*Dusan pov*
Sto pensando da ieri sera a chi possa aver spedito le rose a Denise, dopo le ho chiesto anche se ci fosse un biglietto vicino alle rose e la risposta è stata affermativa.
Non capisco e non riesco a capire chi possa essere stato.
Non voglio però preoccuparmi per niente, se lei me lo ha detto con tale tranquillità vuol dire che non nasconde niente.Oggi niente giorno di riposo, dobbiamo allenarci.
Vado tranquillamente all'allenamento.
Io e Denise abbiamo deciso di non dire nulla a Paulo e di farglielo sapere direttamente quando verrà a Torino ovvero tra meno di due settimane.Appena arrivo alla continassa inizio gli allenamenti sotto gli occhi del mister, dopo il classico allenamento facciamo anche una partitella.
Appena finito l'allenamento andiamo tutti a farci una doccia ed adesso posso finalmente salutare Denise.
*Denise pov*
Dusan: Buongiorno -mi si avvicina e mi bacia i capelli-
Denise: buongiorno, tutto bene?
Dusan: non potrebbe andare meglio.Mi guarda con i suoi occhi marroni che mi mozzano il fiato.
Dusan: io e i ragazzi vogliamo andare a pranzo fuori, vuoi venire con noi?
Denise: ci sto.Così saliamo entrambi in macchina, visto che sono arrivata con il tram, ed andiamo in questo bel ristorantino quasi in campagna.
Appena arrivo lì vedo un mio caro amico, Julio, era da veramente tantissimi anni che non lo vedevo.Denise: ¡Hola Julio! (ciao Julio)
Julio: Hola Denise, cuanto tiempo ha pasado (ciao Denise, quanto tempo è passato)
Denise: ¿todo bien? (tutto bene?)
Julio: Sì gracias,¿ y tu? (Sì grazie, e tu?)
Denise: todo esta bien (va tutto bene), ahora yo voy (ora vado)
Julio: Hasta que nos encontremos de nuevo (arrivederci).Dusan: chi era?
Denise: un mio vecchio compagno di classe
Dusan: comunque sei ancora più bella quando parli spagnolo -dice sussurrando al mio orecchio-
Denise: è lo spagnolo che è magnifico, in italiano tanti suoni duri
Dusan: dovresti vedere in serbo
Denise: me lo devi insegnare
Dusan: va bene.Ci andiamo a sedere al tavolo ed ordiniamo.
Il pranzo passa un po' tra le chiacchere.Dusan: quando finiamo chi vuole venire da me?
Tutti alzano la mano come se fossimo a scuola, tranne io.Denise: io non mi posso rifiutare perché sto a piedi e di qua non passa la metro.
Appena finito di mangiare andiamo tutti a casa di Dusan, che solo nel salone ci entrerebbero 50 persone senza problemi.
Sono veramente immense queste case.I ragazzi iniziano a giocare alla play e a mettere le canzoni con i loro gusti musicali molto discutibili.
Loro sono più per trap italiano, io più per pop americano.
Faccio anche io qualche partita a fifa con loro e ne vinco anche alcune.Sì fa l'ora di cena ed io esco un attimo dalla casa dicendo a tutti che sarei tornata subito.
Sono andata ad un supermercato qua vicino a prendere se petto di pollo e dell'insalata.
Appena torno a casa è Dusan ad aprirmi la porta e mi vede con le buste in mano.
Denise: Dusan mi servono le pentole per cucinare.
Dusan si prende le buste in mano e mi accompagna in cucina, prende la piastra come gli avevo chiesto e si siede su uno sgabello dell'isola.
Chiude le porte trasparenti opache che non rendono più la cucina open space.Dusan: cosa prevede il menù?
Denise: una cosa che va bene per tutti petto di pollo ed insalata
Dusan: sei veramente specialeAmmetto che ho arrossito.
Mi avvicino a Dusan che mi inizia a dare qualche bacio, che in pochissimo tempo viene approfondito.
All'improvviso questo momento viene interrotto dal frigo di cui inizia a suonare la spia perché l'abbiamo lasciato aperto tutto il tempo.Dusan: sono dei segnali che ci invia tuo fratello
Denise: probabile.
Scoppiamo a ridere.Chiesa: raga non per disturbare ma che state facendo là dentro?
Apro le porte della cucina ed annuncio a tutti che devo cucinare.
Danilo: ma ci dobbiamo fidare?
Denise: se non ti fidi cambio le quantità e le faccio per uno in meno
Danilo: non essere così permalosa
Denise: io permalosa ma quando mai.Tutti mi guardano, ma sono veramente permalosa?
Mi giro e vedo Dusan ridere.
Denise: che ti ridi? - dico anche io quasi ridendo, ha una risata contagiosa-
Dusan: no niente niente non ti preoccupare.Torno dietro al bancone ed inizio a cucinare, staccando anche la loro musica e mettendo la mia playlist di Micheal Jackson.
Denise: non dite nulla ho ascoltato per 3 ore la vostra playlist, ho bisogno di una flebo di musica.
Continuo la mia cucinata sotto gli occhi attenti di Dusan che è rimasto seduto sullo stesso sgabello ed in questo momento mi sta guardando cantare Billie Jean.
Dusan: sei così bella quando sorridi
Denise: la smetti di farmi arrossire
Dusan: ma è la verità
Denise: assaggia e dimmi com'è.Gli allungo la forchetta.
Dusan: tutto buonissimo
Denise: allora fammi un favore, metti la tavola mentre io impiatto.Ceniamo tranquillamente e dopo Dusan nonostante questa sia casa sua mi offre di accompagnarmi a casa.
*Dusan pov*
Appena arriviamo davanti casa di Denise troviamo un mazzo di rose blu come l'altra volta davanti all'uscio.
Lei pensa un'altra volta che sia stato io, adesso devo per forza capire chi sia stato.Denise: a domani Dusan
Dusan: ei dove vai.Le afferro il viso la bacio e lei ricambia.
Dusan: ora puoi andare
Denise: buonanotte.ciao scusate per il ritardo, ma in questo periodo la scuola mi sta mangiando.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo.

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D²
ChickLit"quando ti ho vista ho pensato cazzo quanto è bella questa ragazza, ma non voglio lasciarmi spezzare di nuovo il cuore" "non avevi una bella considerazione di me a livello sentimentale" "sono felice di essermi sbagliato" - dice lui avvicinandosi al...