Parte senza titolo 8

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Mi chiusi in camera. Mi sentivo confusa, smarrita. Forse avevo esagerato con Lucas, non dovevo prendermela cosi tanto con lui, magari aveva bisogno di mostrarsi davvero per quello che è, ma io non lo conosco, non so nulla della sua vita, del suo trascorso e non me ne frega niente se sia un calciatore o altro. Quello che ho conosciuto di lui mi è piaciuto fin da subito e sento davvero una forte attrazione, un qualcosa che mi formicola nel petto e che mi fa scaldare le guance quando lo guardo, quando mi guarda con i suoi meravigliosi occhi. Ma odio con tutta me stessa le bugie, ne ho sentite davvero troppe. La storia con Pedro mi ha distrutto e spezzato il cuore. Proprio nel momento in cui avevo bisogno della sua vicinanza durante la malattia di mio padre, non ha fatto altro che raccontarmi bugie, tradirmi con qualunque persona di genere femminile e alla fine mi ha anche accusata di averlo messo da parte per dedicarmi completamente a mio padre. Ma quale uomo sano di mente ti rinfaccia di prenderti cura di un malato terminale di cancro. Solo un uomo avido ed egoista. Mi sono chiesta mille volte come ho fatto a non accorgermi prima della sua vera natura, ma forse ero troppo presa dal lavoro e poi dalla mia famiglia per rendermene conto. Ora sono passati ormai due anni da quando ci siamo lasciati e non mi manca affatto, anzi credo che stavamo insieme solo per pura noia, non c'erano dei sentimenti tra di noi. Da allora mi ero promessa di non affezionarmi a nessuno, ma purtroppo tutti i miei propositi sono saltati in aria non appena ho incrociato lo sguardo magnetico di Lucas. I suoi occhi mi hanno mozzato il fiato, hanno dato nuova forza al mio cuore di battere ancora prepotentemente. È stato lui a risvegliarmi dallo stato vegetativo emozionale in cui ero piombata.

Perché mi ha mentito? Perché non ha detto subito le cose come stanno? Avrei capito,o almeno credo. Forse la mia insicurezza avrebbe preso la meglio, mi sarei sentita meno bella rispetto alle donne che di sicuro frequenta solitamente.

Perché io cavolo? Voleva per caso convincersi che ha potere seduttivo anche con delle donne con un quoziente intellettivo superiore rispetto il suo standard? Aveva bisogno di rinvigorire il suo ego? Proprio non capisco

Mi giro e rigiro nel letto, non riesco a dormire. Nell'esatto momento in cui chiudo gli occhi mi viene in mente il bacio che ci siamo dati. Credo sia stato pura passione, trasporto, emozione. Riesco ancora a sentire il suo sapore fresco tra le mie labbra.

Impongo inutilmente al mio cervello di rimuoverli, ma lui continua a proiettarli insistentemente ed io sono stanca, esausta, voglio solo dormire. Domani ho un colloquio e non so con quale stato d'animo mi presenterò.

"Ora basta Luca Wardorf, esci dalla mia testa e dalla mia vita. Sei troppo pericoloso per me"

Queste sono le uniche parole che riesco a ricordarmi prima di perdere completamente i sensi per la stanchezza.

Mi sveglio di soprassalto al suono della sveglia, sono stanca, ho dormito poco e male e ho un cerchio intorno alla testa. La giornata non è cominciata nel migliore dei modi.

Vado dritta in cucina per prepararmi un litro di caffè e ci trovo già mia sorella che non appena mi scorge mi sbatte il suo sguardo dispiaciuto e sta per aprire bocca.

"Non una parola- la prendo in contropiede- non ho voglia di parlarne e fatti una dose di affari tuoi."

"Buon giorno anche a te miss acidità"

Lo so ha ragione, ma non ho voglia di sentire stronzate di prima mattina.

Dopo la mia dose di caffeina inizio a prepararmi e opto per un taller con pantalone nero e camicia pesca. Ho il viso stanco, e sono bianca come un cencio, colpa del mal di testa, stendo un pò di trucco con la speranza di riuscire a mascherare le occhiaie da signora Adams che si sono appollaiate intorno ai miei occhi.

Ingoio due pasticche di ibuprofene e prima di prendere la metro bevo un caffè doppio da Gustavo. Poverino si sarà accorto del mio stato d'animo e aveva quasi paura a parlarmi ma comunque dopo un pochino sono riuscita a sciogliermi e tranquillizzarlo con un sorriso. È un uomo cosi dolce e buono che è impossibile essere di malumore quando ti trovi nelle sue vicinanze. Quando la caffeina inizia a circolare nel mio sangue mi sento un toro pronto a iniziare una gara di Corrida.

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