«Io che sono nato tra le ombre, ho giurato a Vankane d'insegnarti a sottomettere Far-Shee».
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4821.
Elizabeth ha sette anni quando viene tratta in salvo da un isolotto disabitato dell'Arcipelago orientale, unica superstite di una spedizione di profa...
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LIZA
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Fece ritorno alla bottega di Sid verso le quattro e mezzo col desiderio di mettere qualcosa di sostanzioso sotto i denti. Il religioso silenzio che aveva avvolto il rione in quei tre giorni andava via via annientandosi, segno che la celebrazione stava lentamente raggiungendo il suo culmine.
Camminado per i vicoletti addobbati da drappi e tappeti rossi lasciati stesi, un calore festivo e gioioso le crebbe sotto pelle e Liza si sentì inaspettatamente coinvolta da quell'euforia generale. Dovunque posasse gli occhi erano stati costruiti muri di candele, migliaia di stoppini accesi a segnalare un percorso da seguire, e ogni abitante si accingeva a sistemare fuori dalla propria casa gli altari dedicati alla Dea.
Se Allelah non avesse fatto ritorno per il suo impegno al quarto rione, avrebbe chiesto a Kelua e Ragor di fare lo stesso per rispettare il suo credo. Perciò accelerò il passo prima di imboccare l'ultimo svincolo e una voce a lei cara le giunse alle orecchie.
"Eccolo qui, il mostriciattolo più maltrattato e sottopagato di tutto il mare occidentale!" trillò Honeypot e giocosamente le andò incontro a braccia aperte. "Non ti aspettavi di vedermi, neh? Vorrei dire che sì, mi è pesato il culo scendere, ma dove c'è baldoria ci sono io".
Liza si lasciò stritolare, affondando nel petto generoso della donna. E pensare che erano a malapena trascorsi cinque giorni dall'inizio dello scalo, ma Lavinia era fatta così: eccessiva ed esuberante oltre ogni limite accettabile, ma di certo più affettuosa di Altea.
"Ciao La-vi... Lavinia..." tossì in un mugolio. Giurò di sentire lo scricchiolio di qualche osso a caso.
"Più brio, tesorino, più vita! Mamma mia che agonia, Liza" cinguettò l'ex ufficiale e se la staccò di dosso senza però togliere le mani dalle sue spalle. "La stronza narcisista ancora sfacchina?"
Il riso di Liza venne spezzato dalla boccate d'aria che si sbrigò a ingoiare. "Sì, è rimasta al lazzaretto, ma credo che tornerà tra poco".
"Bene, che sono ancora lucida e possiamo stare ad insultarci per bene. È l'unica che mi da soddisfazioni, quando si tratta di litigare fuori contesto" fiancheggiandola per passare il braccio dietro il suo collo, Honeypot la guidò all'interno della bottega, adesso affollata come il primo giorno di entrata al rione.