Capitolo 22.

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Maira's pov.

É solo un coglione mi ripetevo mentre pensavo a Leo,e al suo comportamento di merda..
Gelosia del cazzo,si facesse fottere..
Basta piangere,ora bisognava combattere..
Atterrai a Napoli..
Presi le chiavi dalla borsa,sempre conservate e aprii,l'odore della mia piccola tana mi riempí le narici..
..ebbi il coraggio di tornare nella mia stanza dopo tanto tempo..
Wow..in poco tempo avevo rimosso l'atmosfera di casa mia,adesso chiamo mia madre e mio padre e dico di venirmi a trovare a casa mia..
Infatti sento il campanello dopo un'oretta e corro ad aprire..
-Papá!! Mammaa!-
Li abbraccio forte e delle lacrime scendono sul mio volto..
-Mi siete mancati- sussurró sulle loro spalle..
M-Amore anche tu-
P-Ti amiamo piccola peste,beh raccontaci..-
-Niente papá..Londra è bellissima,ho conosciuto una ragazza,la mia migliore amica..mi ha aiutata a trovare lavoro..-
M-Raccontaci dei ragazzi..qualche tipo?-
P-No no cara..lasciamo stare...-
-Ahahha papá..-
Mio padre alza le mani in segno di arresa e se ne va in cucina per non ascoltare,mia madre ridacchia e poi mi abbraccia..
M-Hai pianto..si vede dai tuoi occhietti..cosa è successo?-
-Mamma..avevo un ragazzo..-
Comincio a parlarle di Leo e le lacrime scendono dai miei occhi,peggio di una fontana,non potevo dimenticarlo..mai..
Mio padre esce dalla cucina cin un piattino...
P-Addolciamoci un pó su..-
Mi asciugo le lacrime con la manica della maglietta e noto che in quel piattino ci sono dei magnifici dolcetti che mio padre aveva preparato nel frattempo..
P-Dai amore..si risolve tutto..-
-Grazie papà,vi amo tanto-
La sera andammo a mangiare in pizzeria,dopo di che mi sedetti sul divano dopo essermi lavata e messa in canottiera e pantaloncino (come pigiama).
Suonó il campanello,ma io non aspettavo visite..
Corsi verso la porta e quando aprii mi trovai contro il muro,venni leggermente spinta e capii subito chi fosse..

LEO..

-Cosa ci fai qui..- sussurrai sulle sue labbra,eravamo a solo qualche millimetro di distanza..avevo una sua mano vicino al viso e l'altra sulla mia coscia,mentre mi accarezzava da ambo i lati..

L-Non dovevi scappare..-
-Non..n..non sono scappata..-
L-Ti amo troppo lo sai..-
-Ma sei possessivo..-
Non so come trovai il coraggio di parlargli in quel modo,non avevo paura di lui,ma mi incuteva paura in quel momento..era folle..si..folle di me..era fuori di testa..la gelosia poteva farlo impazzire,so cosa vuole..

L-Devi essere punita,bambolina-
-Cosa vuoi dire?-
Si fiondó sulle mie labbra e mi bació con foga,chiese l'accesso alla mia bocca picchiettando con la sua lingua sulle mie labbra,non glielo vietai e ci unimmo in un bacio pieno di passione,con una leggera spinta chiuse la porta alle sue spalle e mi prese in braccio facendomi allacciare le gambe al suo bacino..
Finalmente si staccó,prendemmo il respiro,ma poi continuó a baciarmi mentre fra un bacio e l'altro mi diceva qualcosa..
L-Non posso stare senza di te-
-Perche sei qui?-
L-Ti voglio troppo-
Mi bloccó sotto di lui,eccocosa voleva..
Cominció a togliermi l'intimo,dopo di che lo aiutai a sfilarsi i boxer e dopo pochissimo tempo ci ritrovammo uniti nel vero senso della parola,mentre ansimavo sul suo collo per poi venire insieme a lui urlando a vicenda i nostri nomi..
L-Ti amo Maira..-
-Anche io Leo..-
Ci addormentammo vicini abbracciati,mentre le mani del ragazzo con cui non potevo fare a meno di stare giocherellavano con i miei capelli...

Dedicato a innamoratadelcalcio

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