*Denise pov*
Purtroppo Dusan ha segnato all'inizio 5 gol ad inizio campionato, poi si è fermato per pubalgia è tornato ed ha fatto doppietta contro la Salernitana e poi da lì si è fermato.
Dusan: la smetti di raccontarmi cazzate - urla, da quando è iniziato questo periodo quasi nessuno crede più in lui e nemmeno lui stesso-
Denise: e tu la smetti di rispondermi così?
Dusan: e tu smettila di raccontare cazzate
Denise: per me non sono cazzate io ci credo che tu segnerai, non ti devi scoraggiare
Dusan: non mi dovrei scoraggiare? difficile visto che ogni notifica che mi arriva sul telefono siano insulti
Denise: ed è là che la gente sbaglia
Dusan: fanno bene - dice nel mentre si alza e si avvicina alla porta -
Denise: dove vai?
Dusan: vado a fare una passeggiata, torno tra poco
Denise: ma sono le 2 di notte
Dusan: ti prego ne ho bisogno.Non rispondo, lui apre la porta ed esce.
Dusan in questo periodo non lo capisco.
Chiamo Federico Gatti sperando di non svegliarlo perché ho bisogno di parlare e sfogarmi con qualcuno.Gatti: pronto che succede - risponde tutto assonnato -
Denise: è diventato intrattabile
Gatti: chi Dusan? lo è sempre stato, però per questo è amico mio
Denise: sono seria, adesso il signorino è sceso a fare una passeggiata perché "ne ha bisogno", non posso più essere io a credere per tutti e due.
Gatti: hai ragione, però guardalo non sorride da troppo Denise
Denise: ed io vorrei aiutarlo, ma lui non si fa' aiutare
Gatti: l'unica cosa che ti posso dire è che il tempo sistemerà tutto
Denise: va bene, grazie lo stesso.Stacco senza dargli il tempo di rispondere, vado in camera da letto e mi ritrovo una lettera sul letto:
"Cara Denise, anzi cara Desi
ti voglio chiedere scusa per tutto questo periodo, che è solo colpa mia, in certi momenti vorrei prendere, partire e abbandonare tutto, ma sono un professionista e non posso farlo.
Scusa per tutte le volte che urli e per tutte le volte che io non ti ascolto.
Ti amo." ~DusanLe lacrime iniziano a rigare il mio viso, ormai sono le 3 e Dusan non è ancora tornato, così lo chiamo.
Dusan: che succede?
Denise: torna, sto in pensiero
Dusan: in realtà sono fuori da 10 minuti, ma non riesco a bussare.Stacco subito ed apro la porta e trovo Dusan seduto con uno scatolo con due cornetti dentro, mi rendo conto che ha pianto perché lo scatolo hai dei punti bagnati, ecco perché non riusciva ad entrare.
Denise: non volevi entrare perché stavi piangendo?
Dusan: io, no no, non ti preoccupare - entra dentro -
Denise: Dusan se tu non mi dici cosa provi in questo momento non ti posso aiutare
Dusan: non ti preoccupare - scende giù e va in palestra - se vuoi puoi andare a dormire.Io veramente non lo capisco.
Il giorno dopo appena sveglia non mi sarei mai aspettata ciò che avevo di fronte a me.
Denise: Dusan che succede?
Dusan: Denise io non voglio vederti così, penso sia meglio lasciarci
Denise: Dusan ma- mi interrompe -
Dusan: voglio vederti sorridere, io sono un peso per te, non pensare che io non sia triste, io ti amo Denise, ma è proprio per questo che ti voglio lasciare
Denise: ma Dusan tu parti da una base sbagliata, tu non sei un peso
Dusan: Allora diciamo che ci prendiamo una pausa, io ti lascio la casa non voglio crearti problemi, io vado nell'hotel della Juve
Denise: Dusan
Dusan: Denise ti prego -disse aprendo la porta-.Appena lo vedo fuori mi affaccio alla finestra e lo vedo mi invia un bacio ma io mi volto.
mi dispiace per i nostri due protagonisti.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi aspetto per il prossimo.

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D²
ChickLit"quando ti ho vista ho pensato cazzo quanto è bella questa ragazza, ma non voglio lasciarmi spezzare di nuovo il cuore" "non avevi una bella considerazione di me a livello sentimentale" "sono felice di essermi sbagliato" - dice lui avvicinandosi al...