CAPITOLO 26

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*CIAO A TUTTI, VI VOLEVO AVVISARE CHE DUE GIORNI FA HO PUBBLICATO IL "CAPITOLO 25" CHE PERÒ POCHE PERSONE HANNO LETTO E NON VORREI CHE ALCUNI DI VOI NON CAPIATE QUESTO CAPITOLO POICHÉ NON È STATO LETTO QUELLO PRECEDENTE. DETTO QUESTO VI AUGURO BUONA LETTURA.*

*Denise pov*

Sono passati un bel po' di giorni da quello che è successo con Matias, lui continua a provarci ed io continuo ad ignorarlo.
Io nel mentre mi sto preparando per la partita di stasera, c'è Juve - Napoli, dopo l'andata bisognerebbe rifarsi.

Questa volta metto una gonna lunga nera con uno spacco che arriva fino quasi alla fine della coscia e sopra un top bianco.
Capelli lisci e sciolti semplici e poi come scarpe le solite con i laccetti.
Trucco molto basic, lucidalabbra e mascara e sono pronta a scendere.

Arrivo e come sempre inizio a lavorare.
Dopo il riscaldamento ecco che inizia la partita.
Un match molto statico soprattutto nel primo tempo.
Prima annullano un gol a di Maria e poi Dusan entra, segna ma anche quello viene annullato.
Alla fine la Juve prende un gol al 89' da raspadori e la partita termina 0-1.

Come sempre dopo aver terminato faccio la solita strada per arrivare al parcheggio, ma nello spogliatoio della Juve trovo solo Dusan seduto che piange.

Denise: ei, che succede?
Dusan: nulla, avevo chiesto agli altri di lasciarmi da solo, mi devo sfogare, sono partite che faccio schifo e questa non è da meno.
Denise: Dusan questo non è "nulla" però se hai chiesto agli altri di stare da solo io penso che sono compresa tra loro - mi dirigo verso la porta -
Dusan: no aspetta.

Questo mi spiazza, quando stavamo insieme non si voleva fare ascoltare, invece adesso sì.

Denise: che c'è? - gli dico abbassandomi nella sua direzione -
Dusan: dimmelo seriamente, non mi offendo, tu credi veramente in me?
Denise: si, ovvio che ci credo, ti ho anche al fantacalcio
Dusan: che scelta di merda - dice un piccolo sorriso sul volto -
Denise: non direi, Dusan questo è un momento no, lo abbiamo capito tutti, ma se sei arrivato fino a questo punto non può essere che non vali niente - gli dico mentre gli asciugo una lacrima -
Dusan: Grazie... ...mi dici come fai a essere sempre così gentile e... ehm... meravigliosa? - il modo impacciato in cui lo ha detta mi fa ricordare i primi momenti di quando ci siamo conosciuti -
Denise: sono me stessa, prova anche tu ad essere più Dusan e meno Vlahovic e vedi che in campo e non solo sarai migliore.

Gli allungo le mani per aiutarlo ad alzarsi.

Dusan: l'ultima parte della frase era riferita a me?
Denise: ti lascio il dubbio.

Lo spingo in avanti per farlo uscire prima di me, con tutti gli altri che lo stavano aspettando, questo bel momento viene interrotto da Soule, che mentre saluto gli altri mi abbraccia da dietro come se fossimo due fidanzati e lo sguardo di Dusan ritorna quello cupo di prima.

Matias: dove eri finita?
Denise: ho fatto una cosa giusta
Matias: cosa?
Denise: lo saprai, ma non adesso perché è tardi e già ho il telefono intasato dei miei amici del sud che sfottono, li odio quando fanno così.

Tolgo visibilmente le mani di Matias da me e mi avvio vicino alla macchina.

Dusan: Grazie ancora - urla mentre vado vicino alla macchina -
Denise: smettila di ringraziarmi è la verità - gli urlo io a mia volta -.

ecco il nuovo capitolo, il prossimo arriverà tra sabato e domenica.


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