38 ~ Anno nuovo, vita nuova

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Stanotte che dici se facciamo
Qualcosa di cui poi ci pentiamo
E giriamo, gridiamo, cantiamo
E al resto domani ci pensiamo

- Solo noi, Drast

Marika

Cara Charlotte,

non so se questa abitudine continuerà per molto o sarà solo uno dei tanti progetti iniziati e mai finiti, ma ho deciso di scriverti. Nathan fa sempre così con Estela, ti ho parlato di lei ma forse in quel momento non mi stavi nemmeno ascoltando visti i problemi più importanti che avevi.

È Natale e ho rispettato la nostra tradizione di scrivere una lettera per la me del futuro, solo che senza di te non è stata la stessa cosa.

Invece sembra essere iniziata un'altra tradizione. Ogni mercoledì Nathan lascia una rosa blu per me in biblioteca. Dopo essere crollata tra le sue braccia quando sono svenuta a scuola non abbiamo più avuto la possibilità di stare da soli. Però almeno durante la ricreazione ora parliamo e durante quelle brevi conversazioni si assicura sempre che abbia mangiato. La tua mancanza rischia ancora di non farmi respirare.

È tutto così complicato, Charlotte, e niente mi sembra certo. L'unica cosa che voglio è che tu mantenga la promessa; proteggimi dalla luna.

La tua Marika

🌠

Ogni anno, durante le feste di Natale, Grace viene a casa per festeggiare con noi e ormai è abitudine che ci sia anche Angelica.

Non è mai stato un problema per me avere anche parenti, zii e cugini a casa, però quest'anno non me la sento proprio di essere felice. Inoltre con la situazione instabile tra mamma e papà spero non succeda niente che potrebbe scatenare confusione.

Al piano di sotto sento il chiacchiericcio delle persone già arrivate, il rumore di pentole o piatti e il suono di risate allegre. Io non percepisco per niente il clima festivo e invece di essere allegra vorrei solo stare sola a riflettere.

Sono qui per cambiarmi in teoria, anche se avrei già dovuto essere pronta, ma i minuti continuano a scorrere e io non riesco a guardarmi allo specchio. Ho deciso di non mettere un vestito come mi hanno suggerito praticamente tutti e ho optato per qualcosa di più semplice e comodo.

Faccio un respiro profondo e mi sposto davanti alla cornice che riflette la mia figura.

Vedo una ragazza con dei pantaloni neri eleganti e un maglioncino bianco, i capelli ricci sciolti e gli occhi verdi.

Poi guardo meglio.

Quella ragazza sembra sparire nel maglione, che di certo mostra quanto sia priva di forme. I pantaloni sottolineano la vita non abbastanza stretta e le cosce troppo grosse. Gli occhi sono lucidi, spenti. Lei è spenta.

"Sei bellissima", sussurro toccando la superficie con i polpastrelli.

Ripeto le stesse parole che ha pronunciato Nathan tante volte, ripercorrendo con la mente ogni taglio e ogni cicatrice. Sei bellissima. Anche se non ti sembra. Sei bellissima. Credici per una volta, provaci.

L'unica che è riuscita a farmelo pensare veramente è una donna dai capelli rossi che ora potrò vedere solo nella mia testa o in istantanee scattate quando tutto andava ancora bene.

Charlotte dimostra che ci sono delle eccezioni, ma secondo me la maggior parte delle persone adulte non riesce a comprendere quanta rilevanza abbia l'incertezza, quanto sia profondamente fusa con la vita dei giovani. Non siamo educati a capire se quello che sentiamo è giusto o sbagliato, in particolar modo quando ci viene insegnato che le emozioni sono una debolezza, che dobbiamo nasconderci per non mostrarci fragili di fronte agli altri. E legata in modo indissolubile all'incertezza c'è anche la paura. Il timore di sbagliare è una costante nelle nostre vite perché, nonostante tutte le rassicurazioni, viene sempre condannato il fatto di commettere un errore. Lo sbaglio in sé è visto come un crimine e non un punto di partenza per riuscire a migliorarsi.

Come inchiostro sulla cartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora