«Io che sono nato tra le ombre, ho giurato a Vankane d'insegnarti a sottomettere Far-Shee».
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4821.
Elizabeth ha sette anni quando viene tratta in salvo da un isolotto disabitato dell'Arcipelago orientale, unica superstite di una spedizione di profa...
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LIZA
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Liza s'intrecciava i capelli a destra del volto che il calamo di una piccola piuma le punzecchiò il polpastrello. Delicatamente la sfilò dalla ciocca a cui era annodata e gli occhi corsero a investigare la stanza per capirne la provenienza: una spolverata ricopriva il davanzale di legno e tre di esse giacevano sullo stuoino, lì dove aveva posato la testa per dormire.
Non riconobbe immediatamente il piumaggio e ne sfilò una seconda dal polsino della camicia. Questa la osservò con più attenzione, roteandola sotto il naso, e il vessillo grigiastro-bruno glielo solleticò. Capì trattarsi delle piume di un passerotto appena ebbe tastato la morbidezza della barbula.
Alle sue spalle, Ragor continuò a resocontare le munizioni e Kelua a far saltare in aria un pugnale con la lama ancora foderata, mentre a bassa voce ripeteva le disposizioni impartite da Honeypot. Seguendo quella cantilena, Liza chiuse gli occhi e ricordò.
Il tempo per ricordare c'era sempre.
All'ombra del Mai Nato, Miriam si era chinata per guardare il passero e subito un singhiozzo le aveva scosso il petto minuscolo, uno di quelli che anticipava il suo tipico pianto lamentoso. Si era allontanata all'istante con un piccolo balzo all'indietro, emettendo un verso spaventato, le mani premute sul viso tutto rosso e il naso gocciolante.
"Morirà?" aveva domandato in un pigolio, schiudendo l'indice e il medio per guardare Liza, rivolta verso di lei. "Non voglio che muoia".
La Liza di dieci anni prima aveva sollevato le spalle ossute, quel giorno smanicate, e indirizzato la sua pietà sulla creatura che si contorceva tra le dita nere. Niente da fare: pur correndo a perdifiato, ci avrebbero impiegato una buona mezz'ora per arrivare alla galea e chiedere aiuto ad Altea. Aveva immediatamente scosso la testa per rimettere ordine ai pensieri e scartare quell'opzione – sarebbe stato sciocco da parte sua presentarsi già in ritardo per la cena, con le ginocchia di nuovo scorticate e un uccellino morente nella tasca del vestito: la maestra lo avrebbe gettato in mare prima che potesse rimbambirla di giustificazioni.