Tanti pensieri per la testa

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Bellatrix: Tanti pensieri per la testa


La mattina seguente, nonostante le fatiche della serata prima, mi svegliai presto. Mi misi a sedere sul letto e riflettei.

Avevo passato una serata utile, ma noiosissima, l'unica cosa che desideravo fare in quel momento era tornare nel mio mondo e tornare da lui.

Non ne potevo più di stare lì a far nulla, era dalla sera prima che volevo stare con il mio maestro e il tempo che passava mi sembrava dilatato all'inverosimile.

Avrei dovuto andare al Quartier Generale verso la fine della mattina, ma decisi di andarci più presto: avrei finito di sistemare il rito che avevo sbagliato e poi avrei fatto la normale attività della giornata.

Mi vestii e feci colazione in fretta, da sola perché era molto presto, ma fu un sollievo non dover fare conversazione e perdere tempo. Era tutto un grande peso per me, tranne ciò che potevo fare con Lord Voldemort.

Quando giunsi al Quartier Generale, verso metà mattina, il castello sembrava deserto, dunque mi misi buona coi miei libri a completare il rito.

Impiegai diverso tempo ed ero talmente concentrata a non sbagliare neanche una parola, che non mi accorsi che lui, nel frattempo, era entrato nella stanza.

Solo quando si mise proprio accanto a me, mi resi conto che non ero più sola.

"Ma sei già qui a studiare?"

Mi voltai.

Caso strano per lui, che non conosceva l'uso delle sedie, ne prese invece una e la mise di fianco alla mia, sedendosi.

"Sì, maestro, alla fine quella punizione la volevo terminare, così il rito non dovrei sbagliarlo più, ma non è così semplice come pensavo."

Appoggiò un gomito al tavolo e il capo sulla mano. Notai che mi osservava silenziosamente.

"Ho sbagliato? Non avrei dovuto venire prima del tempo?"

Scosse la testa.

"Va sempre bene volersi migliorare, vai pure avanti tranquilla, ti sto solo guardando."

Il fatto che mi guardasse a quel modo, mi deconcentrava totalmente, ma ovviamente non dissi nulla.

Ero però ormai più concentrata a pensare e osservare lui, che impegnarmi su altro.

Era piuttosto stanco per essere mattina e aveva ancora quella maglietta da non mago che gli avevo visto addosso qualche sera prima.

Mi era tanto piaciuta la prima volta, adesso mi piaceva ancora di più.

Lui e il trio dovevano essere stati fuori durante tutta la notte, quindi era anche probabile che si fosse alzato poco prima.

"Riguarda per bene quello, poi andiamo avanti con un altro un po' più difficoltoso."

Lo guardai.

"Maestro, io sono venuta qui prima rispetto agli accordi, ma se volete iniziamo dopo."

Si stropicciò gli occhi palesemente assonnati e si alzò in piedi.

Il Maestro di Arti OscureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora