Anche le storie che amiamo di più sono destinate a finire...💫
6 anni dopo
Nathan
Sono appostato alla finestra in attesa del suo arrivo da circa mezz'ora. Mi ha scritto dicendo di essere in ritardo ma non posso sapere di quanto e perché tutto sia perfetto devo conoscere con esattezza il momento in cui entrerà in casa.
Sono passati quasi 6 anni da quando ci siamo trasferiti qui insieme, ma ancora mi emoziono solo a pensare questa parola.
Casa. Mia e di Marika.
In realtà è solo un piccolo appartamento non troppo lontano da Londra e vicino ad una metropolitana. Ci sono le poche stanze necessarie per una coppia; un bagno, una cucina con salotto e due camere, una delle quali abbiamo allestito con una grande libreria.
È il nostro piccolo rifugio.
Siamo entrambi parecchio impegnati ora che abbiamo iniziato a lavorare a tempo pieno, ma questo è il luogo dove ci possiamo permettere di essere fragili insieme.
Una chioma di capelli biondi per strada attira la mia attenzione. Finalmente è arrivata e la mia sorpresa può avere inizio.
Mi affretto ad accendere il giradischi, una musica delicata si alza nell'aria. Sistemo gli ultimi particolari, accendo di nuovo due candele che si erano spente e sistemo i petali blu sul pavimento.
Da un angolo Kitty mi guarda confusa, prima l'ho mandata via quando ha iniziato a pestarli, ma abbiano già fatto pace.
La porta si apre e il gatto si avvia verso l'uscio per salutare la sua legittima padrona, che se la prende tanto perché quel gatto è sempre intorno a me.
Io rimango fermo in piedi, senza sapere dove mettere le mani e finendo per incrociare le braccia al petto.
Marika è ancora sulla soglia ad accarezzare il micio e decido di schiarirmi la voce per attirare la sua attenzione. Non immagina che io sia casa, secondo i miei turni settimanali dovrei tornare tra qualche decina di minuti, però ho preso un permesso speciale per stasera.
"Nathan?". Chiude la porta dietro di lei e fa capolino nel soggiorno-cucina, dove ho spostato tavolo e sedie per poter organizzare tutto.
Appena vede me, o meglio le candele e i fiori a terra che formano un cuore, sgrana gli occhi e apre la bocca come per dire qualcosa, ma senza trovare parole.
Poggia le borse direttamente sul pavimento con estrema lentezza, quasi avesse paura di far esplodere una bomba.
Mi guarda incantata e la sua espressione è così buffa che mi scappa una risata.
Faccio qualche passo e le prendo le mani, conducendola vicino alla finestra, da cui entra la luce piacevole della sera.
"Ti sei superato questa volta", sussurra incredula.
"È per un'occasione speciale", le spiego.
"Quale?", mi chiede incuriosita.
"Il nostro non-matrimonio".
Qualche sera fa stavamo guardando un film in cui i protagonisti si sposavano alla fine e l'argomento ha fatto capolino nella nostra conversazione. Entrambi non crediamo molto al fatto di firmare un pezzo di carta o scambiarci degli anelli, ma allo stesso tempo a lei piace molto l'idea delle promesse e di una cerimonia intima e privata. Mi ha anche rivelato che avrebbe già saputo cosa dire nel caso fosse successo. Le ho proposto di organizzare qualcosa, ma lei ha declinato e quando ha iniziato a baciarmi il collo non sono stato in grado di insistere ulteriormente.
STAI LEGGENDO
Come inchiostro sulla carta
Romance📜✒️💫 | completa La pelle è un foglio di carta e le cicatrici l'inchiostro che serve per riempirlo. Loro hanno dovuto capirlo da soli. 𝐿𝑒𝑖 è riuscita a superare la tempesta. 𝐿𝑢𝑖 è ancora perso nella bufera. Marika è una sopravvissuta. Una...