, visto che il mio cuore si era fermato all'istante.L'avevo sentita, era la sua risata, ne ero sicura.Spalancai gli occhi, sentendo il cuore battere forte e un'improvvisa sensazione di pace.Un sorriso enorme mi si stampò in faccia, era lui, sicuro, la sua risata era inimitabile. E l'unica spiegazione che il mio cuore voleva dare al fatto che si trovasse lì era quella in cui avevo creduto in quei dieci mesi.Era tornato, era tornato per me, per mantenere la sua promessa, per portarmi via e farmi stare bene come solo lui riusciva a fare. Mi voltai lentamente, desiderosa di incrociare i suoi occhi e quando lo vidi mi sentii completa.Le sue labbra, le sue guancie, i suoi capelli, le braccia, le mani, il suo corpo, i suoi occhi.. Non era cambiato per niente, era sempre il mio Zayn, spensierato e.. felice.Sorrisi pronta a riabbracciarlo, quando i miei occhi volarono alla figura al suo fianco.Una ragazza, bionda, occhi azzurri, semplicemente stupenda, che rideva con lui.Vidi Zayn dirle qualcosa, prima di piegarsi e baciarla.Il sorriso sparì di colpo dal mio viso, mentre sentivo il mio cuore frantumarsi in mille pezzi.Ero distrutta, quando li vidi mi sentii morire, come se fossi appena caduta nel vuoto più totale.Mi aveva lasciata definitivamente, senza neanche salutarmi, si era messo con un'altra e vederli insieme era ciò che più mi uccideva in quel momento.Persino le follie di mia madre, il suo odio nei miei confronti e la sua mente malata mi sembravano niente rispetto a questo.Vedere le loro labbra unite, il sorriso che le aveva rivolto poco prima, i loro corpi abbracciati..No, non potevo crederci, forse era solo un incubo, sarebbe bastato svegliarmi e dimenticare ogni cosa.Ma quando la mano di Allyson si posò sul mio braccio chiedendomi qualcosa, capii che quella era la realtà, che Zayn mi aveva dimenticata, che era andato avanti senza di me e che si, stavo davvero morendo in quel momento.Mi riscossi, cercando di non far trasparire alcuna emozione."Cosa?" Chiesi alla ragazza al mio fianco. Lei ripeté la domanda, ma i suoni mi arrivavano ovattati ed il mio cervello non voleva saperne di concentrarsi.L'immagine di poco prima si ripeteva nella mia mente come un disco rotto, non lasciandomi neppure il tempo di respirare.Era soffocante, mi sentivo male, male dentro, perché, finalmente lo avevo capito, l'amore era questo che faceva.Ti portava in cima, alla felicità, ti faceva toccare il cielo con un dito e poi senza avvisarti ti toglieva tutto. Energia, gioia, respiro, persino la tristezza.Ti prosciugava completamente ed io in quel momento ero completamente morta.Sentivo un peso sul petto, un angoscia straziante che mi divorava, mentre la mano di Zayn era ancora intrecciata a quella della ragazza.Un improvvisa voglia di rompere tutto, di urlare e di piangere fino allo sfinimento si impossessò di me, ma io ero già sfinita.Non avevo più nemmeno la forza di parlare."Ellie?" Riprovò Allyson, riscuotendomi ancora una volta."Scusate, devo andare." Sussurrai, con la voce impastata. Poi, senza assicurarmi che avessero capito, corsi via. Corsi più veloce che potevo, corsi fino ad arrivare in un posto che non avevo mai visto e solo allora mi lasciai andare.Urlai, mentre le lacrime si facevano strada sulle mie guancie per l'ennesima volta. Le ginocchia cedettero e mi ritrovai a terra in meno di un secondo."Basta. Basta ti prego." Sussurrai al vuoto, senza fiato.Forse era una reazione esagerata, forse avrei dovuto saper gestire meglio tutto, ma ero davvero stanca.Ero stanca di dover combattere, di dover sempre cercare un lato positivo anche in cose che non lo avevano.Ero stanca di dover tirare avanti, di sopravvivere.Ero stanca, perché non avevo niente in cui credere. Niente più che mi spingesse ad andare avanti, a provare e riprovare.Niente che mi desse conforto, che mi dicesse che sarebbe passata, che era solo un periodo e che presto sarei stata meglio.Non avevo più niente in cui sperare e allora che senso aveva tenersi tutto dentro?Singhiozzai, quando vidi qualcuno abbassarsi alla mia altezza."Ti senti bene?" Era un uomo, sulla trentina d'anni e il suo abbigliamento non era ciò che avrei esattamente attribuito ad un una persona per bene."A te cosa ti sembra?" Lui sorrise, divertito."No, non stai bene." Mi passai una mano sulla guancia, cacciando via le lacrime."Perspicace." Sussurrai."Anche a me succede ogni tanto." Disse."Cosa?""Sentirmi come te. Sei distrutta vero? Vorresti solo poter ricominciare tutto daccapo, ma non puoi, quindi stai male. Giusto?" Lo guardai, sentendo il petto bruciare dal dolore. Annuii lentamente."Come lo sai?" Chiesi in un soffio."Te l'ho detto. Succede anche a me." Sorrise."Hai soldi con te?" Chiese alzandosi. Gli lanciai un occhiata diffidente."Voglio aiutarti, giuro che non faccio niente di male." Alzò le mani. Di nuovo, l'immagine di Zayn e di quella ragazza mi tornò in mente, seguita da quella di mia madre, poi di Reb in ospedale. Urlando di nuovo mi alzai."Si, e allora?" Chiesi decidendo di fidarmi. Tanto, peggio di così non poteva andare."Quanto hai?""Abbastanza.""Vieni con me, io di solito mi sfogo così." Mi diede le spalle, ma lo sentii ridacchiare comunque. Cominciò a camminare e non esitai a seguirlo.Se quell'uomo aveva qualcosa che poteva farmi stare meglio, allora tanto valeva lasciarsi andare completamente, no?
*angolo*
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You are my reason to be..
FanfictionUna famiglia sfasciata, l'amore appena sbocciato, poi una promessa infranta, due cuori rotti, la lontananza... Ellie sembra forte. Ne ha passate talmente tante che ormai il dolore fa parte di lei, ci è abituata. eppure non lo è. A volte basta una pi...