Trascorriamo il resto della serata molto tranquillamente, parlando delle nostre bravate da ragazzi, delle feste e delle vecchie storie adolescenziali. Usciamo dal locale ormai deserto, salutando affettuosamente il signor Gennaro e la sua dolce consorte non prima di aver ingurgitato tre limoncelli fatti dalla signora Agnese. Lucas decide di farmi un giro panoramico di una Londra sempre in movimento. In lontananza vedo la ruota panoramica che gira con le sue cabine illuminate.. ho sempre voluto andarci ma non ne ho avuta mai l'occasione.
"Deve essere bello la vista di notte della città da lassù, ti è capitato di salirci?"
"Certo, ci sarò andato un centinaio di volte,ok proprio un centinaio no, ma parecchie volte si, è stupendo..mah, non mi dire che non ci sei mai salita?"
"Veramente no, né di giorno né di notte. Come la chiamate voi inglesi? "
"London eye. Dobbiamo rimediare subito allora"
Preme il piede sprofondando l'acceleratore e correndo come un missile arriviamo vicino la ruota.
Avvicinandoci notiamo le persone scendere e i custodi iniziare a chiudere le porte, io mi fermo e gli dico di lasciar perdere perché è tardi e stanno chiudendo, ma Lucas mi prende per una mano e mi trascina vicino l'ufficio biglietti.
"Aspetta qui, torno subito, vado a convincere qualcuno a rimediare a questa tua mancanza, pazzesco, sei a Londra da due settimane e non sei ancora salita sul London eye...non ci voglio credere.- scuotendo la testa e borbottando qualcosa si dirige verso un signore in abito nero e camicia bianca. Non appena quel signore lo vede sorride e sembra entusiasta, toglie un foglio e una penna dalla tasca e lo porge a Lucas che ci scrive qualcosa, poi l'espressione di quel signore si fa seria, e dopo si lascia sfuggire un sorriso. Lucas mi viene incontro, mi prende per mano
"Missione compiuta" sussurra orgoglioso
"Tu sei pazzo"
"Si, ma solo con te"
Mi trascina all'interno della cabina e ci muoviamo quasi subito.
"Hai convinto quel pover' uomo a farci fare un giro, magari voleva essere già a casa in pigiama davanti la tv con una birra in mano, per colpa tua dovrà tardare il suo appuntamento col divano,ma cosa gli hai detto per convincerlo? "
" Questo è un segreto. Ho le mie doti nascoste"
Non riesco a replicare perché sono catturata dalla meravigliosa vista che si stende davanti a noi. Le luci colorate si riflettono sull'acqua del Tamigi, si scorgono le strade affollate nonostante sia un semplice giovedì sera. Ci sediamo sulla grande panca al centro della cabina, io non riesco a staccare gli occhi dal panorama, sento la sua mano stringere la mia, i nostri occhi si incontrano, sono colmi di desiderio, credo che in questo momento vogliamo la stessa cosa ... con l'altra mano mi sposta una ciocca di capelli verso la spalla per poi accarezzarmi una guancia, il suo contatto mi fa fluire il sangue al cervello e in un secondo decido di volermi lasciare andare. I nostri visi si avvicinano, mi sento infiammare le guance, un'ondata di desiderio mi sta travolgendo, voglio assaporare le sue labbra carnose,siamo sempre più vicini, chiudo gli occhi, sento il suo profumo entrare prepotentemente nelle mie narici. Le nostre labbra si sfiorano leggermente, esitiamo qualche secondo ma subito dopo il contatto diviene più profondo e insistente. Io mi lascio travolgere dal calore che sprigiona la sua bocca e dischiudo le mie labbra, le nostre lingue iniziano ad accarezzarsi e a volteggiare delicatamente per poi prendere un ritmo sempre più veloce, sempre più intenso. Ho la mente annebbiata, leggera. La passione di questo bacio mi sta trascinando in un luogo sconosciuto ma che mi fa stare bene, mi fa sentire protetta e sicura, è una sensazione che non ho mai provato fino ad ora. Le mie gambe sono diventate di gelatina, non riesco a muoverle, le mie mani bramano dalla voglia di toccarlo, le poggio sulla sua nuca e piano piano risalgono sui suoi capelli, li afferro forse con troppa foga ma lui non dice nulla, continua a baciarmi con passione e prepotenza. Ad un tratto mi afferra per i fianchi alzandomi e poggiandomi a cavalcioni su di lui, le sue mani mi accarezzano, indugiano un pò ma poi si infilano sotto la mia camicia accarezzandomi la schiena.. La passione violenta inizia a travolgerci prepotentemente, inizio a sbottonare la sua camicia e lui fa lo stesso, il contatto pelle con pelle ci manda in estasi, mi sento inebriata dal piacere e dalla voglia di sentirlo sempre più vicino, senza vestiti che ci ostacolano. Ci baciamo ancora e ancora, il suo sapore è come una droga, lo voglio sentire sempre di più. La sua lingua calda e umida mi provoca scosse di piacere e desiderio incontrollabile.
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Love me true
ChickLitBianca De Marianis ha dovuto lasciare un buon lavoro a Barcellona e un affascinante fidanzato per tornare in Italia ed aiutare la madre negli ultimi mesi di vita del padre, malato terminale di tumore. Da poco trasferitasi a Londra, dove vive e lavor...