Capitolo 8

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«Buon Natale-Compleanno piccola!» Urlò Jack con una piramide di pacchi e pacchetti in mano.

«Sono tutti per me?» Disse una bambina dagli occhi blu e dalla chioma color ruggine.

«Tutti per te Grace.» Posò i pacchetti per terra e strinse la bambina forte forte a sè.

«Ti voglio bene fratellone.» Gli diede un bacione sulla guancia.

Ti voglio bene pure io sorellina.»

Il giorno del mio Natale-Compleanno mi sveglia nel passato. E terribilmente sola.

Accesi il telefono e i messaggi da parte dei ragazzi mi strapparono un sorriso triste.
Sarah mi aveva scritto ventisette messaggi in cui mi incolpava di averle spezzato il cuore rimanendo da sola a Natale e che lei si stava divertendo con suo fratello-modello-che-non-esiste. Emily mi aveva scritto che le mancavo terribilmente e Jake che se fossi andata con loro lo avrei salvato da sua sorella tenendola occupata.

Logan, non mi aveva scritto nulla.
Ma perché ci stavo male?
Non mi potevo aspettare niente, non mi potevo aspettare degli auguri di Buon Compleanno dato che non avevo voluto dire a nessuno che il mio compleanno era a Natale, non mi potevo aspettare che quella domenica mattina si sarebbe presentato alla mia porta per la nostra tradizione dato che era lontano chilometri dal campus. Non potevo aspettarmi nulla dato che quel martedì sera avevo rovinato tutto.
Non mi aspettavo quella confessione, non mi aspettavo che quel ragazzo volesse portarmi a casa sua per farmi conoscere ai suoi genitori. Non mi aspettavo nemmeno che mi avrebbe fatto così male vederlo andare via senza dirmi nulla.
Odiavo ammetterlo, ma mi mancava.

Con mia grande sorpresa non c'erano minacce riguardanti il capodanno passato anche se questo si stava avvicinando. Tirai un sospiro di sollievo anche se sapevo che presto le minacce sarebbe tornate.

Non c'erano massaggi di insulti da parte di mia madre in carcere e come ogni anno mio padre si era dimenticato della mia esistenza perché troppo occupato col lavoro. Tutto regolare.
Nemmeno Jack quest'anno si era ricordato di me. In diciannove anni non si era mai dimenticato del mio compleanno e mi fece male non vedere un suo messaggio di auguri. Jack era tutta la mia famiglia, non era semplicemente mio fratello.

Quella palla di pelo era già sveglia. «Buongiorno Charlie.» Dissi strofinandomi gli occhi. «Grazie per gli auguri, sembro molto più matura con diciannove anni alle spalle, vero?» Pronunciai quelle parole e mi venne voglia di piangere. Avevo solo il mio gatto con me in quel giorno così speciale.

Andai nel bagno e mi guardai allo specchio. La mia faccia era ricoperta di lentiggini, gli occhi blu erano spenti e i capelli rossi erano un nido di topi talmente erano aggrovigliati tra loro.

«Sinceramente pagherei oro per essere bella come te Grace.» Mi disse un giorno Megan. «Ma ti sei vista? Dio, sei la ragazza più bella di questo pianeta. Hai dei capelli fantastici, due occhi che fanno impazzire e quelle lentiggini fanno venire voglia di mangiarti! Sei come i pasticcini per me.»

Risi di gusto. «Come i pasticcini?»

«Tu sei un pasticcino alla fragola.» Mi rispose seria.

E poi ridemmo. E l'abbracciai forte.
Forse quello era stato uno dei suoi ultimi abbracci.

Dopo essermi lavata la faccia andai in cucina e preparai un po' di latte. Non osavo nemmeno pensare di preparare le uova. Non avrei mai preparato le uova senza Logan, mi sembrava di tradirlo.

Decisi che avrei passato il mio compleanno in pigiama. Non avrei visto nessuno e nessuno avrebbe visto me quindi..

Suonò il campanello.

Aprii la porta e mai le mie labbra si aprirono in un sorriso tanto enorme come in quel momento.
Quando vidi un ragazzo alto dai capelli rossi, gli occhi blu e le lentiggini con decine di pacchetti in mano non potei fare altro che scoppiare a piangere dalla gioia.

«Buon Natale-Compleanno sorellina!»

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