41 ~ Le stelle si possono sfiorare

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Per quanti treni ho preso,
per quanta pioggia ho visto
Tu sei il mio sole, la mia vita,
tutto ciò che ottengo
Per quanto lontano
io un giorno possa andare
Tu sarai per sempre casa
e una casa rimani

- Sui muri, psicologi

Nathan

Cara Estela,

ho finalmente capito che esistono ferite di cui non puoi conoscere la profondità, nemmeno se sei stato proprio te a causarle.

Il rifiuto di Marika è arrivato come una coltellata nonostante un po' me lo aspettassi. Dopo tutto quello che le ho fatto passare sarebbe stato troppo semplice se fossi riuscito a cavarmela con una domanda banale. Dovrei supplicarla, pregare anche solo per ogni singolo secondo di tempo che mi concede.

Sono proprio uno stupido. Cercando di tenere tutto sotto controllo non mi sono reso conto che stava scivolando via l'unica cosa davvero importante, la mia stellina.

Continuo a contare le stelle come se avessero una risposta, però più le guardo e più sembrano dirmi che è inutile dare la colpa al cielo per i peccati degli uomini.

Nathan

🌠

Senza che me ne rendessi conto è arrivato il momento di prendere una decisione, di studiare tutte le possibilità e scegliere quella più giusta per me e il mio futuro.

E per una volta ho deciso di ascoltarmi.

Studierò astronomia, in un percorso che mi permetterà anche di iniziare a lavorare in un planetario, partendo dalle mansioni più semplici, e che forse mi porterà a diventare una guida vera e propria.

Inoltre ho trovato un annuncio che mi ha incuriosito subito, in cui chiedevano la disponibilità di una persona che fosse in grado di attirare i clienti davanti ad un negozio e quindi aumentare le probabilità di vendita. Mi sono candidato proponendo di suonare il violino e il proprietario di una libreria mi ha assunto, spinto soprattutto dal fatto che fosse un'idea originale. Tuttavia si tratterebbe solo di qualche ora il sabato pomeriggio, quindi durante la settimana sarei stato libero di svolgere un impiego serale. Per mia grande fortuna sono riuscito ad occupare l'ultimo posto rimasto in un ristorantino tipico, che mi ha proposto di fare il cameriere per una parte della serata e di suonare per il resto del tempo.

Non sono esattamente i lavori dei miei sogni, anche se ammetto che suonare per me è una passione più che altro, però almeno in questo modo non dovrò pesare totalmente su mamma con le spese.

Ora lei è con il suo ormai ufficiale fidanzato, in una serata romantica in riva ad un lago a qualche ora da qui. Mi ha detto che potevo invitare Tommy a dormire da me per non restare troppo solo, ma lui è impegnato con Camille. Allora ha quasi nominato Marika, riuscendo a fermarsi in tempo.

Stasera c'è la festa di fine anno, ovvero la data che abbiamo fissato insieme per incontrarci e decidere che fare di noi, del nostro amore rimasto segreto. Però non so nemmeno se verrà dopo quello accaduto al matrimonio di Angelica e Grace.

Finiscono di abbottonare la camicia nera sottile e spruzzo del profumo sul mio collo. Ho scelto qualcosa di semplice da mettere, in realtà è lo stesso outfit che indosso sempre quando ho qualche evento; jeans e camicia.

Sospiro e mi guardo allo specchio. Sotto agli occhi ci sono delle occhiaie appena accennate e la pelle del viso è decisamente migliore di quanto sia mai stata. Ho ripreso in mano la mia salute non solo mentale, andando ad appuntamenti costanti con la psicologa, ma anche fisica, cercando di prendermi cura di me stesso. I primi risultati si vedono e mamma ha confermato tutto, felicissima di poter aver condiviso la sua routine di skincare. Ha fatto molto ridere ricevere suggerimenti da lei, mentre mi metteva in faccia non so nemmeno bene cosa. Con mamma le cose vanno sempre bene in un modo o nell'altro, anche se litighiamo tutto si risolve.

Come inchiostro sulla cartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora