La luce filtra dalle finestre e mi colpisce in pieno volto. Faccio fatica ad aprire gli occhi. Allungo una mano sul comodino alla ricerca del cellulare che avevo abbandonato li da ieri pomeriggio. E' mezzogiorno. Trovo sei chiamate, quattro messaggi e due email. Le telefonate sono di mia madre, non avevo dubbi, mi sono completamente dimenticata di chiamarla ieri. Sarà andata in panico e avrà certamente contattato l'interpool e chi l'ha visto per rintracciarmi. Ho anche una chiamata di mia sorella, un paio di messaggi dove mi dice che è riuscita a tranquillizzare mamma , ma ha dovuto per forza raccontarle di Lucas. Le email sono del mio capo che mi manda in allegato i primi capitoli di due manoscritti che dovrò correggere e relazionare per domani mattina. Stasera dovrò lavorare. Ovviamente la prima cosa che devo fare è telefonare alla donna più importante e più stressante della mia vita. Già al secondo squillo risponde.
" Pronto"- la telefonata parte male, lei non dice mai pronto quando la chiamo.
" Mamma avevi il telefono in mano per caso?"
" Tu cosa ne dici figlia con la testa per aria e che non racconta niente a sua madre specialmente se ha un ragazzo?!"
Le cose si stanno mettendo davvero male. " Mamma non iniziare per favore. Se ti avessi detto di Lucas saresti subito piombata qui a cercare di conoscerlo e a fargli le tue prediche da suora di clausura. "
" infatti stavo cercando dei biglietti aerei per venire a trovarvi"
"ti prego no! Lo sai che ti vogliamo bene, ti amiamo ma non è il momento giusto per venire. Lavoriamo tutto il giorno, io non posso prendermi giorni liberi e finiresti per annoiarti tutto il tempo. Tanto ci vedremo presto, l'estate non è lontana"
" Si forse hai ragione. Oh Bianca mi hai fatto spaventare. Ti ho telefonato quattro volte, poi ho rintracciato tua sorella e mi ha un po' tranquillizzato. "
"mamma ti prego rilassati. Siamo grandi abbastanza da saperci prendere cura di noi stesse. Esci, svagati un po'. Perché non vai al circolo di Latino americano? Ti è sempre piaciuto ballare, e non mi dire che non ti sembra il caso. Papà sarebbe felicissimo di vederti danzare. Sei ancora giovane, vivi la tua vita per favore, fallo per me e Dorothy." Silenzio dall'altro lato del telefono, lo so, sono stata dura ma a lei serve questo per essere spronata. Non può commiserarsi tutto il tempo e opprimerci con le sue telefonate. Lo so che nostro padre era tutto per lei, ma ha bisogno di andare avanti. È una donna attraente, ancora giovane ed ha tutto il diritto di farsi un'altra vita. Con un filo di voce riesce ad ammettere che ho ragione, mi promette che cercherà di uscire di più e di fare qualcosa per se stessa. Devo ricordarmi di contattare la sua amica Giusi per farmi raccontare se davvero farà ciò che mi ha promesso. La telefonata con mamma mi ha estenuato, finalmente mi accorgo che c'è un bigliettino attaccato alla porta del bagno. " Dormivi come un angelo e non ce l'ho fatta a svegliarti. Ti aspetto in giardino". Sorrido. Faccio una doccia veloce, infilo un paio di jeans strappati, stivaletti neri e un maglioncino di filo grigio che lascia scoperta una spalla. Metto un velo di trucco e lascio la dependance, come al solito ho un bisogno vitale di caffè. È una splendida giornata, il sole è caldo e piacevole. Vedo subito Lucas seduto su una poltroncina in vimini con gli occhi chiusi e il viso rivolto a catturare i raggi del sole. Il tavolo alla sua destra è apparecchiato e con grande sorpresa noto una macchinetta del caffè, una moka argentata con il pomello nero. Cerco di fare il meno rumore possibile, mi avvicino lentamente e gli rubo un bacio. Ha il sapore del caffè che si mescola al mio di menta.
"Buon giorno dormigliona." " Buon giorno a te. Devo dire che mi sento riposata e in forma. Sarà stato merito del bagno caldo e del massaggio che mi ha offerto un uomo affascinante qualche ora fa"
" Ne sono contento. Siediti, il tuo caffè italiano ti sta aspettando. Mia madre si è fatta portare la moka da Agnese proprio per te."
" Hai una madre strepitosa, ma non voglio approfittare della sua bontà"
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Love me true
ChickLitBianca De Marianis ha dovuto lasciare un buon lavoro a Barcellona e un affascinante fidanzato per tornare in Italia ed aiutare la madre negli ultimi mesi di vita del padre, malato terminale di tumore. Da poco trasferitasi a Londra, dove vive e lavor...