Capitolo 5

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Sarah e Emily abitavano nel dormitorio Nord, mentre Jake e Matty abitavano nel dormitorio Est. Io e Logan eravamo gli unici due che dovevano percorrere ogni mattina metà campus per recarci a lezione.

Non ero a conoscenza che sia Matty che Logan avessero entrambi una macchina e così, salutai i ragazzi e accettai con malavoglia il passaggio che mi offrì Logan.

La sua macchina assomigliava ad un Jeep rossa un po' trascurata, per non dire ad un rottame con quattro ruote.

Mentre Logan accese la radio io entrai sbattendo la porta e più lo guardavo, più continuavo a pensare a lui e a Erin, insieme.

«A che pensi, Grace?» Mi chiese ad un certo punto Logan. Mi sentii gli occhi addosso allora guardai fuori dal finestrino.

«Non sono affari tuoi.» Mi sistemai sul sedile e assunsi una posizione normale.

Fece una risatina amara. Socchiuse la bocca come per voler dire qualcosa, ma subito la richiuse.

Non parlammo più per qual breve tragitto. Passarono alcuni minuti e arrivammo al parcheggio del nostro dormitorio. Aprii la porta e mi incamminai subito verso il mio appartamento.

«Tesoro..» Mi prese per un braccio.

«Non chiamarmi tesoro.» Sbottai senza voltarmi e cercando di liberarmi dalla sua stretta. «Perché io non sono come Erin, okay? Non mi conosci nemmeno da un giorno e anche se mi chiami tesoro non verrò a letto con te come ha fatto lei, Logan.»

Non conoscevo Logan e lui non era niente per me. Il problema è che sapevo riconoscere quando un ragazzo faceva il carino con una ragazza solo per portarsela a letto.

Sapevo riconoscerlo eccome.

Rise divertito. «Ora che sei incazzata e gelosa, non so come potrò resisterti piccola.»

Mi liberai dalla presa. «Ma smettila.»

«Stavo scherzando, Grace.» I suoi lineamenti si indurirono. «Ascoltami, ti prego.»

«Dimmi.» Mi bloccai.

«Prima cosa: anche se sei dannatamente bella, non sto cercando di portarti a letto. Non ho mai chiamato tesoro nessuna ragazza, ma quando ti ho visto sulle scale contro di me mi è venuto naturale chiamarti così dato che non conoscevo il tuo nome.»

'Dannatamente bella'.
Lo pensava davvero?
Divenni rossa.

«Seconda cosa: volevo solo dirti, che con le ragazze che hai visto prima ci siamo solo divertiti. Siamo giovani, penso sia una cosa normale.»

Il complimento che mi aveva fatto mi aveva addolcito, cosa assai rara. Stavo per dire che per me era tutto okay e che non mi doveva spiegare nulla dato che ero praticamente un'estranea, ma lui mi bloccò ancora prima che potessi parlare: «Emily e Sarah lo sanno, ma tu che sei nuova no. Jake, Matty e io, non siamo quel tipo di ragazzi che pensi. Dunque, non farti cattive idee su di noi.» Fece un sospiro. «Soprattutto su di me.»

Mi bloccai. E lo guardai. Come mai aveva evidenziato soprattutto su di lui?

«Okay..» Sussurrai un po' in imbarazzo. Logan, aveva letto dentro di me e aveva esattamente detto quello che volevo sentirmi dire. Aveva detto che loro erano diversi, che lui era diverso.

Mentre facevamo le scale, disse qualcosa di strano e io mi misi a ridere. Era un ragazzo meraviglioso. Tirava fuori il meglio di me.

Ero arrivata al mio piano, dunque mente aprivo la porta ancora ridendo lo salutaii: «Io mi fermo qui, ciao Logan.»

«Ciao Tesoro.» Disse cantilenando.

Alzai gli occhi al cielo.

«Grace?» Mi chiamò poco prima che entrassi.

«Sì?» Mi voltai per l'ennesima volta.

«Stasera Theresa, la sorella di Emily, fa una festa di inizio anno scolastico a casa sua dato che per lei è l'ultimo anno. Noi ci andiamo. Ci sarà musica, alcool..»

'Alcool'.

Disse altro, ma io mi fermai a quella parola. E la Grace di prima che rideva, divenne fredda pensando al passato.

«Ci divertiremo! Ti passo a prendere alle 10..» Mi disse elettrizzato.

«Non vado a nessuna festa. Grazie per l'invito Logan, a domani.» Dissi con un tono cupo.

«Dai Grace, così conosci tutti gli altri! Mica ti metterai a studiare già il primo giorno di scuola? Sapevo che eri una secchiona, ma non immaginavo fossi così grave.» Scherzò dolcemente.

«Ho detto di no!» Sbottai. «Ciao Logan.»

«Tesoro, io..»

Non volevo sentire altro, non sarei mai più andata ad una festa dopo quella sera di capodanno.

Erano ormai le 6 passate. Salutai Charlie e andai in camera, mi svestii, tolsi il reggiseno e mi misi una maglia extralarge che mi arrivava quasi alle ginocchia. Domani avrei chiesto scusa a Logan. Lui non aveva fatto nulla di male, voleva solo essere gentile con me. Eppure quelle parole mi avevano trascinato indietro nel tempo.

«Dai Grace, è capodanno! Io e mio fratello ti passiamo a prendere alle 10.»
«Megan io..»
«Dai secchiona! Anche se stasera non studi, non cadrà il mondo.»
«Non volevo studiare..»
«Perfetto! Alcool, musica e ragazzi, io e la mia migliore amica stiamo arrivando.»
«Quanto ti detesto.»
«Tanto lo so che mi vuoi troppo bene.»

Continuavo a pensare a quel giorno di due anni fa. Guardai il braccio. Che stupida che ero stata. Oggi mi ero pure dimenticata i bracciali per coprirlo. Chiunque se mi fossi alzata la manica della maglia mi avrebbe scambiato per un'autolesionista. La cicatrice del mio polso era semplicemente dovuta alle lamiere di quel..
Il telefono vibrò e un dolore partì dallo stomaco finché arrivò al cuore.

Messaggio da: Sconosciuto
"Come fai a continuare a vivere?
È stata tutta colpa tua."

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