Sono passati tre giorni da quel lunedì pomeriggio in cui ho conosciuto Lucas, di cui non conosco il cognome e neanche il numero di telefono. Ovviamente anche se sa dove abito non si è di certo affrettato a venirmi a trovare, e poi perché pretenderei una cosa del genere? Non è il mio ragazzo, siamo dei semplici conoscenti e certamente avrà una bellissima ragazza che lo aspetterà da qualche parte in questa favolosa città...ok, è da tre giorni che mi ripeto questo repertorio per cercare di convincermi che non lo rivedrò più, ma in fondo in fondo spero con tutto il cuore di poter incrociare quegli occhi meravigliosi ancora una volta...i suoi occhi, il suo sorriso mi sono entrati dentro come un colpo di pistola, cosi violentemente ma nello stesso tempo ho sentito un calore e una voglia prorompente di saltargli addosso...mi sa che il mio letargo sia ufficialmente terminato.. Era da tanto che il cuore non mi batteva cosi forte, era da tanto che non provavo quel dolce brivido dato dalla sua vicinanza. Possibile che una persona appena conosciuta potesse scatenare una tempesta dentro di me?! Ma le mie illusioni si stanno affievolendo vista la sua assenza in questi giorni... comunque almeno una cosa positiva è successa, domani avrò un colloquio di lavoro con una delle più importanti case editrici dell'intero Regno unito, sono nervosa e eccitata da morire, per questo ora andrò a fare una corsetta al parco.
Inizio a correre già varcata la soglia del palazzo per riscaldarmi, fa un freddo cane in questa città. La mia mente occupata a pensare troppo mi ha distolto dalla concentrazione sulla corsa e quando recupero le capacità mentali mi rendo conto di correre veramente veloce e i miei polmoni chiedono pietà disperatamente... guardo l'orologio e mi stupisco nel vedere che è passata più di un ora da quando sono partita...beh credo possa bastare per oggi, avrò fatto almeno sei volte il giro del parco..riprendo fiato e stendo una gamba su una staccionata vicino il chiosco del signor George. Ad un tratto sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla e una voce maschile dal forte accento britannico pronunciare il mio nome. Ho paura di voltarmi perché non vorrei fosse frutto della mia mente contorta che da tre giorni non fa altro che pensare a lui, ma dopo qualche secondo decido di voltarmi e mi rendo conto che è reale. Lo vedo, bello come lo ricordavo, con impresso il suo sorriso da 36 magnifici denti bianchi, quei occhi blu come il mio mare, una divinità greca fatta in persona, mentre io....oh cazzo...io sono sicuramente uno schifo, la mia coda sarà scompigliata, il viso accaldato e rosso , sudata come una capra in calore...oh no no no no....di questi tre giorni il destino ha scelto proprio il momento peggiore per farmelo incontrare, proprio il momento in cui somiglio più ad una gallina spelacchiata ed esaurita che non ad una ragazza normale....no no no no....ok calma e sangue freddo.
"Ciao Lucas, come mai da queste parti?" cerco di sembrare tranquilla ma il mio tentativo fallisce miseramente visto il tono squillante che ha deciso di adottare la mia voce
" Ciao Bianca, anche a me fa piacere rivederti"-risponde con ancora stampato in faccio quel meraviglioso sorriso.
"Oh si scusa, anche a me fa piacere vederti...solo che non me l'aspettavo di vederti ora...e qui..."
"Immagino...ti ho vista correre come un missile nell'ultima mezz'ora e non ti volevo distogliere dal tuo allenamento, quindi ho preferito aspettarti seduto a quel tavolino..."- e mi indica un tavolino vicino il chiosco. Ma come ho fatto a non vederlo visto che ci sono passata parecchie volte davanti nell'ultima ora...
"Ero passato da casa tua chiedendo informazioni al portiere e mi ha detto che eri venuta a correre come fai quasi ogni pomeriggio...""
Eh si lo adoro questo posto." Poi il mio amato cervello elabora le sue parole...cioè era venuto a cercarmi? A casa?
"Mmmmmm ma come mai sei venuto a cercarmi?"
"Avevo promesso di trovarti due biglietti ed eccoli qua...io mantengo sempre le mie promesse"- ed estrae dalla tasca una busta bianca da cui sfila i due famosi biglietti tanto desiderati dalla mia sorellina...
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Love me true
ChickLitBianca De Marianis ha dovuto lasciare un buon lavoro a Barcellona e un affascinante fidanzato per tornare in Italia ed aiutare la madre negli ultimi mesi di vita del padre, malato terminale di tumore. Da poco trasferitasi a Londra, dove vive e lavor...