CAPITOLO 22

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*Denise pov*

Da quando Dusan se n'è andato non l'ho più visto, mi ero presa 2 giorni di ferie da lavoro, ma oggi c'è la partita e devo andare a lavoro.
Oggi c'è la partita Juventus - Sampdoria, spero vada tutto bene.

Mentre faccio colazione mi arriva l'ennesimo messaggio di Matias Soule, che mi chiede se me la sentissi di andare oggi.
Gli rispondo tranquillamente di sì.

Metto alla radio Eminem per non pensarci e sfogarmi.
Nonostante io abbia una casa mia, sono ancora a casa di Dusan, non riesco ad uscire.

Tra una canzone e l'altra passa la mattinata e dopo pranzo passa velocemente anche il pomeriggio, adesso mi devo preparare.
Non sono vendicativa, ma oggi mi metto un tubino nero arricciato con le spalle scoperte ma a maniche lunghe.
Mi aggiusto i capelli col ferro e mi faccio i ricci, stivaletti sotto e poi un po' di mascara e lucida labbra, prendo la borsa e scendo.
Entro nel campo, non guardo in faccia il mister e mi metto subito a lavoro.

Dopo poco scendono i giocatori in campo e quando Dusan entra rimane fisso a guardarmi negli occhi, sento quella solita fitta allo stomaco che solo lui sa provocarmi, ma non è il momento di pensarci e distolgo lo sguardo.

Dopo l'allenamento la partita inizia e la Juve segna ben due gol che poi si fa recuperare e il primo tempo termina 2-2.
Dopo poco dell'inizio del secondo tempo la Juve segna il 3-2 e poi viene assegnato un rigore alla Juve, ma purtroppo Dusan lo sbaglia, leggo tutta la sua delusione nei suoi occhi quando dopo questo errore incontrano i miei, il suo sguardo sa di "te lo avevo detto che non ce l'avrei fatta".

Dopo su tiro di Dusan arrivano due parate prodigiose del portiere della Sampdoria, il pallone si rifiuta di entrare.
Proprio da una di queste parate arriva poi il gol del 4-2 di Soule.

La partita termina così e Dusan chiede scusa ai tifosi e si rifugia negli spogliatoi.
Io esco fuori e mi reco nella zona parcheggio, dove c'è già tutta la squadra e Dusan in disparte che guarda in alto.
Inizio a camminare verso la sua direzione, so cosa devo fare, mentre sto superando il gruppo di ragazzi si sente Soule che dice "te lo dedico io il gol" tutti si girano verso di lui per dire questa te la potevi risparmiare, ma io continuo a camminare.

Dusan: che ci fai qui?
Denise: volevo darti una cosa - caccio un quadernino dalla borsa -
Dusan: cos'è?
Denise: prendilo, ogni giorno, quando ne hai bisogno leggi una di queste lettere, mi è servito quando anche io mi sentivo inutile
Dusan: grazie, posso una domanda
Denise: sì
Dusan: ti stai sentendo con Matias?
Denise: no, lui mi assilla di messaggi, io non rispondo a volte è troppo... azzeccoso
Dusan: comunque stai molto bene oggi
Denise: emh... sì, grazie...ora devo andare.

Sento le lacrime rigarmi il viso, Federico Gatti che ha già capito si stacca del gruppo e mi segue.

Gatti: tutto bene?
Denise: sì
Gatti: non guidare così
Denise: no entro in macchina, mi sfogo e poi parto
Gatti: fai attenzione.

*Dusan pov*

Apro la prima pagina del quadernino e scopro che mi ha mentito, l'ha scritto lei, non era già scritto, l'ha scritto per me.
Mi basta questo per farmi sentire ancora più uno schifo di quanto non lo sia già.

Gatti: amico hai fatto la cazzata più grande di tutte a lasciarla
Dusan: lo so, sono un coglione, dovevo capirlo prima
Kostic: tutto si sistemerà, ci tiene troppo per andare totalmente via
Dusan: lo so che ci tiene - dico alzando il quadernino che mi ha dato -
Gatti: cos'è?
Dusan: un quadernino dove ha scritto delle lettere di consolazione, per aiutarmi, mi sento una merda
Gatti: Dai vieni che all'hotel facciamo serata amici
Dusan: non so se ne ho voglia
Gatti: io direi di iniziare ad andare, lei è ancora qui se non hai notato, prima l'ho fermata, stava piangendo
Dusan: l'ho notato.

*Denise pov*

Adesso sto tornando a casa, ho tutto il mascara sciolto sul viso, provo a chiamare Federico, ma poco dopo mi arriva un messaggio " scusa se non ti ho risposto, sono con Dusan che non sta meglio di te " io gli rispondo " segnati che il prossimo rigore lo segnerà".

Dopo questo spengo il telefono e mi butto sul letto a dormire.

ciao, avevo tante idee in testa per non scrivere questo capitolo già adesso, spero che questa sorpresa sia gradita.
Vi aspetto al prossimo capitolo.

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